lunedì 21 aprile 2025

Con gratitudine!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A Papa Francesco che ci ha accompagnato in questi anni così difficili indicandoci costantemente la strada con essenzialità evangelica, dedico le parole che Andrea Grillo ha scritto a proposito del suo magistero:

"Di una Chiesa in uscita non potremo più fare a meno. Dell'ospedale da campo che dobbiamo imparare ad essere ha urgenza non solo il nostro tempo, ma la tradizione ecclesiale più viva."

E aggiungo una musica che, nonostante la tristezza per la sua morte, non vuole però essere funerea, ma solo segno di gratitudine.
Così ho scelto un brano che intende ripercorrere la giovinezza argentina di Jorge
Mario Bergoglio, testimoniando le sue passioni e il suo amore per le cose che fanno bella la vita nella concretezza del quotidiano, a cominciare dalla danza.
Si tratta del terzo dei "Tango
Études" di Astor Piazzolla (1921 - 1992), sei composizioni in cui aleggiano splendidi riferimenti bachiani. Il pezzo - molto conosciuto e qui nella versione per violino eseguita da Gidon Kremer - ha un andamento vivace, scattante e grintoso.
E lo dedico proprio alla grinta e alla perseveranza dimostrate da Papa Francesco fino
all'ultimo giorno, grata per il suo magistero in parole ed opere, e certa che dall'Alto continuerà a fare il tifo per noi.

Buon ascolto!

(La foto è presa dal web)

6 commenti:

Rossana Rolando ha detto...

Hai ragione, con gratitudine intensa e profonda per l'autorità spirituale e umana di questo papa che è stato punto di riferimento fondamentale per credenti e non credenti.

Annamaria ha detto...

Sì, Papa Francesco ha avuto parole e gesti capaci di arrivare a tutti. E una forza incredibile di reggere la solitudine e l'urto degli oppositori, purtroppo anche all'interno della Chiesa stessa.
Grazie, cara Rossana!

Arrigo Lupo ha detto...

Pensando a Papa Francesco mi è venuto in mente il sacerdote lucchese Arturo Paoli. Nei primi anni di sacerdozio a Lucca, con la collaborazione del Vescovo, salvò vari ebrei dalla deportazione ed è stato inserito nei Giusti tra le Nazioni. Poi dedicò molti anni all'America Latina, Argentina e Brasile, per tornare dopo i 90 anni a Lucca. Nel 2014 chiese di vedere Francesco, che a suo tempo aveva conosciuto, e il Papa lo incontrò. Come Arturo Paoli, Francesco era legato alla spiritualità di Charles de Foucauld. Disse in una udienza: "Vorrei ringraziare Foucauld perché la sua spiritualità mi ha fatto tanto bene quando studiavo la teologia, un tempo di maturazione e anche di crisi; mi è arrivata anche tramite padre Paoli."

Annamaria ha detto...

Di Arturo Paoli avevo sentito parlare molto quando ero più giovane e, se non ricordo male, avevo letto qualcuno dei suoi libri. Non sapevo di questa sua conoscenza con Papa Francesco. Molto bello l'episodio che mi hai raccontato. Grazie mille, Arrigo!!!

Marina ha detto...

... e chissà che non ci scappi pure la pace vera, ora che da lassù può intercedere direttamente col Padre Eterno!

Annamaria ha detto...

E' proprio quello che spero anch'io, Marina!
Grazie!