martedì 14 maggio 2024

Un Vivaldi tutto per me!

Non sono un tipo incline alle autocelebrazioni, ma i brani di oggi sembrano proprio fatti apposta per me, così mi piace condividerli qui. Perchè mai?...
Perchè sono stati dedicati dal loro autore ad
Anna Maria, singolare figura di musicista dalla quale mi separano - anno più, anno meno - tre secoli, abilità musicali che non ho e una spaziatura di troppo tra i nomi. Io infatti sono Annamaria tutto attaccato, il che all'anagrafe non è di secondaria importanza. Ma, a parte questo, a chi mi sto riferendo?

Sto parlando di Anna Maria della Pietà, detta anche Anna Maria del Violin (1696 - 1782) per la sua bravura di violinista all'interno dell'orchestra allestita presso l'Ospedale della Pietà a Venezia. Si trattava di un convento, orfanotrofio e insieme conservatorio, dov'erano accolte bambine senza famiglia e senza futuro alle quali si offriva la possibilità di imparare un mestiere e di conseguenza l'occasione di un riscatto sociale. All'interno di tale istituzione si studiava anche musica sotto la guida di prestigiosi maestri.

La nostra Anna Maria, orfana particolarmente dotata di talento, ha percorso tutte le tappe della formazione musicale divenendo a soli 25 anni primo violino dell'orchestra femminile, poi polistrumentista - suonava anche clavicembalo, liuto, violoncello, viola d'amore e oboe - e ricoprendo in seguito ruoli molto importanti.
Migliore allieva di Antonio Vivaldi (1678 - 1741) che all'Ospedale della Pietà ha
insegnato per circa quarant'anni, pur non essendosi mai allontanata dall'orfanotrofio ha raggiunto livelli di eccellenza che l'hanno resa celebre sia in Italia che in Europa. È stata inoltre compositrice e pare che alcuni brani a firma di Vivaldi in realtà siano suoi.
Dedicati a lei, per farne risaltare le doti di virtuosa del violino
, il compositore ha scritto almeno 25 concerti. Tra questi, ho scelto due brani che mi hanno particolarmente toccato per motivi diversi.

Il primo è l' "Andante" del "Concerto in Mi Maggiore RV 270a", pezzo brevissimo ma incantevole per la dolcezza della melodia e il ritmo vagamente danzante. Un movimento nè troppo vivace nè troppo lento, ma ricco di quella misura e di quella eleganza tipiche di tanti pezzi vivaldiani. E a dare fascino a queste note è anche la base dei pizzicati che sostengono l'aria inanellata dal violino: un vero splendore! 

Il secondo brano è il "Largo" del "Concerto in La Maggiore RV 349". A parte l'andamento molto pacato di questa musica, mi ha colpito un riferimento che certo noterete ascoltandolo e lasciandolo riecheggiare liberamente in voi. Coglierete allora una certa somiglianza con un altro "Largo", quello del celeberrimo "Inverno" vivaldiano. Una somiglianza percepibile non tanto nella successione esatta delle singole note quanto nell'impianto accordale.

Anche in questo caso, meravigliosa la melodia del violino che ci testimonia quale doveva essere l'abilità interpretativa della nostra Anna Maria nel ruolo di solista. E certo, dedicandole i concerti, il compositore intendeva anche sottolineare il garbo di una figura che, pur vivendo nell'ombra, sapeva risplendere attraverso la musica.

Buon ascolto!

(La foto è presa dal web)

 

 

4 commenti:

Arrigo Lupo ha detto...

La storia di Vivaldi all'Ospedale della Pietà è molto bella. Certo, le giovani vivevano in un ambiente molto protetto. Forse è completamente una vicenda di fantasia: la protagonista del romanzo "Stabat mater" di Tiziano Scarpa è un'allieva che, alla fine, per desiderio di libertà decide di lasciare l'Ospedale e Venezia.

Annamaria ha detto...

Oltre a Tiziano Scarpa, anche la statunitense Barbara Quick ha raccontato la vicenda di Anna Maria del Violin nel romanzo intitolato "Le vergini di Vivaldi", probabilmente fondendo anche qui dati storici e altri leggendari.
Grazie!

Marina ha detto...

Quante donne straordinarie di cui si conosce poco o nulla! Una figura che mi ha ricordato, anche se in un settore artistico diverso,Plautilla Bricci. Bisognerebbe rendere loro più onore.

Annamaria ha detto...

Sì, ci sono tante figure femminili meritevoli di onore, sia sul piano musicale che su quello dell'arte figurativa. Forse in questi ultimi anni si comincia a riscoprirne giustamente il talento! Grazie!