domenica 15 aprile 2018

Un luminoso respiro

Van Gogh: "Ramo di mandorlo fiorito".
Mi mancava.
Incredibilmente, è dal mese di luglio dello scorso anno che non ho più pubblicato nulla di lui e mi sono resa conto che mi mancava.
Avevo nostalgia della luminosità delle sue note, di certi tempi lenti venati di malinconica dolcezza, ma soprattutto di quella sua attitudine pensosa, capace di metterci in sintonia con lo splendore segreto dell'esistenza.
Sto parlando di Mozart. 
Tornare alla sua musica è come ritrovare una misura nostra, un respiro interiore più calmo e più profondo, è aprirsi a una luce che viene dal cuore e si trasmette allo sguardo. O come riprendere un passo che col respiro procede in armonia, traducendosi in una serena percezione della realtà circostante, in un luminoso stupore verso il creato.
Per questo oggi vi propongo il secondo movimento, "Adagio", tratto dal "Divertimento n.2 in Re maggiore K.131": un brano che per certi aspetti può ricordare la leggiadria di altri pezzi ancora più famosi. Penso, per esempio, al terzo tempo della Serenata n.10 K.361 "Gran Partita", ma le citazioni si potrebbero moltiplicare.

Si somigliano gli Adagi di Mozart?
A me pare di sì: hanno spesso una struttura simile, una tessitura timbrica inconfondibile e sempre ci regalano un' aura tutta particolare che rende subito riconoscibile il compositore, come del resto accade anche per lo stile di altri artisti. E tuttavia ogni pezzo è diverso perchè Mozart vi ha saputo coniugare la bellezza in una molteplicità di modulazioni e di tratti simili ma al tempo stesso differenti, realizzando un mirabile ideale di unità nella varietà. 
Sette note soltanto - o dodici, se preferite - ma capaci di aprirsi all'infinito come  infinita è l'anima del compositore.
Così è pure in questo brano. Ascoltiamolo.

Luminosissimo il suo esordio con un la maggiore che introduce una breve scala discendente poi ripresa varie volte al suo interno. È come se la serenità scendesse proprio dall'alto, posandosi con un ritmo di pacata, danzante dolcezza sugli oggetti circostanti e sul nostro cuore. 
Ma anche dove la trasparenza talora si offusca e il tema si fa più ombroso ammantandosi di tristezza come nella seconda parte, il dialogo tra gli archi - in particolare tra primo e secondo violino - ci regala comunque un'incomparabile, terapeutica armonia.
Una melodia che ci tocca nel profondo come una primavera che, dopo il lungo inverno, si annunzia lieve e ci pervade con il fascino arioso di un ramo fiorito nel vento e con la leggerezza ricca di fremiti di queste note. 
Un brano da ascoltare a lungo perchè ci conceda pienamente il suo incanto trasparente eppure discreto, come un cielo nel quale sprazzi di sereno si alternano a qualche nube leggera che, a poco a poco, va a svanire.

Buon ascolto!

12 commenti:

eglissima egle ha detto...

Grazie per la bella musica che proponi sul tuo blog.Questo pezzo di Mozart mi suscita tanta malinconia.
Un abbraccio.
egle

Annamaria ha detto...

In effetti, cara Egle, questo brano ha dei passaggi un po' ombrosi, anche se io vi colgo insieme tanta luminosità. Ma ognuno di noi ha sue particolari emozioni e reazioni che rendono il nostro ascolto unico!
Grazie di questa tua condivisione e un abbraccio grande!!!

Stefyp. ha detto...

Ciao, carissima Annamaria, ti ringrazio per questo momento così magico e colmo di dolcezza che sembra invitare all'abbandono... ma c'è anche la primavera in questo brano di Mozart, come rilevi tu, con le sue note che si schiudono come teneri boccioli ai primi tepori.
Forse un po' malinconico, ma io apprezzo molto queste melodie che trovo rilassanti.
Fantastico il quadro di Van Gogh abbinato, è uno dei miei preferiti!
Buon inizio settimana, un abbraccio e un sorriso
Stefania

Anonimo ha detto...

ciao Annamaria, sono riuscita a sentire e leggere solo oggi, ma che bello iniziare così la settimana! grazie, ef

Annamaria ha detto...

E' primaverile, sì, cara Stefania! Nonostante qualche tratto di malinconia, questo brano annuncia la primavera così come il ramo di mandorlo di Van Gogh che - a ben guardare - è su di un cielo turchese, ma non pienamente limpido. L'ho scelto proprio perchè mi sembra che quelle nuvole di sfondo, qua e là, si armonizzino con l'adagio di Mozart, fatto di luminosità insieme a qualche ombra.
Ti ringrazio e ti auguro una settimama piena di sorriso!!!

Annamaria ha detto...

Grazie, Elisa! Sono contenta che questo Mozart ti abbia fatto iniziare bene la settimana! E' proprio ciò che mi auguro sempre che la musica regali a chi passa di qui!
Un abbraccio!!!

frida ha detto...


Mozart mi lascia sempre incantata e mi invita a " pensieri alti".
Ci sarebbe molto da dire sulla precocità , varietà, vastità e tecnica delle sue composizioni, ma voglio fermarmi al puro ascolto. Per me l'insieme di questi tratti ( comprese le vicissitudini della sua vita ) distinguono un grande compositore da un genio.

Annamaria ha detto...

Sì, cara Frida, Mozart invita proprio a pensieri alti, come scrivi.
E ciò che mi è sempre piaciuto è che il genio - come un vento che soffia dove vuole - non guarda alle vicissitudini o agli aspetti più o meno discutibili della vita di ciascuno, ma "tocca" chi desidera nonostante difetti ed errori e talora proprio attraverso le umane imperfezioni. E' un mistero che dà speranza!
Grazie del tuo commento!!!

Anonimo ha detto...

Cara Anna Maria,
Antonin Artaud scriveva: Nessuno ha mai scritto, dipinto, composto,scolpito, modellato , costruito o inventato se non di fatto per uscire dall'inferno. Mozart stesso scriveva: La musica non è nelle note, la musica è tra le note.
La grandezza e il mistero della musica di Mozart è la sua capacità, dopo secoli, di suscitare commozione e consolazione perché proprio attraverso le sue inquietudini ci si sente "letti" nelle nostre.
Buona domenica in questo splendido sole! Rosi

Annamaria ha detto...

Che bello quanto scrivi, cara Rosi!
La capacità di Mozart di cogliere le nostre inquietudini cosicchè dalla sua musica ci sentiamo "letti"...
Ti ringrazio con tutto il cuore di questo commento e auguro anche a te una buonissima domenica!!!

Anna Bernasconi Art ha detto...

Brano davvero adatto ad una pausa pensosa, pensieri vari che si alternano ritrovando sempre il sereno anche quando qualche nuvola si aggira. Non volevo essere ripetitiva (l'hai già scritto tu) ma è proprio quello che pensavo mentre ascoltavo, prima di finire di leggerti!

Ho sentito dire che mentre si ascolta Mozart si hanno dei picchi d'intelligenza o qualcosa del genere; indubbiamente è troppo facile per essere vero, però... però un qualche buon effetto lo ha di sicuro!

Annamaria ha detto...

Anna, Mozart ha un effetto squisitamente terapeutico, credimi!
Purtroppo - non so se hai avuto modo di accorgertene - ma la clip audio che avevo pubblicato inizialmente, dopo qualche giorno è stata chiusa su youtube e allora ho dovuto cercarne un'altra. Sempre bella certo, ma l'interpretazione del brano non mi soddisfa come quella precedente che era più soffusa di dolcezza e dove l'accompagnamento era più delicato...Pazienza!
Grazie ancora e buona giornata!!!