mercoledì 7 marzo 2018

Ritrovare se stessi

Hanno ridato alcune sere fa in tv "Il Concerto" - famosa pellicola del 2010 del regista rumeno Radu Mihaileanu - e nonostante l'avessi già vista almeno un paio di volte, mi sono lasciata catturare di nuovo dal suo fascino.
Molti ne ricorderanno certamente la trama e la richiamo quindi solo per sommi capi.

Ambientato inizialmente nella Mosca comunista dei tempi di Breznev, il film narra la storia di Andrei Filipov, direttore d'orchestra del Bolshoi, allontanato e ridotto al ruolo di inserviente del teatro stesso per essersi rifiutato di licenziare alcuni musicisti ebrei.  
Dopo circa 25 anni di questa vita, un giorno Andrei intercetta per caso un invito dello Chatelet di Parigi rivolto all'orchestra ufficiale. Desideroso di riscatto, ha un'idea folle: radunare i vecchi compagni - ormai costretti a svolgere i mestieri più umili per campare - e presentarsi con loro a Parigi spacciandoli per i veri musicisti del Bolshoi.
Ma al tempo stesso vuol cogliere l'occasione per realizzare un sogno: suonare il "Concerto per violino" di Tchaikovsky, la cui esecuzione anni addietro era stata interrotta dalle autorità comuniste che avevano cacciato lui, sciolto l'orchestra e deportato in Siberia, dove poi era morta, la bravissima solista Lea. Ora, al suo posto, Andrei invita la giovane e già famosa Anne Marie Jacquet e tenta di convincere i compagni di un tempo a suonare di nuovo.

L'impresa non è facile e prende il via da qui una vicenda ricca di avventure rocambolesche e non priva di qualche mistero, dove il regista ci offre svariati squarci sulla triste condizione degli intellettuali sotto il regime comunista. 
La narrazione, tuttavia, è condotta sul filo della leggerezza e di uno sguardo che ironizza sui vizi della Russia di ieri e di oggi. Ne deriva un film in cui ci si diverte e insieme ci si commuove, soprattutto nella sequenza finale.

A me pare che - al di là delle varie tematiche che il regista affronta - il perno della vicenda sia la storia di un amore per la musica così totalizzante da diventare talora un'ossessione. Ma è poi questo stesso amore a salvare qui la situazione e insieme ciascuno dei protagonisti, sull'onda delle mirabili note di Tchaikovsky.
L' happy end del film, infatti, a mio avviso non sta soltanto nel ritorno al successo di quell'orchestra disgregata o nella possibilità per Filipov di far pace col proprio passato, quanto nel fatto che è la Bellezza a consentire a ciascuno di ritrovare in se stesso passione, capacità, stupore e speranza.
È tanto vero che le ultime sequenze non sono giocate - almeno così a me pare - sul filo dell'aderenza alla realtà: quale orchestra aprirebbe un concerto con tali evidenti stonature??? E come è possibile che quella combriccola di musicisti sgangherati che si esibisce senza neppure aver provato, dopo poche battute dall'attacco del violino ritrovi la coesione e l'armonia di un tempo?

Una rappresentazione lontana dalla realtà quindi, ma proprio per questo vicina ad un discorso di alto valore simbolico, ad una luminosa metafora: è la contemplazione della Bellezza a restituire a ciascuno la propria identità profonda come un soffio ri-creatore, a cominciare dalla solista che in quelle note ritrova le sue vere radici e la propria ragion d'essere.
Ed è il Concerto, interpretato da lei con la stessa bravura e passione della madre Lea, a restituire agli orchestrali il cuore antico e ravvivare un fuoco non ancora spento, come è evidente anche dai loro volti e dalla loro commozione.


Ho riportato qui la clip video con la sequenza finale del film e di seguito quella con una parte del primo tempo del "Concerto in Re maggiore op.35 per violino e orchestra" di Piotr Ilic Tchaikovsky, una pagina di tale incanto che non ha bisogno di presentazioni.

Buona visione e buon ascolto!

 

 

14 commenti:

eglissima egle ha detto...

Bellissimo film visto forse più di tre volte sia al cinema che in tv. Molto divertente sullo sfondo grigio della Russia di Bresnew. E la musica al finale, quando ti aspetteresti un concerto di ubriachi, veramente fantastica.
Grazie, cara Annamaria per avermi riportato a ricordare questa pellicola.
Un abbraccio.
egle

Annamaria ha detto...

Grazie Egle! Anch'io - che quando ho letto la programmazione del film mi ero detta che non l'avrei visto per l'ennesima volta - ho poi ceduto alla tentazione e me lo sono goduto dall'inizio alla fine...commozione compresa.
Un abbraccio a te !!!

Anna Bernasconi Art ha detto...

Una storia davvero interessante, grazie, mi hai incuriosita e non me lo lascerò sfuggire se lo noterò in programma!

Annamaria ha detto...

Grazie a te, Anna! E' un film interessante anche da altri punti di vista che non ho toccato perchè mi interessava soffermarmi sulla musica. Vedrai che, prima o poi, lo riprogrammeranno.
Buon pomeriggio!!!

amicusplato ha detto...

Molto bello il film, e molto significativo. I personaggi ritrovano se stessi quando hanno la possibilità di ritrovare la loro arte, e l'artista orgoglio della loro patria, il sommo Tchaikovsky.

Complimenti per il bellissimo post, cara Annamaria, e per la scelta della scena finale, davvero avvincente nella sua geniale "improbabilità".

Annamaria ha detto...

Grazie, Antonio! La scena finale del film così "improbabile" come scrivi, riesce sempre a commuovermi...e dire che non sono un tipo dalla lacrima facile!
E'davvero profonda e significativa la lezione che ci offre questa pellicola.
Grazie della tua condivisione e buona giornata!!!

Stefyp. ha detto...

Non credo di aver mai visto il film, ma la scena finale che proponi è certamente avvincente. Da quanto mi racconti è una pellicola che merita di essere vista, spero che la riprogrammino presto. In quanto a Tchaikovsky il romanticismo delle sue musiche riesce sempre a coinvolgermi e a farmi sognare. Bellissimo brano!
Un abbraccio, Stefania

Annamaria ha detto...

Cara Stefania, manco a farlo apposta ho scoperto che proprio stasera su Rai Movie ridanno il film "Il Concerto!"...però alle 22,55, un po' tardino! Vedi tu, comunque merita! Magari lo registri.
Un abbraccio e grazie!!!

Anna Bernasconi Art ha detto...

Uhuhuhuhuh, che tempismo, tenterò di registrarlo (ho un videoregistratore che fa un po' i capricci)!

Annamaria ha detto...

Sì, Anna, lo ridanno proprio stasera....peccato l'orario, quando l'ho visto io era in prima serata! Ciao!

Stefyp. ha detto...

Grazie Annamaria per la dritta. Benissimo, vedrò di registrarlo!
Un abbraccio
Stefania

Annamaria ha detto...

Oh bene, brava Stefania!
Un abbraccio e buona serata!!!

Anonimo ha detto...

Film che racconta la Bellezza Universale della musica che tu, mia carissima amica, sai così mirabilmente esprimere!
Un grazie infinito per queste tue perle musicali
Adriana

Annamaria ha detto...

Grazie di cuore a te, cara Adriana, per la tua presenza e la tua sempre attenta condivisione!!!