domenica 26 febbraio 2017

Il silenzio della domenica

(Foto presa dal web)
Mi piace, la domenica mattina, uscire verso le nove e immergermi in quel particolare clima che talora si respira sul finire dell'inverno, quando le nebbie iniziano piano a dissolversi ma il paesaggio è ancora velato da una certa foschia.
C'è infatti un'atmosfera sospesa, diversa da quella degli altri giorni, più evidente se il tempo si annuncia grigio. 
Esco di casa, attraverso la strada e subito me ne accorgo.
E' il silenzio a fare la differenza, ad avvolgermi con la sua pace: l'aria è ferma, poche le auto, poca gente in giro e l'assenza di traffico rende più viva la mia percezione. Cosi, mi avvio in una solitudine che sempre mi affascina.

Allora è come se, invece delle strade della mia cittadina, percorressi i vicoli tranquilli di antichi paesetti che amo, o m'immergessi nel pacato splendore di certi angoli di collina dove la pietra rustica si fonde col verde del panorama. Allora è bello - per qualche momento - perdersi e sognare, lasciando affiorare liberamente il proprio paesaggio interiore. 
Così, la chioma di un albero che sopravanza un muro diventa un giardino segreto; un arco, l'ingresso di un'antica dimora. E non posso non allungare lo sguardo a quel cortiletto di sempre, grigio e sassoso, al centro del quale metterei un' aiuola, e nell' aiuola le primule. 
Luoghi reali o immaginari nei quali il mio respiro si fa più profondo e privo di affanno, perchè in realtà è dentro di me che m'immergo e la solitudine dalla quale sono avvolta - come la nebbia che fuori ancora si addensa - mi restituisce gradatamente alla percezione della vita e del suo splendore. 

Mi accompagna, ritmando i miei passi, un brano di Antonio Vivaldi: il secondo movimento, "Largo e spiccato", dal "Concerto in re minore per due violini, violoncello e archi op.3 n.11 RV 565" tratto da "L'estro armonico".
Si tratta di una melodia ricca dell'inconfondibile fascino degli adagi vivaldiani, intima e struggente come il suono dolcissimo del violino.
Penso che parte della suggestione ritmica di questo pezzo derivi dal fatto che è una "Siciliana": antica danza spesso in tonalità minore, dall'incedere lento, scandito in 6/8 o in 12/8, collocata di solito nel secondo tempo di sonate o concerti. Il panorama musicale ne è ricco di esempi, dal periodo barocco in avanti. Qui mi limito a ricordarne due tra i più famosi: il secondo movimento della Sonata BWV 1031 di Bach e l' Adagio del Concerto per pianoforte n.23 K.488 di Mozart.

Ma la particolarità del "Largo e spiccato" di Vivaldi è legata anche al fatto che - come altre composizioni vivaldiane - è stato trascritto per organo da Bach, precisamente nel "Concerto in re minore BWV 596".
La trascrizione è fedelissima, se si eccettua una battuta nella quale un do diesis di Vivaldi diventa do naturale. Differenza minima, certo, tuttavia chiaramente percepibile a 1,25 dall'inizio nella prima clip-audio e a 1,30 nella seconda, perchè Bach mantiene nella compostezza ombrosa del tono minore quello che in Vivaldi era uno sprazzo di luce.

Un pezzo che può suonare triste, e forse lo è davvero, soprattutto in taluni passaggi dove il suo incedere quasi dolente ci riporta un'eco della "Passione secondo Matteo" nella celeberrima aria "Erbarme dich, mein Gott" , anche questa - tra l'altro - scandita in 12/8. E mi piace pensare che, quando Bach l'ha composta, in lui fosse ancora viva la suggestione della musica di Vivaldi trascritta anni prima. 
Tuttavia il ritmo pacato del "Largo", nel silenzio del mattino, mi riempie anche di dolcezza e di pace. Ha infatti un'intensità che ci avvolge nel profondo come la nebbia che ancora persiste sui campi e fa bianco il cielo.
O come la tranquillità di certi viottoli dall'acciottolato antico che s'inoltrano piano nel verde, verso i mondi di fiaba che custodiamo nel cuore.

Buon ascolto! 

22 commenti:

Costantino ha detto...

Atmosfere sospese, c'è forse più raccoglimento in se stessi, rispetto alle domeniche forse più gioiose di decenni fa.

Annamaria ha detto...

Grazie, Costantino! E' proprio l'esigenza del raccoglimento in se stessi e del silenzio che hai colto. E anche nel silenzio abita la gioia.
Buon pomeriggio!!!

frida ha detto...


Leggendo il post di oggi, sapientemente accompagnato dal brano di Vivaldi, mi rendo conto ( se mai ce ne fosse bisogno ) che hai un vero talento nel creare atmosfere
coinvolgenti, siano esse allegre e frizzanti o un po' languide e quasi evanescenti come quella odierna. Ed era proprio quello di cui avevo bisogno ( di ritorno da una calura un po' dispersiva ) e da questa atmosfera mi sono lasciata prendere e pervadere.
Grazie.

Annamaria ha detto...

Grazie a te, cara Frida!
Ci sono itinerari fuori di noi che ci danno lo spunto per un viaggio dentro di noi. Alcune volte è necessario uscire del tutto dal proprio ambiente consueto, altre invece bastano piccoli particolari di quotidianità. Ma sempre alla ricerca del silenzio con l'aiuto della musica e soprattutto di certi autori che sono, per così dire, maestri di silenzio interiore!!!
A presto!!!

eglissima egle ha detto...

Grande è Vivaldi, ma BACH non ha eguali anche se attinge alle note di Vivaldi. Grazie per questa musica meravigliosa che porta alla meditazione, al silenzio interiore, a una sorta di beatitudine spirituale.
Grazie Annamaria per questa pagina (e per le altre che ci hai donato), diamanti del tuo sapere e dell'amore per la musica.
Un abbraccio.
egle

Annamaria ha detto...

Cara Egle, le mie sono solo piccole riflessioni semplici, dettate dalla musica e spesso anche dalla quotidianità. Grazie di essere entrata nel profondo di questi brani cogliendo la "beatitudine spirituale" a cui conducono.
Un abbraccio di buona settimana!!!

Luigi ha detto...

anche a me piace uscire la domenica mattina presto, cara Annamaria, però attraverso la città per andare in collina o tra i campi, a correre o a esplorare posti mai visti!!!
Mi rilassa molto

ReAnto ha detto...

A me piace sempre uscire presto la mattina , ma la domenica è un 'altra cosa , ciao

Annamaria ha detto...

Immagino sia bellissimo, Luigi, uscire in campagna o in collina soprattutto alla ricerca di posti inesplorati. E poi tu hai intorno luoghi splendidi!
Grazie e buona serata!!!

Annamaria ha detto...

Certo, ReAnto R, la domenica è un'altra cosa, ma a me piace sempre essere mattiniera anche per godere dell'atmosfera particolare della giornata.
Grazie e buona serata!!!

Erika ha detto...

Bello il luogo in cui abiti: trasmette serenità. In città è diverso....Un abbraccio.

Annamaria ha detto...

Grazie EriKa! Sì, certo, in una grande città è diverso. Però la foto, presa dal web, non è esattamente il luogo in cui abito, ma una località non molto distante che però riflette ed esemplifica bene ciò che volevo esprimere.
Un abbraccio!!!

Carla ha detto...

Ho appena scoperto, per caso questo blog durante una ricerca su interpretazioni e letture del piccolo studio op 64 nr 14 di Schumann. Ho trovato interessanti e piacevolmente attraenti gli accostamenti proposti tra brani diversi o stessi brani e diverse interpretazioni. Sto utilizzando questo spazio per poter esprimere il mio ringraziamento.
Carla

Annamaria ha detto...

Benvenuta qui, Carla!!!
Grazie di cuore della tua cortesia e del tuo apprezzamento. Quel brano di Schumann è davvero dolcissimo e delizioso.
A presto!!!

Stefyp. ha detto...

Immaginosa e quasi surreale l'atmosfera che riesce a creare questo brano, stupendo. E' bello lasciarsi condurre attraverso i suoi passaggi, pare di essere proiettati fuori dal tempo. Superfluo dire che la tua introduzione attraverso le parole è stata ottima e molto convincente, ancora una volta sei riuscita a creare un tutt'uno con la musica.
Condivido in pieno le tue sensazioni, anch'io prediligo quei momenti, perchè solo passeggiando nel silenzio si può apprezzare realmente ciò che ci circonda.
Grazie, cara Annamaria, scusa il mio ritardo, è un periodo per me un po' impegnantivo e non riesco ad essere presente sul web come vorrei.
Un abbraccio, Stefania

Annamaria ha detto...

Cara Stefania, sono io che mi devo scusare perchè a volte certi tuoi post mi sfuggono, ma ti capisco perchè anch'io ho avuto giornate piene!
Grazie delle tue parole: io sono una donna di pianura, ma so quanto è suggestivo passeggiare sui sentieri di montagna, o di mezza montagna, dove si è a tu per tu con la natura e i propri pensieri. E' proprio quel "lasciarsi condurre" di cui parli in cui si ritrova gradatamente serenità e pace.
Ti abbraccio forte!!!

Carmine ha detto...

Non c'è nulla di più bella del silenzio della domenica mattina sembra un momento magico in cui le cose si possono vedere sotto un altra luce

Annamaria ha detto...

Grazie di cuore, Carmine!!! Hai proprio ragione, è bello poter vedere le solite cose sotto una luce diversa.
Buon pomeriggio!!!

Anna Bernasconi Art ha detto...

Un piacere leggere non solo di musica ma anche delle tue condivisibilissime sensazioni della domenica mattina!
E paesaggisticamente come musicalmente condivido che, a volte, quel che può ispirare tristezza può anche ispirare dolcezza e pace; il confine è lievissimo e sta alla nostra personalità o al nostro umore del momento interpretare.

Annamaria ha detto...

Grazie di cuore, cara Anna, del tuo commento che mi fa sentire molto in sintonia con te. Verissimo ciò che dici a proposito del confine lievissimo tra ciò che può ispirare tristezza o dolcezza.
A presto !!!

Rossana Rolando ha detto...

Saper dare alle parole la freschezza del linguaggio poetico - come in questo post - è un dono per chi offre (perché l'ispirazione è sempre grazia) e per chi riceve.

Annamaria ha detto...

Chiedo scusa, cara Rossana, se rispondo in ritardo, ma mi sono accorta solo ora di questo commento. Grazie di cuore delle sue parole. Questo blog è un dono prima di tutto per me, perchè mi regala ancora, dopo otto anni, una grande gioia e il piacere della condivisione!
Un abbraccio!!!