" Cape Cod Morning" - Washington, Smithsonian American Art Museum. |
Soprattutto da quest'ultimo punto di vista, giugno e settembre sono sempre stati per me i più significativi perchè caratterizzati da un senso di attesa: in settembre per il desiderio di realizzare concretamente le varie attività programmate, e a fine giugno per la speranza di potermi finalmente rilassare, una volta giunta alle soglie dell'estate. E credo sia così per tanti, se non per tutti.
"Morning Sun" - Ohio, Columbus, Museum of Art |
Sempre si attende qualcosa, è questa la tensione che ci proietta avanti dando senso ai gesti quotidiani: piccole attese spesso proiezioni di quelle grandi, a volte realizzate e al tempo stesso mai totalmente colmate.
Nonostante un certo clima di freddezza, i suoi dipinti mi hanno sempre attratto per la loro capacità di rendere in modo immediato alcuni aspetti della condizione esistenziale superando il puro e semplice realismo.
"Four Lane Road" - Collezione privata |
"Automat" - Iowa, Des Moines Art Center |
Attesa di qualcosa o qualcuno, come potrebbe far pensare la donna protesa dietro la finestra in "Cape Cod Morning".
O attesa forse ormai inutile, come quella della donna seduta al tavolino in "Automat" che per certi aspetti mi ricorda "L'assenzio" di Degas.
Altro stile e in parte altro contesto, è vero, ma stessa desolazione portata qui alle estreme conseguenze in una dimensione di totale incomunicabilità, dove il vetro che riflette le luci del negozio, alle spalle della donna, diventa in realtà una galleria scura che sembra ingoiare ogni cosa.
"Western Hotel" - New Haven, Yale University Art Gallery |
"South Carolina Morning" - New York, Whitney Museum of American Art |
"Rooms by the Sea" - New Haven, Yale University Art Gallery |
Ma anche dove non compaiono figure umane e l'atmosfera è più serena come nel bellissimo "Rooms by the Sea", la luce, il taglio prospettico e ancora una volta le linee oblique, ci parlano ugualmente di un senso di incompiutezza e di sospensione.
E a commento di queste immagini, un brano di un autore contemporaneo che mi pare rispecchi la silenziosa tensione da cui esse sono pervase.
Si tratta di "Morning Passages" di Philip Glass, compositore statunitense nato nel 1937, considerato uno degli esponenti del minimalismo musicale. La sua fama tuttavia è legata anche alla realizzazione di svariate altre opere tra le quali musiche di scena e alcune colonne sonore, come quella del famosissimo film "The hours" dalla quale è tratto il pezzo di oggi.
Trovo la musica di Glass affascinante anche se, a mio modesto avviso, talora eccessivamente ripetitiva, caratteristica peraltro comune a diversi autori della corrente minimalista.
Tuttavia, nel brano che propongo, il ritmo e la ripetizione fin quasi ossessiva del tema con quelle note che si fanno progressivamente più ansiose, creano una suggestione straordinaria e mi pare rendano davvero con efficacia l'inquietudine di questi dipinti apparentemente muti, dando voce al grido implicito che da essi affiora.
Buon ascolto!
14 commenti:
Bellissimi! Il piacere di leggere un post molto interessante.
Grazie e buona giornata
Ma che velocità, CuorediSedano !!! L'ho appena pubblicato....
Grazie con tutto il cuore e buona giornata anche a te!!!
Hai detto bene, soliitudine e silenzio caratterizzano le creazioni di Hopper. anch'io sono sempre stata attratta dai suoi quadri perché comunicano una sofferenza esistenziale che è in tutti noi.
Come i quadri così la musica ti pervade del senso di solitudine. Bellissimo.
Che bel post Annamaria..
Non conoscevo questo pittore americano, lo trovo bravissimo e questa sua sospensione, attesa , trepidazione..la provo tutta nelle sue opere, nelle sue figure, nelle bellissime e pulite linee dei suoi paesaggi .
Senza parlare di Philip Glass che io amo incondizionatamente , libera da ogni critica, e mi sembra adattissima al tema che tu hai scelto!
Brava e raffinaa come sempre...:::))))
Grazie, Ambra, di questa tua condivisione del fascino di Hopper. Ci sono anche altri dipinti che avrei voluto postare, ma non volevo diventare noiosa e mi è parso che così bastasse....almeno per il momento. Non è escluso che lo riprenda in futuro perchè mi piace troppo.
Buon pomeriggio!
Davvero NELLA l'abbinamento Hopper-Glass ti è piaciuto? Ne sono felice perchè tu sei un'addetta ai lavori e certo conosci la musica di Glass molto più di me.
A volte impiego tempo per trovar musiche adatte ai dipinti, altre volte gli abbinamenti nascono subito dal cuore. Stavolta è stato proprio così, immediato!!!
Un abbraccio!!!
Hopper-Glass è perfetto nel sottolineare in musica il senso dell'attesa. Ma è TO WAIT o TO EXPECT?
L'attesa è vuota o venata di ansia mentre l'aspettativa attinge alla fantasia prima e al progetto poi con il rischio di arrivare o di fallire.
Grazie per stimolare questi pensieri.
Mi piace pensarti in un bel luogo fresco.
Un abbraccio.
egle
Bella Egle la tua distinzione tra attesa e aspettativa!
Felice che il binomio Hopper-Glass ti piaccia.
Sì, sono in un òuogo fresco....ma la connessione è lentissima.
Abbracci serali!
Mi piace moltissimo Hopper e il suo senso dell'attesa è evidente. Tra questi mi incanta in modo particolare l'ultimo che pubblichi qui, quella luce nella stanza vuota di persone ma piena di tanto altro.
Ogni tanto ritorno Annamaria, buona estate!
Ho riguardato i quadri che hai postato con la colonna sonora del brano di Glass...non potevi scegliere di meglio, Annamaria. Musica e immagini si sposano perfettamente. Mi piacciono molto i quadri di Hopper e mi comunicano ciò che tu hai saputo descrivere con tanta sensibilità. "Rooms by the sea" mi trasmette anche una certa angoscia...sarà per quel mare che quasi entra dentro la stanza, ma mi vengono in mente certi sogni non proprio sereni. Un carissimo saluto!
Grazie, Sandra, di essere passata di qui!!!
Hopper è un pittore affascinante nella sua inquietudine. Non è escluso che, in futuro, io ritorni sull'argomento.
A presto e buona estate anche a te!!!
Ciao, Ninfa carissima e grazie!!!
Mi fa piacere che l'abbinamento delle immagini con la musica di Glass ti piaccia.
Quanto a "Rooms by the sea", lo trovo forse il più sereno tra i dipinti che ho postato, mentre a me danno angoscia "Automat" e Western Hotel".
Ma sono tutte immagini ricche di una molteplicità di piani di lettura ed è normale che possano suscitare suggestioni diverse. A parte questo, ognuno ha poi il suo vissuto che lo induce a ritrovare nelle immagini ricordi differenti, magari anche inconsci.
Un abbraccione!!!
Ciao Annamaria, sono ripassata da te per lasciarti i miei auguri di buone vacanze.
Io parto tra breve.
Arrivederci a settembre.
Ambra, ti auguro le migliori vacanze del mondo e ti saluto con affetto.
Grazie di tutto!!!
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