venerdì 8 dicembre 2023

Il silenzio di Maria

Non tutti i periodi sono uguali, e possono esserci momenti in cui la nostra ricettività subisce cambiamenti e oscillazioni.
Dopo oltre 700 brani pubblicati nel blog in quest
i anni, ci sono giorni in cui - nonostante la musica scritta nel tempo sia un mare infinito - non mi è sempre facile trovare un pezzo nuovo che mi susciti un scatto di stupore immediato tale da renderlo mio.
Di conseguenza, capita a volte che la mia ricerca
 si faccia più difficile, dato che non pubblico mai un pezzo solo perchè è bello o universalmente celebrato. Deve prima toccarmi col suo splendore, giungendo a dissipare l'opacità che talora mi porto dentro.

Per contro, ci sono periodi in cui la musica mi parla invece con viva intensità e sono parecchi i pezzi che, già di prima mattina, mi si affacciano alla mente e al cuore - come ho scritto altre volte - "in gioiosa lista d'attesa" chiedendo con insistenza di essere pubblicati.
È proprio il caso del brano e del dipinto di oggi che avevo pensato di tenere in serbo
per Natale, ma - perdonatemi! - non ce l'ho fatta. A prendermi è stata prima l'immagine che vedete sopra e poi la musica di Rheinberger: due universi lontani nel tempo, ma che mi piace accostare qui.

L'immagine è un particolare della tavola riportata a lato: la "Madonna col Bambino, San Girolamo, Santa Caterina d'Alessandria e Angeli" del senese Matteo di Giovanni di Bartolo (1430 - 1495), conservata presso la National Gallery of Art di Washington.
Nonostante sia stata realizzata intorno al 1470
e l'artista mostri altrove capacità prospettiche già rinascimentali, qui il fondo oro e la dolcezza sinuosa delle linee rivelano la sua appartenenza all'antica tradizione pittorica senese. Raffinatezza ed eleganza, infatti, sono i caratteri predominanti dell'opera che possiamo cogliere sia nella sottigliezza del tratto che nella finezza di tanti particolari.

È stato il viso della Vergine ad affascinarmi subito per la soavità del suo profilo nitido e luminoso, dell'ovale appena sfumato e degli occhi dal taglio sottile in un' espressione di muto raccoglimento: quello di una giovane donna che contempla il Figlio, assorta e delicatamente compresa in se stessa.
Ma splendido è anche il copricapo: un velo impalpabile - quasi un pizzo che le
incornicia la fronte - e il manto scuro, elegantissimo, di una consistenza che sembra avere la morbidezza del velluto. Un'immagine di rara preziosità, come preziosa è l'aureola che appena intravvediamo e che rivela la conoscenza da parte dell'artista delle opere di alcuni miniatori a lui contemporanei.

Un'immagine che può indurci a ricordare anche la molteplicità di musiche dedicate nel tempo alla Vergine. Così, tra i numerosissimi brani e inni molti dei quali universalmente conosciuti, ho deciso di pubblicare la toccante "Ave Maria" di Joseph Gabriel Rheinberger (1839 - 1901), tratta dalla "Messa in Si bemolle maggiore op.172".
Anche in questo caso, è stato un irrefrenabile impulso del cuore a guidare la mia
scelta. Appena l'ho ascoltata infatti, come per il dipinto di Matteo di Giovanni sono stata sorpresa dalla sua bellezza, uno splendore polifonico che l'esecuzione del coro finlandese "Valchia" - a mio avviso - sa valorizzare.

Certo, diversi secoli separano l'opera del musicista da quella del pittore. Tuttavia, se da un lato il canto affidato alle voci maschili mostra un carattere di robustezza, dall'altro non viene meno la loro grande trasparenza. Inoltre, le modulazioni e le dinamiche del brano si snodano seguendo il significato del testo, ora venato da qualche ombra nell'intensità dell'invocazione, ora ricco di luminose aperture.
Ma è soprattutto la delicatezza estrema di alcuni pianissimo in cui le voci digradano
fino a spegnersi, a comunicarmi una soavità simile a quella con cui è raffigurata Maria nel dipinto: una giovane donna avvolta nel silenzio, un'immagine da contemplare a lungo in questi giorni che precedono il Natale.

Buon ascolto!

6 commenti:

Luigi ha detto...

curioso vedere una donna che dirige un coro di uomini: emozionante però!!!
Buona festa dell'Immacolata Annamaria!!!

Annamaria ha detto...

Anch'io ne sono stata colpita. Bella cosa, però!
Grazie, Luigi, di essere passato qui e buona festa dell'Immacolata a te!!

Arrigo Lupo ha detto...

Un argomento interessante è la musica nelle arti visive. Nelle "Nozze di Cana" del Veronese c'è un quartetto di strumentisti; il suonatore di viola da gamba è dipinto con la faccia di Tiziano.

Annamaria ha detto...

Sì, ho presente quel dipinto del Veronese. Hai perfettamente ragione e mi hai dato un'idea. Al di là delle varie Santa Cecilia e delle rappresentazioni di concerti ecc., ho in mente anche un bellissimo angelo che suona il violoncello in un dipinto di Grunewald.
Grazie, Arrigo, e buona giornata!

Marina ha detto...

I cori sono sempre magici se associati a una preghiera. Un bel contributo nel giorno dedicato alla Vergine Immacolata.

Annamaria ha detto...

Sì, Marina, i cori sono spesso magici associati a una preghiera, e a questo proposito Rheinberger ha composto brani splendidi, a cominciare dalla sua Salve Regina che ho pubblicato tempo fa. Grazie e buona serata!