domenica 10 luglio 2022

A passo di musica

Succede a tanti, al mattino, di svegliarsi con in cuore una musica che non è stata pensata, nè scelta e - almeno in apparenza - non ha riferimenti a cose viste o ascoltate di recente.
Sembra invece nata da sola, germinata liberamente dal
sonno e affiorata dalla nostra anima come da un fondale marino ricco di splendore insospettato: un luogo in parte sconosciuto anche a noi stessi dal quale, di momento in momento, si staccano ricordi che giungono poi alla luce della coscienza.

Spesso arrivano da lontano a riecheggiare qui e ora, ma non sappiamo bene perchè, un po' come certi sogni che associano eventi, luoghi e persone in modo del tutto sorprendente. E qui ci vorrebbe la psicologia del profondo per aiutarci a scandagliare questo mondo affascinante e misterioso.

A me capita tutti i giorni: pochi minuti dopo il risveglio - giusto il tempo di alzarmi - mi parte dentro una musica. A volte è Mozart o Bach o Allevi, a volte è un pezzo che sto imparando, ma talora sono brani che affiorano da una grande lontananza e in particolare dal mondo russo: Rachmaninov con il suo celebre Rach 3, ma anche Prokofiev con la Sinfonia classica.
Succede quindi che questa musica diventi una sorta di colonna sonora
che mi accompagna per buona parte della mattinata seguendomi in particolare quando sono per strada. Cammino e musica hanno infatti un elemento che li accomuna: il ritmo. E del resto, affidarsi ai suoni è sempre stato un modo per tenere il passo, sia nel mondo militare che altrove.

Volete un esempio? Lo scorso anno, ho fatto tutte le mie passeggiate in montagna seguita dal Terzo concerto per pianoforte di Beethoven, ma senza che lo cercassi, arrivava e basta. Mi mettevo per strada e come da una radio invisibile partiva la musica, sempre quella.
Avete presente? Do,  Mib,  Sol,  Fa Mib Re Do,  Sol Do, Sol Do... Re,  Fa,  Lab,  Sol
Fa Mib Re,  Mib Re, Mib re...: insomma...provate a immaginarlo, sembrano quasi le battute di un dialogo! Il concerto è in Do minore, quindi è facile trovarne le note seguendo l'aria, e ha un tempo di 4/4 fantastico per camminare: arrivi alla meta che neanche te ne accorgi.  

Quest'anno invece ancora non so: ogni mattina la musica è diversa e mi sorprende sempre. Qualche volta - lo confesso - è un passo di danza, nonostante di questi tempi ci sia ben poco da danzare; o capita che talora faccia capolino Rossini con una delle sue più festanti Sonate, quasi si affacciasse da una porta a dirmi: "Embè...mi hai dimenticato?".
Ma spesso a scandire i miei passi arriva anche Couperin con quello splendido
brano che è "Les barricades mysterieuses" che mi riporta a una giornata di tanti anni fa, in giro per Venezia, con una giovanissima amica dallo sguardo limpido. Qui, il ritmo della musica sembra proprio seguire quella che era stata la nostra andatura ora lenta, ora più veloce, il soffermarsi a guardare un rio o la facciata di una chiesa mentre si parlava in scioltezza e serenità.

E oggi? Stamattina mi sono svegliata con Mozart. Un brano che, a dire il vero, ho già pubblicato nel lontano 2012 e - lo sapete - non mi piace ripetermi. Ma oggi mi suonava così e allora lo ripubblico. Del resto, nel vecchio post mi ero soffermata su altri aspetti della melodia e sull'interpretazione elegante e ariosa di Maria Tipo, lasciando in secondo piano il ritmo del pezzo. Ora invece camminiamo con Mozart.

Si tratta del terzo movimento, Allegro, del "Concerto per pianoforte e orchestra n. 27 in Si bemolle maggiore K.595".
Il brano si apre subito senza alcuna introduzione orchestrale sul tema enunciato
dello strumento solista, un tema che più ritmato di così non si può: garbato, spensierato, leggero, saltellante, giocoso, una melodia di quella semplicità tipicamente mozartiana che incanta. Una musica che vi fa camminare e ogni tanto fare una giravolta, un passo davvero danzante come dimostra il tempo di 6/8 e la struttura a terzine su cui il brano è costruito.
Ma talora vi fa prendere anche la rincorsa, e allora via a perdifiato in una velocissima fioritura di note!

Del resto, basta osservare il piglio brioso e la partecipazione con cui Maria Tipo lo
interpreta dialogando con gli altri strumenti per gustarne ogni passaggio, dal più energico al più delicato. E anche quando, nella cadenza a 6.20 dall'inizio e poi in quella finale, la melodia rallenta fin quasi a fermarsi, sempre il tema di fondo riappare col suo passo giocoso ed elegante, vertice della magica armonia mozartiana in questo concerto scritto - come ricordavo in passato - lo stesso anno della morte del compositore.

Buon ascolto!

(La foto è presa dal web)

 

6 commenti:

Gus O. ha detto...

E' bello svegliarsi con la musica di Mozart.
Ciao Annamaria.

Annamaria ha detto...

Eccome se è bello! Ma la cosa divertente è che lo decide il mio inconscio senza chiedermi il permesso. Ciao Gus e grazie!

Rossana Rolando ha detto...

"Mi parte dentro una musica": che meraviglia! Evidentemente un inconscio che si esprime in musica... con tanto di sublimazione già avvenuta. Se poi è Mozart, che cosa vuoi di più?
Un caro abbraccio.

Annamaria ha detto...

Sì, Rossana! E' una cosa che misuccede da sempre. Quando andavo all'università e la mattina uscivo di casa presto per prendere il treno, appena fuori dal portone, mi partiva Bach.
Ieri stavo andando al mercato e a un certo punto, senza alcuna connessione col resto, mi è arrivato un passaggio della Pastorale d Beethoven.
Ma io credo che il segreto di tutto questo sia l'ascolto, lungo e persistente. La musica si sedimenta in noi e poi affiora liberamente, come e quando vuole.
Grazie e un caro abbraccio a te!

Stefyp. ha detto...

Sarebbe bello svegliarsi con un motivo in testa, una volta capitava anche a me, adesso purtroppo non più e un po' di nostalgia ce l'ho. Credo che a te succeda soprattutto perché passi molto tempo della tua giornata immersa nella musica, e ciò che vivi durante il giorno te lo porti anche nel sonno, come dici sopra, deriva da un lungo e persistente ascolto. E un po' ti invidio. Buon pomeriggio, ti abbraccio.

Annamaria ha detto...

Sì, cara Stefania, è proprio l'ascolto prolungato nel tempo a produrre certi effetti, almeno credo.
Parlando d'altro, ho la sensazione che blogger abbia cambiato di nuovo le impostazioni perchè ho scoperto che anche questo tuo commento, più recente rispetto agli altri, non era stato pubblicato ed era in attesa della mia approvazione come quelli vecchi. E io ho la moderazione solo per quelli vecchi Boh...In ogni caso grazie!!!