martedì 7 gennaio 2020

"The answer of love"

Van Gogh: "Notte stellata" (particolare) - Foto presa dal web.
Può sembrare strano inaugurare il nuovo anno pubblicando una ninna nanna, di solito più adatta ad una conclusione, a ciò che si chiude, si spegne, tramonta o - appunto - scivola nel sonno.
Al contrario, un inizio esigerebbe di essere aperto da un brano solenne, maestoso o in qualche modo altisonante, come già in passato mi è capitato di fare.
Ma stavolta no. 
Quest'anno sento il desiderio di una musica più sommessa e familiare. C'è sempre tanto rumore - sia pure festaiolo - intorno a noi, che avverto l'esigenza di aprire il calendario con passo più assorto e leggero. Con un incedere sempre ritmato e un po' sognante, certo, ma dando spazio ancora una volta al suggestivo spessore della polifonia.

Così mi sono lasciata prendere da un brano antico e al tempo stesso nuovo: si tratta della famosa Ninna nanna di Johannes Brahms - "Wiegenlied op.49 n.4" - ripresa e rivisitata da Giovanni Allevi nel pezzo intitolato "The answer of love", dal recentissimo cd "Hope" uscito nel novembre scorso.
Nonostante l'album - nella sua varietà - insieme a pregevoli inediti del compositore ascolano comprenda alcune sue rielaborazioni di brani classici e canti natalizi, questo di Brahms non mi pare si possa considerare un puro e semplice arrangiamento. E proprio qui, a mio avviso, sta il suo fascino.

Il pezzo, rispetto all'originale, presenta infatti diverse novità. 
Prima di tutto, Allevi ne ha fatto un brano polifonico, ma in quest'ambito non si è limitato ad aggiungere le consuete tre voci che sostengono armonicamente il tema esposto dal soprano - cosa nel tempo realizzata da parecchi cori - ma ha creato una melodia nuova che va ad intrecciarsi con quella tradizionale.
Mi spiego meglio: se i soprani cantano la celeberrima aria di Brahms che tutti conosciamo, i contralti ne sovrappongono una totalmente differente. 
Non un'ipotetica seconda voce, ma proprio un motivo diverso. E la stessa cosa accade poi per bassi e tenori. 
Nella prima parte, sezioni femminili e maschili cantano separatamente, poi tutte si fondono a costruire un insieme polifonico di accattivante bellezza, sottolineata dalla pregevole esecuzione del Coro dell' Opera di Parma.

Certo, innestare una sull'altra due differenti melodie facendole convivere nel corso di un brano non è cosa sconosciuta alla storia della musica. 
Nuova però qui è l'armonizzazione che ne deriva e che - scommetto! - sarebbe piaciuta anche a Brahms: un gioco ad incastri di grande fascino e attualità, una musica dall' andamento un po' danzante e soprattutto dalla ritmica singolare, segnata dal pizzicato degli archi che scandisce il pezzo dall'inizio alla fine.
Ma le novità introdotte da Allevi nella sua rivisitazione non si fermano qui. 
Il compositore ha anche modificato il testo originale della Ninna nanna, componendo versi che - tradotti in italiano - suonano così:

"Dormi, bimbo mio, vicino a me
in questa magica notte.
Col mio cuore canterò per te
la mia più dolce ninna nanna.
Se la luna nel cielo
sembra darci un bacio,
non credere che sia un sogno,
è la risposta dell'amore."

È nella tenerezza, nel senso suggerito dai versi finali - e ripreso anche dal titolo - la sostanza del discorso: parole che, se pure indirizzate ai più piccini, possiamo sentire rivolte a ciascuno di noi, a dare forma ai nostri sogni, perchè nello splendore della natura leggiamo il Mistero d'Amore da cui siamo avvolti. 
Così, insieme alla musica le faccio mie per condividerle qui, rinnovando a tutti voi l'augurio di un anno sereno.

Buon ascolto!
  
 

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie Annamaria, per questo bel brano e per le tue parole non meno dolci ed eleganti. Buon anno

Annamaria ha detto...

Grazie, Marina...Ti ho riconosciuta subito dal garbo delle tue parole!
Buon anno a te!

eglissima egle ha detto...

Bellissima la Ninna Nanna di Brahms in questa interpretazione del nostro Maestro Allevi. C'è anche lui e la sua capacità stilistica in questa composizione. Bellissime le voci del coro che si incontrano e si allontanano, come quando il sonno ci chiama e poi se ne va e così via, in una fantastica Ninna Nanna.
Grazie, cara Annamaria. Riesci a regalarci sempre qualcosa in più.

Buona giornata.

egle

Annamaria ha detto...

Esatto, Egle! Le voci del coro si incontrano e si allontanano, nella leggerezza del particolare ritmo creato dalla rielaborazione alleviana.
Grazie, ma a regalarci sempre qualcosa di nuovo è l'inesauribile vena dei musicisti di ieri e di oggi!
Buona giornata a te!

Stefyp. ha detto...

Grazie, cara Annamria per questa tua proposta: suggestiva. Mi piace molto la rielaborazione di Allevi. L'incontro e lo scambio di voci o forse la tua dedica, mi hanno fatto pensare, non so bene perché, a ciò che avviene durante l'anno con le persone che s'incontrano. Sarebbe bello che ci fosse davvero questa coralità d'intenti e l'armonia che si percepisce dal brano.
Buona giornata, e un forte abbraccio, Stefania

Annamaria ha detto...

Quella che mi ha preso in questo brano, cara Stefania, è la particolare armonizzazione che Allevi ha costruito sovrapponendo melodie diverse e rinnovandone il ritmo. Un incontro e un incrocio tra passato e presente davvero suggestivo e sereno.
Molto interessante la tua osservazione sulla coralità non solo vocale, ma anche umana ed esistenziale.
Grazie e un abbraccione!!!

Anna Bernasconi Art ha detto...

Un nuovo inizio non è importante che sia scoppiettante ma solo che sia sereno, anzi io preferisco di gran lunga una tranquilla atmosfera per iniziare un nuovo anno. Deliziosa questa "ricomposizione"!
Ricambio l'augurio di serenità per il 2020, anche se con un mese di ritardo! ❤

Annamaria ha detto...

Grazie, cara Anna, di questo tuo augurio che - non preoccuparti - vale sempre!!!
Somo contenta che questa "ricomposizione" musicale ti sia piaciuta.
Buona giornata e un abbraccio!!!