mercoledì 15 gennaio 2020

Donne col libro - 1


L'idea mi è venuta a Natale.
Come di consueto, infatti, ho pubblicato una Natività, proprio quella che vedete a lato, qui incorniciata dalla decorazione del Libro d'Ore da cui è tratta.
Scrivevo a suo tempo che è una miniatura in tempera e oro, realizzata nel XV secolo da un anonimo artista francese di Besançon e conservata al Fitzwilliam Museum di Cambridge.
In linea con le più consolidate tradizioni, vi sono raffigurati Maria, Giuseppe, il piccolo Gesù, il bue e l'asinello.

Tuttavia, la scena è piuttosto singolare ed è stata anche questa sua originalità tra i motivi della mia scelta. 
Secondo la consueta iconografia del periodo - ma anche dei secoli successivi - ci aspetteremmo infatti di vedere il Bambino cullato tra le braccia della Madre o deposto in un giaciglio verso il quale Maria è china in adorazione, mentre Giuseppe è in ginocchio vicino lei o sembra talora cedere al sonno in un angolo un po' appartato dalla scena.
Ma qui no, niente di tutto questo. 
Al centro della rappresentazione, vivacizzato da una coperta rossa campeggia un letto nel quale siede Maria intenta a leggere!
Sì, è assorta nella lettura del corposo libro che ha tra le mani: con tutta probabilità l'Antico Testamento, ragion per cui possiamo immaginare che stia anche pregando.
Ai suoi piedi, un Giuseppe decisamente anziano culla il piccolo Gesù stretto in fasce, mentre nel recinto retrostante il bue sembra osservare stupito la scena e l'asinello è proteso verso il Bimbo.

Una scena intima e pervasa di silenzio, tuttavia molto particolare per una sorta di scambio di ruoli in famiglia - peraltro non raro in alcune Natività del nord Europa dal XIII secolo in poi - ma anche per altri motivi. 
Mi pare infatti che l'anonimo autore della miniatura qui abbia inteso sottolineare un tratto del carattere di Maria: quell'attitudine contemplativa, tipicamente femminile, che la conduce a custodire dentro di sè gli eventi, meditandoli per scandagliarne il senso profondo. 
Che sta cercando Maria nelle Scritture? Forse il significato della vicenda che ha scardinato dalle fondamenta la sua vita e quella di Giuseppe, e lo fa seguendo il filo indicato dai testi sacri, tentando per così dire - come le accadrà anche in seguito - di mettere insieme i pezzi per comprendere l'evento della nascita di Gesù, che la riguarda e insieme la sovrasta.

Ma la mia attenzione per questa miniatura non nasce solo dalla sua singolarità iconografica, ma anche dall'interesse per le immagini che nella storia dell'arte rappresentano donne intente alla lettura - e sottolineo - di un libro. Non di una lettera, un biglietto, un giornale - opere tra le quali troviamo certo dipinti celebri a cominciare da Vermeer - ma proprio rappresentazioni della donna col libro, tema pittorico ricchissimo e da più parti studiato, dal quale anch'io mi sono lasciata prendere e sul quale spero di tornare in futuro.
Da Holsøe a Picasso, da Monet a Hopper, da Renoir a Corcos e via dicendo, si tratta infatti di un argomento appassionante, spesso espressione di un protagonismo femminile ora visto come attitudine riflessiva, ora come sete di conoscenza di se stessi e del mondo, ora segno di chiara emancipazione culturale.
Tuttavia, tornando indietro nel tempo, mi sono resa conto che la prima donna della pittura intenta a leggere un libro è Maria, così raffigurata dal Medioevo in poi nelle numerosissime Annunciazioni - e non solo - che la sorprendono assorta sulle pagine dell'Antico Testamento. Prima ancora dei contesti profani, è l'arte sacra quindi a consegnarci una delle immagini femminili di più grande fascino per la sua propensione a intus legere, leggere dentro il cuore delle parole e degli eventi meditando sul loro senso misterioso.

E all'originalità di questa miniatura mi piace associare un dolce brano di Bach che mi pare adatto ad evocare l'atmosfera di un presepio. 
Si tratta del "Preludio" della "Pastorale in Fa maggiore BWV 590", qui in una trascrizione per pianoforte che ne sottolinea la morbidezza. Una musica che, col suo tempo ternario di 12/8 simile a una danza - una giga lenta o una siciliana - ci restituisce il ritmo di una ninna nanna, luminosa prima e poi pervasa da un'ombra di cupa malinconia che percepiamo soprattutto verso la conclusione e nel profondissimo la minore finale.
Un'ombra forse intuibile anche nel cuore di Maria, se pensiamo che il testo su cui è assorta potrebbe essere quello del profeta Isaia al cap.53, dove si parla del drammatico destino futuro del servo sofferente
Allora il silenzio della Madre che legge si fa qui denso di tremore.

Buon ascolto!
 

6 commenti:

eglissima egle ha detto...

Grande Bach! Bellissimo il tuo racconto sulla natività, poi, con la musica di Bach è meraviglioso.
Grazie, Annamaria cara.

Buona serata.

egle

Annamaria ha detto...

Stupenda davvero questa Pastorale di Bach: ne ho ascoltato varie versioni, ma questa mi è parsa la più adatta all'originalità della miniatura.
Grazie Egle e buona serata a te!!!

Stefyp. ha detto...

Che voglia forse intendere un invito alla riflessione, al raccoglimento? Nel caso di Maria mi sembra l'interpretazione più ovvia. Negli altri casi bisognerebbe analizzare quadro per quadro, ma forse il significato è sempre legato alle stesse parole.
E' troppo semplicistico?
Splendida la musica di Bach associata, molto suggestiva.
Passa una buona giornata, cara Annmaria e un abbraccio,
Stefania

Annamaria ha detto...

Indubbiamente, cara Stefania, c'anche un invito alla riflessione e alla preghiera. Tieni conto che questa miniatura è inserita in un Libro d'ore.
Nei dipinti di carattere profano il discorso è diverso, molto sfaccettato e - come giustamente scrivi - va analizzato quadro per quadro.
Grazie di essere passata qui e un abbraccio di buona giornata a te!!

Rossana Rolando ha detto...

Mi piace molto questo particolare: "...donne intente alla lettura di un libro. Non di una lettera, un biglietto, un giornale...".
Grazie del bellissimo post e della musica che rafforza la parola pensata e scritta. Un abbraccio.

Annamaria ha detto...

Sì, i dipinti che raffigurano proprio donne col libro mi interessano parecchio e del resto il panorama pittorico sull'argomento è talmente vasto che c'è l'imbarazzo della scelta. Ma mi è piaciuto iniziare con questa Natività molto originale.
Grazie, cara Rossana, e un abbraccio di buon lunedì!!!