martedì 21 luglio 2015

"Yuzen" : alla ricerca dell'attimo presente.

Piove, finalmente: un temporale ha alleggerito l'afa che, in questa stagione rovente, mi ha raggiunto persino qui ad alta quota.

La prima sera di pioggia, dopo tanta calura, è una benedizione. 
Dalla cucina dove sto preparando la cena, guardo fuori le ultime case del paese fino alla fitta abetaia che si vela di grigio: un paesaggio improvvisamente autunnale che mi avvolge con la sua penombra piena di fascino.
Nuvole chiare salgono dalla vallata, presto copriranno ogni pendio e, se apro la finestra, sento solo il suono dell'acqua e il silenzio.

Mi piace quest'atmosfera ovattata dove sembra che tutto si fermi: dopo giorni di sole caldissimo e luce abbacinante, questa sera di pioggia è lieve come una carezza e va riconciliandomi col presente. 
Mi muovo per casa piano, pacatamente, evitando rumori inutili, attenta a non spezzare l'incanto che mi coglie e mi pervade, mentre mi accorgo che poter vivere questo silenzio fino in fondo, senza essere portata altrove dai pensieri, è un dono. Ad assaporarlo infatti non basta la mente e talora neppure la forza delle emozioni: occorre che vi si aggiungano i sensi, quasi l'attimo presente fosse una linfa che scorre nelle nostre vene come il sangue. 
Ed immergersi in esso è rara magìa.

Così, mi piace prolungare questo incanto con una musica che della ricerca del presente mi pare faccia il proprio centro, il nucleo attorno a cui le note si avvolgono, la meta a cui tendono. 
Si tratta di "Yuzen", brano di Giovanni Allevi per pianoforte solo, tratto dal cd "Love" uscito all'inizio di quest'anno.
Il titolo del pezzo ci conduce in Giappone, luogo cui il compositore ascolano è particolarmente legato non solo per esservisi recato più volte in tournée, ma anche perchè, proprio qui, ha preso spunto per diverse altre creazioni. 
In particolare, Allevi ha dichiarato di aver avuto ispirazione per questo pezzo mentre si trovava a Kanazawa, una delle città giapponesi famose per l'antica arte di pittura su seta chiamata appunto yuzen.

Il brano è un preludio totalmente arpeggiato, animato da forte tensione e al tempo stesso da una varietà di suoni che sembrano esprimere tutte le sfaccettature della passione. E a buon diritto è posto proprio in apertura di un cd dedicato all'amore.
Si va dai toni più energici e animati a quelli più lievi, da passaggi che talora si accendono in ritmi decisamente rock, ad altri delicatissimi, ripetuti sulle ottave più alte - cosa peraltro non nuova nello stile del compositore - come se le note si facessero parole sussurrate all'orecchio.
Gli arpeggi - dai suoni più bassi a quelli più acuti del Bosendorfer Imperial su cui è stato registrato il brano - sembrano declinare il tema in una ricerca incessante e tormentosa del nucleo caldo dell'ispirazione musicale, quasi essa fosse un'amante da possedere. 
Attorno a tale nucleo s'inanellano infatti le note, tese ad afferrare la magìa dell'attimo presente: ora rigorose ed energiche, ora tenere e fluide come acqua che scorre, a volte sferzanti, altrove nostalgiche, ricche di passaggi di più maestosa apertura ed altri che sfumano in pacata morbidezza. 
Luminosità e malinconia, impeto e delicatezza si avvicendano in questo brano, nel suo respiro ora ansioso, ora più calmo, ma sempre teso ad un abbraccio pieno con la musica.

Un pezzo inconfondibilmente alleviano che - se nella sua struttura ricorda la matrice classica del compositore, in particolare il Bach del "Clavicembalo ben temperato" e non solo - nella sua anima profonda, tuttavia, risolve la forma tradizionale del preludio in chiave contemporanea, con inventiva e sensibilità legate all'oggi.
Rigore e passionalità dunque, nell'incessante ricerca del cuore vivo della musica, fino a giungere al finale dove l'arcano si scioglie in dolcezza.
E come sempre, sotto le dita di Allevi il Bosendorfer si fa orchestra.

Buon ascolto!

14 commenti:

eglissima egle ha detto...

Ma che meraviglia! Manda un po' di pioggia anche in questa sahariana pianura. Fortuna che c'è la musica ad accarezzarci il cuore. Yuzen, poi, è un pezzo che adoro, che crea mille atmosfere e altrettante emozioni. Se poi pensiamo che Giovanni Allevi lo ha composto con la febbre a quaranta nel giorno in cui era stato invitato a visitare le meravigliose sete cinesi di antica origine e dipinte con precisione e maestria dai nostri fratelli con gli occhi a mandorla e ha dovuto rinunciare, non possiamo fare a meno di entrare, tra le note inanellate, nel suo immaginario in cui le sete si svolgono, srotolano, riavvolgono...
Grazie, Annamaria cara. Non ho potuto fare a meno di accendere il mio hi-fi e sto ascoltando Yuzen con te.
Ti abbraccio.
egle

Annamaria ha detto...

Grazie a te Egle di aver ricordato la storia delle circostanze in cui è nato questo splendido brano. Benedetta febbre a quaranta......!!!!
Ancora buon ascolto e un abbraccio!!!

Beatris ha detto...

Splendido brano, è gioire in musica!
Un abbraccio da Beatris

Stefyp. ha detto...

Che musica fantastica!! Ho sentito il brano più volte e non mi stancherei mai di ascoltarlo. Ogni volta sono sensazioni diverse... la sua dolcezza, il suo impeto...la passione mettono ali alla fantasia. Ti rigrazio Annamaria per questa proposta ... davvero le note ci accarezzano il cuore. Buona giornata a te, è stato bello leggerti e ascoltare...momenti unici. Un abbraccio Stefania

Annamaria ha detto...

Grazie,cara Beatris, hai colto proprio la gioia insita nella musica di Allevi.
Un abbraccio di buona giornata!!!

Annamaria ha detto...

Grazie a te, cara Stefania! È proprio un brano da riascoltare e ogni volta ti svela dimensioni e sfumature nuove. Davvero ali alla fantasia!!!
Un abbraccione!!!

Erika ha detto...

Anch'io desiderreri un po' di pioggia e provare queste tue sensazioni. Qui si muore ...tutti i giorni quasi 40°.... Ti abbraccio forte, cara Annamaria! Buona vita!!!!

Annamaria ha detto...

Oh carissima EriKa....capisco e ti auguro tanta frescura e tanta musica! Grazie e un forte abbraccio anche a te!!! Grazie di essere passata qui!

pensieri in volo ha detto...

un passaggio nel tuo blog e un saluto da pia ciao

Annamaria ha detto...

Grazie, pia brl, e un saluto a te!!!

Nella Crosiglia ha detto...

Niente pioggia, solo nuvolaglia che poi si sfiocca amorevole qui da noi, un po' più fresco a volte, qualche attimo, ma la calura è sempre padrona.
Come si sente l'amore che nutri per Allevi, che avrei desiderato sentirlo insieme a te in quel di Genova, ma sapevo che era alquanto difficoltoso, non solo per il mio lavoro che mi impegna di più per ragioni pratiche, ma per le varie questioni dell'eremo da ultimare( e non sono ancora state ultimate) , improvvise forti influenze che persino Brian è dovuto d'urgenza ricorrere al pronot soccorso per una forte laringite con febbre inarrestabile...E poi tutto il resto che ormai tu conosci e senti intorno al mio animo, che a volte si placa , e a volte si ribella come le note di Allevi, perchè l'amore dona mille sfumature..
Un abbraccio solo personale!

Annamaria ha detto...

Ricordo bene, cara NELLA, il progetto di vederci questa primavera a Genova al concerto di Allevi! Sarebbe piaciuto anche a me, oltre che incontrarti, vivere insieme la gioia della musica guidata dalla tua sicura competenza....Ma non dispero, ci riusciremo in futuro, vedrai!
Un abbraccio sempre strettissimo!!!

Costantino ha detto...

La musica sa alleviare anche i grande caldo!| ( qui, per ora, nemmeno una goccia d'acqua).
Buona e serena estate, Costantino.

Annamaria ha detto...

Certo, Costantino, la musica sa sostenere corpo e spirito!
Buona estate a te, in attesa di ritrovarci in autunno!
Grazie!!!