lunedì 3 gennaio 2011

"Monolocale 7,30 a.m.": vedere il mondo con gli occhi del cuore

Ho appena finito di leggere un libro che mi ha regalato per Natale una carissima amica.
Si tratta de “Il delfino” di Sergio Bambarén (ed.Sperling & Kupfer), un piccolo testo dalla copertina blu oltremare che ho scoperto essere famosissimo e recentemente uscito anche in versione illustrata per bambini. Ma in realtà, la storia che racconta può dire molto anche agli adulti : una metafora sulla vita e sui sogni che ci portiamo dentro e che chiedono prepotentemente di essere realizzati.
E’ la vicenda di un delfino che non si accontenta di vivere seguendo il branco, ma abbandonate le proprie sicurezze, parte per un viaggio alla ricerca dell'onda perfetta, simbolo del sogno nutrito da sempre nel profondo. Come recita la presentazione del testo, “una storia di coraggio e speranza per coloro che sanno vedere la magia che si cela dietro l'apparenza delle cose”. Quello del delfino è infatti un viaggio d’iniziazione sollecitato dalla sua volontà caparbia di percorrere la propria strada e non tradire il cuore, perché sognare è vedere con gli occhi del cuore.
E mi ha ricordato, per certi aspetti, un altro libro uscito quasi tre anni fa: “La musica in testa” di Giovanni Allevi.
Due letture diverse, certo. La prima, una piccola semplice fiaba; la seconda, un’autobiografia schietta e sofferta. Tuttavia, anche qui, tra leggerezza e profondità, aneddoti e riflessioni filosofiche, il compositore racconta il proprio cammino verso la realizzazione del suo sogno di un’esistenza totalmente dedicata alla musica. Una storia fatta di tenacia e talora di lacrime, ma anche di gioia e incontenibile amore per la vita.

Mi piace allora che il nuovo anno sia inaugurato proprio dalla musica di Allevi con un brano – come racconta lo stesso autore nelle esecuzioni live – nato un mattino, dopo una serata di sconforto, quando un raggio di sole è entrato nel suo monolocale restituendogli coraggio e speranza per il futuro.
Si tratta appunto di "Monolocale 7,30 a.m.", dal cd "Composizioni", un pezzo movimentato e spumeggiante, una cascata di travolgenti acque sorgive dove alle sonorità basse della mano sinistra - ampliate dai particolari timbri del Bosendorfer “Imperial” con cui il disco è stato registrato - fa riscontro un vivacissimo tema pieno di ritmo, orchestrato dalla mano destra in tutta la sua complessità.
La limpida forza di questa musica ci sia di augurio a coltivare i sogni riscoprendo, anche nel cuore dell’inverno, quella primavera che – tutti - portiamo nel profondo dell’anima.

Buon ascolto !

7 commenti:

Anonimo ha detto...

quanto azzurro nelle tue parole..spero che il 2011 ci regali tanti pezzi musicali così..scelti per noi..

Annamaria ha detto...

Grazie, inconfondibile Marina!!!
Sì, questa è musica che illumina il cuore!

Annamaria

amicusplato ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
amicusplato ha detto...

Un brano, come hai scritto nel bel post, che rappresenta bene il raggio di luce cristallina che penetra e fende l'oscurità delle tenebre, descritte dai bassi profondi del Bosendorfer.

Mi fai conoscere un autore, carissima Annamaria, che benché abbia studiato anche nella mia città (è stato allievo di Carlo Alberto Neri) non conoscevo, se non soprattutto per le polemiche che ha suscitato.

Il tuo entusiasmo per lui mi aiuta ad apprezzarlo meglio ;-)

Grazie!

Annamaria ha detto...

Grazie, Amicus, di saper apprezzare anche ciò che per te è nuovo.

Al di là delle polemiche che ha suscitato e delle accuse di essere un fenomeno di marketing, trovo invece che Allevi sia un compositore straordinario e una persona VERA, cosa piuttosto rara (e disturbante...) nel panorama che ci circonda.

Grazie ancora!

ANNA ha detto...

Quando riferisci del delfino che si stacca dal branco mi è venuto subito in mente il gabbiano Jonathan Livingston(R.BACH) dei miei 25 anni,che, come si legge nella recensione, diventa simbolo di chi ha la forza di seguire la propria legge interiore e di provare piacere nel far le cose a cui si dedica.Forse ancora difficile confidare i sogni che già si nutrivano, allora, ma anche"poter fare le cose con piacere" era già una conquista!
Cara Annamaria AUGURO di ascoltare ancora a lungo piacevolmente insieme le musiche da te proposte.
ciao!

Annamaria ha detto...

Sì, carissima Anna, il riferimento al "gabbiano" ci sta proprio tutto!

E non sai quanta musica condivideremo ancora!!!...
GRAZIE di esserci!