L'articoletto di oggi è dedicato al gruppo di coristi che in settembre, ma a dire il vero anche nei mesi precedenti, mi ha consentito di fare una delle esperienze musicali più intense che avessi mai vissuto.
Si tratta dell'Associazione dei cori liguri CLAss_Liguriacanta che festeggia i 5 anni dalla sua nascita e che, dal 19 al 21 settembre scorso, ha organizzato a Bocca di Magra un campus di studio sul Requiem di Mozart, conclusosi poi con l'esecuzione finale nella cattedrale di Sarzana.
Amo da sempre le iniziative che riguardano la polifonia. Dal coro parrocchiale al quale sono grata per avermi iniziato a questo genere di musica, fino al "Coro degli Stonati" dell'Orchestra Sinfonica di Milano - si chiama così...ma è uno splendido progetto di educazione vocale guidato dalla mitica Maestra Maria Teresa Tramontin - negli ultimi anni ho avuto modo di avvicinarmi ad esperienze anche impegnative. L'ultima è questa di cui parlo.
Ho avuto notizia ai primi di luglio del campus organizzato dall'Associazione ligure, ma la partecipazione presupponeva una conoscenza sicura delle varie parti del Requiem di Mozart. In passato, lo avevo ascoltato spesso e con la mia corale di parrocchia anni fa ci eravamo cimentati nel "Lacrimosa", ma qui la proposta era molto più ampia. Che fare?...
Spinta dall'entusiamo delle mie attuali compagne di coro - un manipoletto di sedici coraggiose che avevano aderito subito all'iniziativa - e col supporto dell'Associazione che ci ha fornito spartiti, tutorial ed email di gioioso incoraggiamento, mi sono iscritta anch'io! Evvai!!!
Di conseguenza, ho passato l'estate studiando, intenta ad orientarmi tra gli incastri delle potenti fughe e immersa nella meraviglia del testo mozartiano. La difficoltà più grossa però è stata il tentativo di appartarmi ogni volta in qualche angoletto di casa per cantare più liberamente, ora appollaiandomi in mansarda, ora chiudendomi a doppia mandata nel ripostiglio😒. Ma per la gioia di mio marito e dei vicini...non sempre ci sono riuscita😄.
La tre giorni di prove è stata impegnativa ma al tempo stesso entusiasmante per la guida del Maestro Matteo Valbusa che ha saputo unire una capacità comuinicativa ricca di leggerezza ad altrettanta profondità di contenuti.
Ci ha infatti illustrato alcune tecniche vocali, ma soprattutto ci ha consentito di cogliere le connessioni tra significato spirituale del testo del Requiem e dinamiche musicali della composizione mozartiana. I coristi presenti, circa un centinaio e non solo liguri, erano molto bravi ma il nostro gruppetto è stato all'altezza della situazione. Nonostante non avessimo mai cantato insieme, ci siamo armonizzati senza problemi in un clima di cordialità che i responsabili dell'Associazione hanno favorito con il loro spirito di accoglienza.
Poi Mozart ha fatto il resto: così il momento dell'esecuzione conclusiva, nonostante la tensione dell'impegno e qualche limite, è stato quel vìvere la musica dal suo interno che ha lasciato in tutti un'immensa gioia insieme al desiderio di coltivare ancora lo splendore del canto corale.
Ora lo so, qualcuno vorrà sentire almeno uno stralcio dell'esibizione, ma non posso accontentarlo perchè il video non è disponibile su youtube. "E che fai? - mi direte - Prima ci ingolosisci e poi ci lasci a bocca asciutta?"
Niente affatto! Siccome questo è un post che vuole esprimere gratitudine e che intende festeggiare i cinque anni di vita di CLAss_Liguriacanta, mi piace rendere omaggio al gruppo pubblicando una delle più belle performances dei suoi inizi.
Si tratta di una registrazione fatta nel 2020 in piena pandemia, dove i coristi cantano un brano di Joseph Rheinberger (1839 - 1901) : il celebre mottetto a sei voci miste intitolato "Abendlied", canto della sera. È un pezzo del quale avevo già parlato undici anni fa esattamente qui, ma lo ripubblico volentieri perchè ancora oggi riascoltarlo mi suscita profonda commozione. Lascio poi alla sensibilità di ciascuno il compito di cogliere tratti e sfumature di questa particolare interpretazione attraverso i volti, l'intensità e la passione dei singoli coristi.
Penso che non occorrano altre parole se non quelle che compaiono in apertura del video: "Quando la vita separa, la musica unisce" e mi piace sottolinearle perchè hanno un valore che va ben oltre il periodo del Covid.
Buona visione e buon ascolto!
(La foto è presa dalla pagina Facebook di CLAss_Liguriacanta e ci siamo anche noi!)

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