lunedì 9 settembre 2024

Nello scintillìo della danza

Lo avevo già sentito varie volte in tv e in radio come sigla di alcune trasmissioni a tema musicale, e certo sarà capitato anche a tanti di voi di essere rapiti dal suo ritmo scintillante. Ma nonostante questo, il brano non era mai stato tra i miei preferiti risultandomi un po' troppo chiassoso. E invece...

Invece l'altra sera, navigando su youtube alla ricerca di un pezzo con cui riprendere dopo la pausa estiva, il suo ascolto a distanza di tempo mi ha colpito con un impatto diverso! Esistono proprio momenti e circostanze che ci fanno più o meno ricettivi, per cui ciò che una volta non ci attirava inizia d'un tratto ad affascinarci.

Sto parlando del brano di un compositore nuovo per questo blog al quale do gioiosamente il benvenuto. Si tratta del francese Léo Delibes (1836 - 1891), autore di musiche per opera lirica e operetta oltre a qualche pezzo sacro.
La sua fama però è legata soprattutto al balletto per il quale ha scritto melodie di
grande eleganza che apriranno la strada alle creazioni di altri musicisti, a iniziare da Tchaikovsky che del compositore francese era grande ammiratore.
Da questo punto di vista, il lavoro più famoso di Delibes - oggetto
tra l'altro di un grande successo sia ieri che oggi - è il balletto intitolato "Coppelia" : una vicenda  incentrata sull'infatuazione di un uomo per una bambola meccanica e ispirata ai racconti di E.T.A. Hoffmann, come farà anche Jacques Offenbach una decina di anni più tardi.

Il pezzo a cui mi riferivo è quello che apre il primo atto dell'opera, composto da due sezioni: "Preludio e Mazurka". Si tratta quindi di una musica prima sommessa, poi ricca di brio, dall'orchestrazione fragorosa e scintillante che, se a tratti può risultare tumultuosa per l'intervento delle percussioni e degli ottoni, altrove offre passaggi più lievi che inducono a immaginare passi di danza ritmati con leggerezza.
Se più conosciuta è senza dubbio la Mazurka, non è affatto trascurabile il Preludio
che la precede sia per il suo splendore che per la sua funzione.
Da un lato infatti, ha un esordio lento che sfocia gradatamente in un'intensa melodia
a 0.45 dall'inizio. Ma dall'altro costituisce un ineliminabile tempo di preparazione alla movimentatissima danza che segue.

Su youtube alcune clip audio riportano solo la Mazurka aprendosi subito in piena vivacità...ma ascoltarla senza il Preludio, a mio modesto avviso, non ha la stessa efficacia! Esso ci regala infatti una concentrazione e un'assorta dimensione di attesa che fanno scaturire ancor più viva in noi la gioia entusiasmante della successiva esplosione orchestrale.
Ne deriva una musica esuberante, decisa, direi quasi assertiva se alle note
applichiamo i caratteri del linguaggio parlato. Una musica che ci porta via con sè nell'energia dei suoi accordi e del suo ritmo fortemente scandito.

Ci lanciamo nel vortice della danza, allora?...
Sì e no, perchè - come ho già fatto altre volte - preferisco non pubblicare il
 video del balletto per lasciare alle sole note il compito di sollecitare la nostra fantasia, consentendoci di immaginare passi e movenze.
Vi resta il sorriso radioso di Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko che vedete nella foto in alto.

Buon ascolto!

(La foto è presa dal web)

 

7 commenti:

Marina ha detto...

Ben ritrovata, AnnaMaria, ho ascoltato il pezzo, non conoscevo questo compositore e mi ha ricordato molto la musica citata di Tchakovsky. Direi che per riprendere l'attività di blogging hai fatto un'ottima scelta: è un brano che mette il buon umore.

Annamaria ha detto...

Sì, è una musica che mette proprio di buon umore! Ho sentito il bisogno di un brano vivace e ritmato per ricominciare quasi col botto e sono contenta che tu condivida la mia scelta! Grazie di essere passata qui, Marina, e buon pomeriggio!

Rossana Rolando ha detto...

Sì, un brano molto allegro, per un nuovo inizio danzato (danza come metafora di libertà e di gioia). Buona ripresa!

Annamaria ha detto...

Sì, Rossana! Nonostante i tempi siano per tanti versi difficili, viva la danza! Non per chiudere gli occhi davanti ai problemi, ma per trovare quel sorriso e quella forza che abbiamo nel profondo di noi stessi e che la musica ci aiuta a riscoprire!
Buona ripresa a te e grazie!!!

Anonimo ha detto...

A proposito di danza, le musiche per le nozze di Cristina di Lorena e Ferdinando de' Medici (Firenze 1589) si concludono col Ballo del Granduca, per voci e strumenti, di Emilio de' Cavalieri. Sul Ballo nei decenni successivi furono scritte delle Variazioni, come quelle per organo attribuite a Sweelinck e quelle per liuto di Kapsberger, che chiama il Ballo Aria di Fiorenza.

Arrigo Lupo ha detto...

mi ero dimenticato di mettere il nome...

Annamaria ha detto...

Grazie mille di queste indicazioni, Arrigo! Andrò a cercare tutto su youtube!