martedì 22 settembre 2020

"Oh, che armonico fracasso!"

A. Longhi: "Ritratto di Domenico Cimarosa" (Foto presa dal web)

Se vi piacciono gli ossimori, oggi eccone qua uno bellissimo e per giunta musicale!
È proprio l'espressione "armonico fracasso" che trovate nel titolo e che associa due elementi contrapposti: da un lato la luminosa e ordinata positività dell'armonia creata da piacevoli consonanze, e dall'altro quell'insieme di rumori forti, assordanti e confusi che definiamo appunto fraca
sso. Insomma, una contraddizione in termini!
Ma dove troviamo questa espressione e a che cosa è riferita?

Per rispondere, dobbiamo tornare indietro nel tempo, esattamente alla seconda metà del Settecento, e andare a scoprire un compositore nuovo per questo blog.
Si tratta di Domenico Cimarosa (1749 - 1801), esponente di spicco della scuola musicale napoletana e autore di un gran numero di opere comiche.
Ricordiamo prima di tutto "Il matrimonio segreto", certo la sua composizione più famosa: un dramma giocoso - ossimoro anche questo, direi! - che ebbe a suo tempo strepitoso successo e che lo ha reso celebre in mezza Europa. 
Ma la produzione del musicista comprende parecchie altre opere i cui titoli  - come "La villana riconosciuta", "Il vecchio burlato", "Le astuzie femminili", "Le nozze in garbuglio", "I finti nobili", "Il matrimonio per raggiro" solo per citarne alcuni - ci rivelano il gusto per la farsa, l'intrigo e il sotterfugio.

Feconda è la sua vena creativa, come la fresca e vivace immediatezza di tante sue arie, insieme al fatto che - pur prendendo spunto per i suoi personaggi dalla commedia dell'arte - ne ridisegna e ne approfondisce i caratteri a somiglianza di ciò che aveva fatto il Goldoni nelle sue opere teatrali. Proprio su di un libretto del commediografo veneziano, infatti, Cimarosa comporrà "La vanità delusa" e forse non è un caso che alla fine della sua vita si rechi a Venezia.

Tuttavia, il brano da cui è tratto l'ossimoro del titolo non è una vera e propria opera buffa, ma un semplice "Intermezzo" la cui genesi è incerta - Cimarosa doveva forse ampliare una composizione precedente? - e ignoto l'autore del libretto. S'intitola "Il Maestro di cappella" e la sua singolarità sta nel fatto che, insieme all'orchestra, c'è un solo personaggio in scena, protagonista di un monologo comico: una vivace e simpatica parodia del tipico compositore settecentesco - il Maestro di cappella, appunto - filone teatrale che vantava già i suoi precedenti con Mozart e Haydn.

Ma come si svolge? 

Dopo un recitativo in cui il protagonista presenta il brano che dovrà essere eseguito sotto la sua direzione, iniziano le prove che si rivelano però disastrose: gli orchestrali suonano in modo disordinato e non intervengono al momento giusto. Così il Maestro è costretto a canticchiare la parte di ciascuno strumento imitandone il suono con una serie di divertenti onomatopee, finchè gli esecutori non risponderanno correttamente ai suoi dettami. Una parte molto gustosa e ricca di armonia imitativa, in cui si passa in rassegna la varietà dei timbri presenti in un insieme orchestrale verso la fine del Settecento. 

Ma oltre alla musica, coinvolgenti anche la mimica e la gestualità dell'interprete - il bravissimo Enzo Dara - che col suo tono ora burbero, ora bonario, ma sempre enfatico, sottolinea l'intento parodistico della scena suscitando negli ascoltatori un sorriso.

Buona visione e buon ascolto!

8 commenti:

Gus O. ha detto...

Veramente godibile.
Ciao Annamaria.

Annamaria ha detto...

Mi fa piacere!
Buona giornata Gus, e grazie!!

eglissima egle ha detto...

Molto interessante. Brava!
Un abbraccio.

egle

Annamaria ha detto...

Grazie, cara Egle! Ma bravi Cimarosa e l'interprete!
Un abbraccio a te!

Stefyp. ha detto...

Gradevolo ascolto, anche per l'interpretazione di Enzo Dara. Non si può che apprezzare la bravura anche di Cimarosa. Grazie.
Buon lunedì e buona settimana a te,
Stefania

Annamaria ha detto...

Sì, un brano e un'interpretazione che inducono proprio al sorriso!
Grazie a te, Stefania, e buon inizio di settimana!

Rossana Rolando ha detto...

Anche su di me questo brano ha avuto un effetto rallegrante. Come tu dici le "onomatopee" sono efficaci e divertenti. Grazie per averlo proposto. Un caro abbraccio.

Annamaria ha detto...

Grazie, Rossana, del tuo ascolto sempre attento. Questo brano è una parentesi di allegria e di sorriso più che mai necessaria di questi tempi!
Un abbraccio grande a te!