mercoledì 16 ottobre 2019

Librarsi in volo

A.Scheffer (1795 - 1858) : "Ritratto di F. Liszt"
Ancora una volta per pianoforte il brano di oggi, ma di una leggerezza che ci consente di librarci in volo, incontro ai nostri sogni.
E ancora una volta a catturarmi è l'interpretazione del bravissimo Daniil Trifonov che avete ascoltato non molti giorni fa in un pezzo di Schumann.

Ho l'impressione che il mondo musicale romantico sia particolarmente congeniale a questo giovane pianista russo: dolcissimo infatti il suo Chopin, come poi Schumann e ora il brano di Liszt che sentirete. Certo, nel suo repertorio trova posto anche Bach, ma riletto da Brahms e da Rachmaninov, il che la dice lunga sulle sue passioni e i suoi gusti.

Il pezzo di oggi è appunto una celeberrima composizione di Franz Liszt (1811 - 1886): lo "Studio n.3 in Re bemolle maggiore" intitolato "Un sospiro", tratto dai "Tre studi da concerto S.144".  
Ho impiegato parecchio tempo per sceglierne l'interpretazione tanti e tali sono i pianisti che si sono cimentati nel suonarlo. Ma alla fine sono tornata ancora a Trifonov. Senza nulla togliere alla meravigliosa esecuzione della Lisitsa o a quelle certo pregevoli di Arrau o di Hamelin, la sua mi è parsa più toccante e suggestiva. La melodia è infatti scandita in modo particolarmente nitido sopra un'ininterrotta sequenza di arpeggi che si susseguono come onde del mare o simili a un vento che solleva in volo. Arpeggi prima affidati alla mano sinistra e poi alla destra, mentre l'esecuzione sottolinea - ora con energia, ora con morbidezza - la continua alternanza di crescendo e diminuendo.
  
In effetti, Liszt ha creato qui un tema cantabile accompagnato da una prodigiosa ricchezza espressiva che, tra l'altro, mi pare vada ben al di là del titolo - "Un sospiro" - dato poi al brano.
In esso il compositore sembra invece aver scandagliato tutto il magma di sentimenti che un semplice sospiro può celare, alla ricerca di una segreta dimensione del cuore che - sia nella luminosità del tono maggiore che nella malinconia di quello minore - si fa sempre più intensa e incantevole.
Sono note che paiono alla continua ricerca di un'essenza che sfugge o che si rivela per brevi illuminazioni nello splendore di certi passaggi di tonalità, restando tuttavia sempre un po' oltre. Basterebbero a dimostrarlo le numerose indicazioni agogiche che suggeriscono lo stile espressivo, dalle quali possiamo seguire l'andamento del pezzo e al tempo stesso cogliere in esso tale ricerca: "armonioso", "cantando", "dolce con grazia", "appassionato", "impetuoso", "sottovoce", "languendo", "leggerissimo volante"...

Un brano squisitamente romantico dunque, ma talora anche aperto al nuovo perchè - poco dopo la metà, quando la parte più animata va a spegnersi - Liszt vi anticipa qua e là armonie dissonanti e inusitate che saranno poi tipiche della musica impressionista a cominciare da Debussy. La melodia infatti è giocata su di una serie di accordi che si fanno progressivamente più sfumati, come se il compositore avesse voluto esplorarne ogni possibile effetto cromatico, quasi al confine di quella che - nel XX secolo - sarà la musica atonale.
Un pezzo di difficoltà forse non inferiore a quella dei famosissimi "Studi trascendentali" e tecnicamente complesso per la necessità di incrocio delle mani, ma ricco di un incanto che Daniil Trifonov coglie e valorizza in pieno con la propria maestria e insieme con straordinaria passione.

Buon ascolto!

8 commenti:

eglissima egle ha detto...

Grazie Annamaria. Un pezzo di Liszt che conosco bene e amo tantissimo. Quanta armonia, dolcezza nelle note e nel tocco magico del bravo pianista!
Ora lo riascolto, ma sono certa di avere il CD.
Un abbraccio con l'arpeggio.
egle

Rossana Rolando ha detto...

Veramente stupendo. E la tua presentazione risulta, come sempre, intensa. In particolare ho trovato molto confacente all'ascolto quello che tu dici così: "Sono note che paiono alla continua ricerca di un'essenza che sfugge o che si rivela per brevi illuminazioni nello splendore di certi passaggi di tonalità, restando tuttavia sempre un po' oltre".
Bellissimo quel "brevi illuminazioni", attimi, schegge di luce.
Grazie, un grande abbraccio.

Annamaria ha detto...

Sì, cara Egle, è un pezzo famoso e il giovane pianista ha davvero un tocco magico per esprimere la magia della musica di Liszt!
Un abbraccio di buona serata e mille grazie!!!

Annamaria ha detto...

Cara Rossana, hai colto proprio quella che è la mia impressione più forte nell'ascoltare questo brano: il senso di una ricerca. Me lo suggeriscono le tante e ancora tante note che il compositore inanella attorno al tema, quasi volesse arrivare a un nucleo caldo che coglie, ma che al tempo stesso gli sfugge, e si rivela solo per "schegge di luce".
Su youtube ci sono anche video che mostrano lo spartito del brano. Le "schegge di luce" sono a mio avviso certi cambi di tonalità come il primo DO basso, alla nona battuta: un paradiso!!!
Grazie di cuore e un forte abbraccio!!!

Stefyp. ha detto...

Grazie Annamaria, per questa proposta affascinante: il brano in sé di Liszt, la sua "ricchezza espressiva" come dici tu, il tocco leggero del bravo pianista che pare volare sui tasti,la sua interpretazione superlativa, tutto conduce a un momento di toccante ascolto. C'è una armonia, una dolcezza che cattura con i suoi crescendo e diminuendo, un po'come i moti dell'animo mai costanti e uguali.
Buona serata e grazie ancora per questo momento di musica che ci ha regalato.
Un abbraccio, Stefania

Annamaria ha detto...

Come avrai visto, cara Stefania, ho pubblicato nel tempo solo due brani di Liszt perché in passato non era tra i miei compositori preferiti, anche se mi piacevano alcuni suoi brani. Lo sto riscoprendo ora, come romantico e come anticipatore di nuove armonie, anche attraverso la superlativa interpretazione di Trifonov. Sono contenta che ti sia piaciuta.
Grazie del tuo commento e del tuo ascolto attento e analitico.
Un abbraccio!!!

Carmine ha detto...

grazie perchè ci porti con la musica in uno stato di grazia, un piacevole break e pausa di lavoro

Annamaria ha detto...

Grazie di cuore a te, Caro Carmine! Posso dire la stessa cosa del tuo blog che, sia pure diversamente, ci consente di viaggiare nella realtà o solo col pensiero, alla scoperta di luoghi e tradizioni sempre interessanti.
Buona giornata!!