lunedì 9 settembre 2019

Solitudine amica

(Foto presa dal web)
Ritorno qui dopo una piccola pausa e, per prima cosa, desidero ringraziare l'amico blogger Bruno Pernice - del sito dtdc (di testa, di cuore) - che col suo ultimo post mi ha offerto lo spunto per il mio articoletto di oggi.
Nel suo simpatico racconto, cita infatti un pezzo di musica che da qualche anno non mi era più capitato di sentire e che sono andata prontamente a riascoltare, ritrovandovi tutto il fascino che mi aveva catturato a suo tempo.

Si tratta della "Cavatina" di Stanley Myers (1930 - 1993), compositore inglese conosciuto per le sue colonne sonore e in particolare per questo brano, divenuto famoso come commento musicale del film "Il cacciatore"
La pellicola, che certo ricorderete, racconta una drammatica e cruda vicenda di guerra, ma anche una struggente storia di amicizia in cui s'intrecciano sogni, delusioni e nostalgie che la "Cavatina" - tema portante della colonna sonora - ci restituisce con intensità.
Ma, come accade per tante altre musiche, spesso la loro bellezza non resta legata al contesto che ne ha segnato l'origine, ma - soprattutto a distanza di tempo - va oltre e ci accompagna altrove, lungo strade diverse e tutte nostre.
Così, al di là delle vicende del film che esso commenta, questo brano si è ammantato per me di un fascino nuovo. Vi ho colto in realtà una grande pace, una dolcezza che induce a un respiro più calmo, insieme a un'aura meditativa che pacatamente ci guida in una dimensione di solitudine amica.

Composto originariamente da Myers per pianoforte e poi trascritto per chitarra da John Williams, il pezzo è stato oggetto di altre numerose trascrizioni tra cui una cui sono state aggiunte le parole. 
Qui tuttavia, ho scelto ancora la versione per piano solo perchè - a mio avviso - ne mette maggiormente in luce l'intensità e, più di altre, sembra riecheggiare qualche tema caro alla musica classica. Del resto, anche il termine "cavatina" - breve aria di entrata in scena di un personaggio, tipica del melodramma dal XVIII sec. in poi - trae origine dal passato. Senza azzardare troppi paragoni, questo di Myers potrebbe essere un nostalgico Sogno d'amore dei nostri giorni cui abbandonarsi con dolcezza, come ci si lascia portare da una ninna-nanna o da una danza che segua lieve i ritmi dell'anima.
La melodia infatti si dipana lenta sulla base di semplicissimi arpeggi che le conferiscono calma e continuità. Essa si snoda ora luminosa, ora vagamente malinconica, con uno splendore che possiamo cogliere anche grazie all'esecuzione che alterna tocchi più nitidi ad altri dove il tema sfuma leggero. Un pezzo ricco di un'intimità che va facendosi sempre più intensa e, attraverso le note più basse e i progressivi passaggi di tono, sembra davvero scavare nel profondo.
Ultima precisazione: contrariamente allo spartito della "Cavatina" che vedete in foto e che riporta la tonalità originaria di Mi maggiore, la versione che ascolterete è in Mi bemolle maggiore, con un risultato che - a mio modesto avviso - non altera, ma sottolinea il fascino del brano.

Buon ascolto!

12 commenti:

Giancarlo ha detto...

Un bel brano, adoro il pianoforte.
Buona serata

Annamaria ha detto...

Sì, Giancarlo, qui il pianoforte è straordinario.
Grazie e buona giornata!

dtdc ha detto...

grazie di avermi citato e linkato! Versione piano e versione chitarra secondo me colpiscono diverse "sedi" emotive. la prima quella del ricordo e della malinconia, la seconda quella della tenerezza, di qualcosa di presente e sfuggente. Ciao Annamaria, a presto

eglissima egle ha detto...

Un pezzo che conosco molto bene pur non sapendo l'autore e il titolo. Grazie! Bellissimo. Questa versione per pianoforte è fantastica. Ora la riascolto anche se la conosco nota per nota.
Un bacio, cara Annamaria.

Annamaria ha detto...

Ma grazie a te, Bruno!!! Quanto alle versioni della Cavatina per piano o per chitarra, hai proprio ragione: infatti ho dovuto risentirle entrambe a lungo prima di scegliere.
A presto e buon pomeriggio!

Annamaria ha detto...

Ero certa, cara Egle, che tu la conoscessi.
Grazie del tuo ascolto e buon pomeriggio!!!

Stefyp. ha detto...

Ero già passata a leggere la tua presentazione, ma non avevo abbastanza tempo per gustarmi il brano, rivolgendogli l'attenzione che merita.
E ho fatto bene, perchè questa melodia è romaticamente struggente, dolce, coinvolgente. L'interpretazione al pianoforte è fantastica. Decisamente da riascoltare, ottima proposta, grazie.
Buona serata, cara Annamaria. Un abbraccio, Stefania

Annamaria ha detto...

Dopo la pausa, avevo bisogno di riprendere in modo un po' soft e questo brano era proprio quello che sentivo corrispondere al mio desiderio. E, sicuramente, l'interpretazione al pianoforte è fantastica.
Grazie di cuore cara Stefania e un abbraccio di buona serata!!!

Rossana Rolando ha detto...

Bentornata, cara Annamaria, in questo spazio prezioso, in cui attingo bellezza e serenità, anche quando - come in questo caso - il brano scelto comunica malinconia e struggimento. Grazie e buona serata!

Annamaria ha detto...

Grazie a te di essere qui, cara Rossana! Sì, il brano ha alcuni tratti di malinconia, ma vi ho sentito anche un gran senso di pace e una pacatezza che mi affascinano.
Il prossimo pezzo che ho già - diciamo così - in cantiere, sarà invece molto diverso e ci porterà...letteralmente in Paradiso!
A presto e buona serata!!

Nella Crosiglia ha detto...

Non ricordavo fosse la colonna portante del bellissimo film " Il cacciatore"
Altra aria per me sentito con il solo pianoforte che tu hai scelto dove l'alternarsi delle note ti porta a fa uscire fuori sensazioni varie, dalla tristezza alla malinconia, alla sorpresa fino ad arrivare se non all'allegria alla serenità.
Come sempre grandiosa scelta.
Abbraccio da stritolo amica cara

Annamaria ha detto...

La bellezza di questo brano, cara NELLA, sta proprio nell'alternarsi di sensazioni varie - come hai sottolineato - ora più malinconiche, ora più serene, ma sempre affascinanti.
Grazie di cuore e un abbraccione!!!