domenica 7 aprile 2019

Ricreazione

Pieter Bruegel il Vecchio : "Giochi di bambini" (part.)
Desidero ufficialmente ringraziare da qui un mio compagno di scuola - personcina garbata con la quale ho condiviso gli anni di liceo - perchè devo la scelta della musica di oggi proprio a lui.
Qualche giorno fa infatti, su di una pagina web che frequento anch'io, ha pubblicato un video molto singolare, tratto da un vecchio cine-giornale in bianco e nero, un vero reperto storico che risale al 1949. 

È un breve e interessante filmato che vi allego qui di seguito, ma ciò che ha attirato la mia attenzione al di là delle immagini è stata la colonna sonora in sottofondo - in realtà poco più che uno stralcio - che nella sua giocosa vivacità mi pareva di conoscere.
A tutta prima però, pur avendo chiaro in testa il motivo, non ricordavo che cosa fosse. E mi stava venendo il solito tormentone, perchè desideravo invece riascoltare per intero quella musica spensierata e quei passaggi un po' ammiccanti a cui abbandonare il cuore. Poi, per fortuna, da qualche anfratto della memoria sono riaffiorati brano e autore. Et voilà, eccoli per voi!

Si tratta del "Finale - Molto vivace" della Sinfonia n.1 in Re maggiore op.25 "Classica" di Sergej Prokofiev (1891 - 1953), opera della quale, anni fa, ho pubblicato i primi due tempi che - se volete - potete ritrovare qui.
Fantasioso e concitato, ritmato e giocoso, capriccioso e talora burlesco, il brano di oggi ha un andamento molto mutevole in cui la creatività del compositore russo si è sbrigliata più che mai. Sembra addirittura che, in quest'ultimo movimento, essa si sia liberata da ogni regola anche se - in realtà - non è così e a suggerircelo è proprio l'attributo "classica" che Prokofiev stesso ha dato a questa musica. Il termine ci riporta infatti nell'alveo della tradizione e in particolare all'uso di una forma che fa riferimento agli autori del passato, primo fra i quali Haydn. 
Saremmo tuttavia fuori strada se volessimo ritrovare in questa sinfonia passaggi e melodie simili a quelli del compositore austriaco, perchè non si tratta di pedissequa imitazione. Il richiamo è sì alla forma del passato, ma sostanziata di contenuti musicali, effetti timbrici e ritmici che Prokofiev attinge dal presente, dalle tante anime della musica russa oltre che dalla propria sensibilità di compositore del Novecento.

Ne deriva così un brano d'incontenibile esuberanza, dalla ritmica straordinaria e dalla scintillante orchestrazione. Una musica che, tra pizzicati e percussioni, può far pensare a una corsa spensierata, a un gioco a nascondino, a un'esplosione di fresca energia primaverile dove suggestioni del passato e del presente si fondono in una sorta di duplice ricreazione. 
Da un lato pausa di svago e di divertimento, momento di sollievo in cui tornare bambini dall'animo leggero, gioiosamente abbandonati al fluire della vita; dall'altro, capacità ricreativa del musicista nel rivitalizzare antiche forme con spirito moderno e sensibilità nuova.

Buon ascolto!

 

6 commenti:

eglissima egle ha detto...

Grazie per il mio amatissimo Prokofiev, che adoro per il suo ritmo, le variazioni nelle sue diverse composizioni. "Romeo e Giulietta", che mi sono goduta alla Scala con la bravissima Ferri e il suo degnissimo collega, non lo dimenticherò mai. Eppure l'ho apprezzato altre volte in diversi fantastici contesti, sia musicali, che coreici che scenografici.
Grazie ancora e buona serata.

egle

Annamaria ha detto...

Anch'io adoro Prokofiev, soprattutto questa sinfonia e "Romeo e Giulietta". E la Ferri è meravigliosa, un'eterea regina della danza.
Grazie, Egle, e buona serata a te!!!

Anonimo ha detto...

"Capacità ricreativa del musicista nel rivitalizzare antiche forme con spirito moderno e sensibilità nuova"
Come sono completamente d'accordo con queste tue parole, e come vestono perfettamente l'abito musicale del grande Prokofiev!
In lui, ritrovo quanto ho amato durante le lezioni di storia dello storico Comba:"la storia è un dialogo senza fine tra presente e passato".
E così sarà per sempre
un caro saluto

Ps: dopo un periodo particolarmente duro e impegnativo, mi dedica alla bellezza dei tuoi scritti!
Adriana

Annamaria ha detto...

Cara Adriana, spero che il periodo duro e impegnativo di cui parli possa cedere il passo a giorni di maggiore distensione.
Grazie del tuo commento su Prokofiev.
Ti saluto con affetto!!!

Anna Bernasconi Art ha detto...

Insomma, un brano che potrebbe fare da sottofondo in un parco il giorno di Pasquetta, con famiglie e amici tra il relax ed i giochi!
N.B. io però mi godo la musica altrove, lontano dai luoghi affollati. 😉

Annamaria ha detto...

Anch'io rifuggo dai luoghi affollati, soprattutto quando si tratta di ascoltare musica. A meno che non si tratti di un teatro o una sala da concerto. Ma importante è il silenzio dell'ascolto.
Grazie Anna!!!