(foto presa dal web) |
"Brava! - direte voi - E vieni a raccontarlo proprio qui???"
Lo so, non dovrei, ma questo è un angoletto di web un po' appartato e poi conto sulla vostra discrezione.
Si tratta comunque di una passione squisitamente musicale che tuttavia - se devo essere sincera - non nutro solo per lui.
Del resto, tutti sanno che la musica alimenta spesso un certo romanticismo, soprattutto quando i suoi interpreti sanno fondere alle note il proprio cuore, regalando a ciò che suonano un tocco inconfondibile.
A dire il vero, non sempre entro facilmente in sintonia con tutti i musicisti, a volte mi ci vuole del tempo, ma András Schiff mi è piaciuto subito.
Anno più anno meno, dovremmo essere quasi coetanei e, se io fossi stata pluriripetente e lui - da genietto qual è - fosse andato a scuola in anticipo, avremmo potuto forse trovarci in classe insieme: io al primo banco e lui un po' più scafatello in fondo al fila, vicino alla finestra, lo sguardo azzurro perso già nella musica...
Nooo...eh? Dite che sto vaneggiando?
O forse mi attira per un certo fascino ungherese, la chioma ormai lumeggiata di grigio, gli occhi cerulei e quell'ombra di sorriso che nasce da dentro quando al pianoforte suona Bach.
Sì, perchè è uno dei maggiori interpreti viventi del compositore tedesco, anche se nel suo repertorio trovano spazio numerosi altri musicisti.
Mi è sempre piaciuto il suo modo di accostarsi a Bach perché, alla precisione e al rigore, Schiff unisce una grande morbidezza di suono insieme ad uno straordinario gusto: un gusto espresso sempre con discrezione e signorilità in un dialogo con la musica che ce ne restituisce di volta in volta l'energia, la dolcezza, la solennità o l'attitudine giocosa.
E ora che la mia passioncella non è più segreta, passiamo al brano.
Proprio per la sua attitudine giocosa, dall'immenso complesso delle composizioni bachiane, ho scelto una "Giga", precisamente dalla "Suite francese n.5 in Sol maggiore BWV 816".
Si tratta - come già sapete - di una danza dal ritmo veloce e dalla costruzione in terzine che il multiforme genio di Bach ci offre qui in uno splendido esempio. Sono note che sprigionano un'irrefrenabile energia, un movimento simile a quello di cavalli al galoppo, ma insieme ci regalano una spensieratezza che mi fa pensare ai bambini quando prendono una gioiosa rincorsa o saltano in allegro girotondo senza altri pensieri al mondo. Il tema infatti è vivacissimo, sia nella prima parte del brano che nella seconda dove - come spesso accade in Bach - si dipana al contrario.
Ma torniamo a Schiff: osservate la leggerezza con cui suona!
Il suo è un tocco precisissimo ed elegante, capace di farci cogliere le dinamiche del pezzo, il progressivo sovrapporsi delle voci, gli accenti o l'improvvisa morbidezza di alcuni passaggi. Del resto, basta guardare le mani per vedere con quale compostezza e al tempo stesso con quanta giocosa fluidità si muovono sulla tastiera.
Ma a prendermi è anche l'intima gioia che traspare dal suo sguardo talora ammiccante, dal suo lieve sorriso, dai cenni del capo nel seguire l'andamento del brano e nel coglierne quello splendore che - a sua volta - poi riflette nel modo di suonare, in una sorta di circolarità tra cuore, mani e musica.
La clip video che segue comprende l'intera "Suite" ma - per mia e vostra gioia - l'ho fatta partire proprio dalla "Giga" che è l'ultimo movimento.
Poi, se volete, potete tornare indietro e riprendere la composizione dall'inizio.
Buon ascolto!
12 commenti:
Il tono volutamente scherzoso del post nasconde una grande verità: il fascino che emana dalla convinzione profonda di chi sa armonizzare arte e vita, esteriorità ed interiorità, gesto e sentimento ("circolarità tra cuore, mani e musica). E questo credo valga in ogni ambito, non solo quello artistico.
Buona serata e grazie!
Grazie, cara Rossana, di aver sottolineato questo aspetto su cui mi sono soffermata solo alla fine del post. È proprio la capacità di armonizzare arte e vita, gesto e sentimento, a creare quella sorta di reciprocità che qui si stabilisce tra l'interprete e la musica, ma che vale per ogni altro ambito. Ed è una capacità che affascina.
Buona serata e un abbraccio!!
Che meraviglia! La dolcezza del tocco di Schiff con il ritmo del grande Bach! Non ho parole, se non ringraziarti per questi doni che ci fai regolarmente.
Un abbraccio.
egle
Eh sì, cara Egle, hai sentito che tocco???...
E' la musica che ci fa questi regali e io sono strafelice di poterli condividere qui.
Un abbraccio a te!!!
...una dolcezza di tocco e di pura poesia...
Bellissima musica,Grazie cara Annamaria!
Ciao
Luci@
Grazie a te, cara Lucia@!!!
E bentornata anche qui!!!
Cara Annamaria, convengo con te. la maestria di Schiff affascina... il suo ammiccare assorto, la vivacità delle sue mani sui tasti... Il suono dolce, ma allo stesso tempo ritmato. Davvero molto bello ascoltarlo! Grazie e anche se in ritardo ho apprezzato molto.
Serena giornata a te, un abbraccione
Stefania
"Il suo ammiccare assorto"...è proprio questo, cara Stefania, che mi colpisce e mi attrae in Schiff perchè è la sua gioia interiore che traspare, con discrezione, ma altrettanta profondità.
Grazie e un abbraccio di buon pomeriggio!!!
Davvero piacevole!
Mille grazie, Anna!!!
Schiff e Bach...quel rapporto perfetto che ho avuto il dono di ammirare quando ho potuto assistere ad una sua lezione concerto all'accademia pianistica di Imola.
Conservo ancora la sua eleganza, il suo tocco signorile e la sua straordinaria ricchezza interiore che svelava durante il suo dialogo con il suo magico strumento.
A presto
Adriana
Sì, Adriana, proprio eleganza e tocco signorile quello di Schiff che io ho visto solo su youtube. Ma penso che dal vivo sia ancora più toccante!
Grazie e a presto!!!
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