mercoledì 25 maggio 2011

Ineguagliabile Hitchcock !

Non ho mai amato particolarmente i gialli, nè come genere di lettura, nè come film: troppa tensione e talora anche violenza, soprattutto in quelli più recenti.
Certo, se capita un bel film in tv, lo vedo e magari ci resto inchiodata davanti fino alla fine, ma non lo vado a cercare appositamente.


C'è però un'eccezione, un maestro assoluto del brivido di cui conosco molta cinematografia :
Alfred Hitchcock.
I suoi film e telefilm mi hanno sempre appassionato fin da ragazzina, sia per le trame ben congegnate che per le studiatissime inquadrature e le colonne sonore.
Chi non ricorda, per esempio, la colonna sonora di
"Psycho" opera di Bernard Herrmann? Solo quella varrebbe un Oscar: tesa, martellante, ossessiva, assolutamente magistrale!

Così, quando qualche giorno fa ho scoperto che in tv ridavano
"La finestra sul cortile", l'ho rivisto con piacere.
Si tratta di uno dei film più famosi e meglio riusciti del maestro del giallo, dove la trama vera e propria (il sospetto di un omicidio e la ricerca di indizi che lo confermino) si fonde con altre tematiche.
Da un lato, lo spettacolo di un microcosmo che il protagonista dal suo punto di osservazione va progressivamente scoprendo: uno spaccato di vita quotidiana di cui ricostruisce vicende e riannoda fili, proprio come fa lo spettatore davanti allo schermo.
Dall'altro, la relazione tra i due protagonisti che implicitamente trova una sorta di termine di confronto nelle storie che si svolgono al di là del cortile, nelle speranze, delusioni, gioie o rabbie che in esse affiorano.

E al di sopra di tutto, un gioco di scatole cinesi : la magistrale capacità di Hitchcock di prendere spunto dai particolari per indurre noi che guardiamo a entrare nella psicologia dei personaggi, così come - a loro volta - i due protagonisti entrano nelle esistenze che si dipanano davanti a loro.

Un capolavoro, insomma!

Bene. Ma che c'entra Hitchcock con la musica, magari anche classica?
C'entra, perchè al di là della produzione cinematografica, c'è una famosissima serie di telefilm per la tv intitolata "Alfred Hitchcock presenta", andata in onda parecchi anni fa e caratterizzata da una leggendaria sigla divenuta per così dire il simbolo stesso di Hitchcock.

Tutti la ricorderanno sicuramente, a cominciare dai meno giovani: accompagnato da
un'originale colonna sonora, il regista vi commentava brevemente e ironicamente l'episodio e poi andava a riempire con la sua figura il proprio profilo stilizzato.

Quella colonna sonora è appunto un brano di musica classica e precisamente la "Marcia funebre per una marionetta" di Charles Gounod.
Sì, il Gounod del Faust e delle arie d'amore, dell' Ave Maria e di altre musiche sacre, proprio lui è l'autore di questa composizione un po' ammiccante, che procede a scatti quasi come una marionetta, giocosa e amara ad un tempo, decisamente singolare.

Questo per significare la versatilità d'ispirazione di Gounod e per scoprire quanta musica classica si annida là dove forse non ce l'aspettiamo.

Buon ascolto!


10 commenti:

Ambra ha detto...

Ma che meraviglia!!Anch'io non ho mai amato particolarmente i gialli. Si, ma quelli di Hitchcock! Gialli d'autore! Ma la cosa più bella è che ho scoperto qui da te che quella sigla che mi aveva appassionato allora era musica di Gounod. Non lo sapevo! Ricordo perfettamente quella serie con quella incredibile voce di Hitchcock ... e il suo profilo ... e la musica. Ora me la riascolto ancora una volta.

Annamaria ha detto...

Ciao Ambra!
Grazie del tuo commento, ricordi anche tu quei telefilm con quella sigla famosissima!
Trovo che qui Gounod sia davvero straordinario.
E comunque Hitchcock è un mago!!!
Buona serata!

Gianna ha detto...

Non amo i gialli, ma i film di questo Grande, non li ho mai persi...eccome se ricordo la sigla...
Buona giornata, Annamaria.

Annamaria ha detto...

Grazie, Gianna, e buona giornata a te!

Sandra M. ha detto...

Concordo su tutto quanto. Solo una piccola differenza: io amo tantissimio il genere "giallo" e anche il "Thriller"; non quello truculento e gratuitamente violento, però. Insomma proprio il genere alla Hitchcock . Anche Simenon, Aghata Christie, Conan Doyle .... e, scendendo un po' di livello,la Cornwell o i legal-thriller di Grisham .
Ed è verissimo ciò che dici: la musica classica si annida ed accompagna i fotogrammi di tantissime pellicole. Bisogna andare al cinema anche in modo diverso...a volte a me sfugge la trama perchè mi concentro sui particolari!
Non sapevo che la colonna sonora di questa bellissima serie (indimenticabile il sacasmo e l'ironia di H. che commentava al termine di ogni episodio!)fosse Gounod!
P.S.: scusa , ho scritto un romanzo!
Sandra

Sandra M. ha detto...

Scusami, son di nuovo qui. Non trovo da nessuna parte il tuo indirizzo mail. Vorrei chiederti: se pubblico una sequenza di foto in una video-slide, posso inserire anche gli scatti dove compari tu?
Grazie.
Sandra

Silvana Planeta ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Silvana Planeta ha detto...

Oltre ad essere una grande intenditrice di musica classica, riveli anche doti di fine critico cinematografico!
Un abbraccio.
Silvana.

Annamaria ha detto...

Grazie Sandra, hai fatto bene a dilungarti nel commento!
Sì, l'ironia di Hitchcock nelle sue battute dopo i telefilm era fortissima e apriva squarci di verità.

Quanto alle foto, ti ho scritto una mail,così ti resta anche il mio indirizzo. Io non sono per nulla fotogenica....ma pubblicale pure!
E grazie di tutto!

Annamaria ha detto...

Ciao Silvana....ma non esagerare. Ho solo rivisto quel film con molto piacere.
Ti abbraccio!