Non sono incline al gossip e, se devo essere sincera, non amo il clamore mediatico che circonda, prima durante e dopo, avvenimenti mondani di grande rilievo come per esempio i matrimoni reali.
Però venerdì scorso, quando ho aperto la tv, sono rimasta catturata anch'io dalla bellezza delle immagini che mi scorrevano sott'occhio.
Splendida la cornice gotica dell'abbazia di Westminster (anche se degli alberelli all'interno, dico la verità, avrei fatto a meno...); bellissimi e raggianti William e Kate, capaci di coniugare - soprattutto lei - disinvoltura, semplicità ed eleganza; coinvolgente l'entusiamo del popolo inglese, e non solo, accorso a festeggiarli.
Certo, è una favola dei nostri giorni dai connotati molto diversi da quelle del passato. Certo, a nessuno sfugge che dietro un evento simile stanno anche interessi economici e business che talora lasciano un po' perplessi. E indubbiamente, come sempre, ogni gesto è stato programmato da un rigido protocollo.
Tuttavia, dietro l'apparato, mi è parso di cogliere davvero la spontaneità dei sorrisi e del cuore: non una bella facciata o uno spettacolo di rito per il popolo curioso, ma una storia d'amore sincera vista dalla gente come segno di vera coesione, condivisa col calore dell'affetto e forse con la speranza con cui ci si proietta, a volte, nei sogni degli altri.
Inevitabile poi che il pensiero andasse anche alla Principessa Diana, insieme al confronto con la diversa ma ugualmente splendida Kate alla quale va l'augurio di vita più lunga e più felice.
Ed è proprio a questa unione che voglio dedicare il brano di oggi.
In un primo tempo, avevo deciso di optare ovviamente per un compositore inglese, ma poi ho pensato che una storia d'amore meritava un musicista francese perchè da sempre la musica francese ha uno charme, un romanticismo e talora anche una sensualità che ben si addicono a questo evento.
Così ho scelto "Il se fait tard!...Adieu!", uno dei più affascinanti duetti d'amore del "Faust" di Gounod, un'aria nella quale la musica a tratti ritorna su se stessa con dolcissima intensità proprio ad esprimere la ridondanza di un sentimento traboccante.
E Gounod che qui usa una scrittura vocale particolarmente adatta alla lingua francese e un'orchestrazione dalle morbide sonorità, è colui che voleva essere riconosciuto proprio come "il musicista dell'amore".
Significativo, a questo proposito, anche il fatto che una delle battute iniziali di Faust a Margherita, la tenerissima frase "Laisse ma main s'oublier dans la tienne" (lascia che la mia mano si dimentichi...si perda nella tua), ricorra anche nel testo del "Roméo e Juliette" musicato sempre da Gounod.
Buon ascolto !
17 commenti:
Brava Annamaria! Ho scoperto da poco il tuo blog, ma lo trovo assolutamente... divino!
Continua così!
Silvana.
Che bella musica... e che belle parole... bacini.
Ciao cara, il tuo canale é veramente favoloso:)). Grazie per la musica scelta e per i pensieri che condivido. É vero anche in me c'é "un pizzico" romanticismo:)), il sale della vita
Baci
Grazie Silvana, ma non esagerare! Il web è pieno di blog interessanti, a comiciare dal tuo nel quale ho fatto un giro!
Qui da me, è la musica che fa tutto, ma ho visto che anche tu hai postato degli splendidi video.
Grazie ancora e buona serata1
Ciao, amica Flautista!
Bacini e un abbraccio da stritolo!!! (io so perchè...)
Grazie Caterina!
Sono contenta che tu condivida parole e musica del mio post.
Amo quel brano di Gounod da una vita...
Ti abbraccio forte!!!
Anche a me, al di là dell'evento mediatico e tutto il resto, è parso di cogliere qualcosa di sincero e di proveniente dal cuore... e poi, forse, c'è un gran bisogno di credere nelle favole e nel valore dei sentimenti...
Grazie delle tue riflessioni sempre preziose e della bella musica!!!!!!
Martha
Martha, grazie a te!
Spero di non illudermi nel voler vedere dietro le apparenze una solida positività!
Ti abbraccio!
Cara Annamaria, ti ringrazio delle tue parole, ma non esagero: trovo davvero unico il tuo blog, al punto che ho preso spunto da te per inserire un brano di musica classica in un mio post. Vai a dare un'occhiata, se puoi!
Ti allego il link:
http://casalingarivoluzionaria.blogspot.com/2011/04/gioia-gioia.html
A presto!
Ho condiviso i tuoi pensieri anche se io sono sempre stata refrattaria a questi eventi. Ma forse abbiamo bisogno di atmosfere da fiab per lo meno per rifarci gli occhi...
Grazie
Giulia
Silvana, sono andata a vedere:
GRAZIE di avermi citato nel tuo blog!
Bellissima quell'esecuzione della Nona di Beethoven con l'Inno alla Gioia!
Continua così: sarà la tua grande sensibilità a guidarti per riconoscere le musiche più belle e farle tue nel profondo.
Un abbraccio!
Benvenuta qui, Giulia!
Sì, anch'io sono un po' refrattaria a certi eventi, ma a volte abbiamo bisogno di tornare a guardare le cose con semplicità, nella loro più essenziale bellezza.
Grazie e a presto!
Il tuo "pezzo" con accompagnamento musicale sul matrimonio del secolo è fra i più intensi che ho letto.
Se capitasse sotto gli occhi di questa giovane bellissima coppia, i due non potrebbero che andare fieri delle tue parole e della tua scelta su Gounod. Mi piacciono molto l'equilibrio, la spontaneità e la leggerezza del tuo post in linea con l'eleganza di questo matrimonio.
Ambra carissima, grazie di condividere così a fondo!
Grazie delle tue parole di apprezzamento e della delicatezza delle tue osservazioni.
A presto!
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