Ricordate il film " Le ali della libertà?" E' una vicenda ambientata in un penitenziario in cui la violenza sia fisica che psicologica è all'ordine del giorno, un contesto nel quale è durissimo sopravvivere e mantenersi vivi dentro.
Il protagonista, che vi è stato rinchiuso nonostante la sua innocenza, vi sosterrà una lotta tenace non solo per arrivare ad evadere riconquistando la libertà materiale, ma prima di tutto per non essere distrutto interiormente e salvaguardare la propria identità di essere umano, senza cadere nella spirale di violenza e vendetta che regna nella prigione.
Compie quindi su se stesso e sui suoi compagni di sventura l'opera che li aiuterà a mantenere viva la loro umanità e a tale scopo proporrà anche l'istituzione di una biblioteca e....l'ascolto della musica!
Una delle scene più suggestive del film è proprio quella in cui, trasgredendo alle ferree regole del luogo, il protagonista fa in modo che, mentre i prigionieri sono in cortile per l'ora d'aria, dall'altoparlante si diffondano le note della musica di Mozart - in una delle più dolci arie de "Le nozze di Figaro" - restituendo alle loro anime il respiro della bellezza.
Ecco....Mi piace dare inizio al mio blog con la pubblicazione di quest'aria di Mozart e della corrispondente scena del film, proprio perchè la Musica - soprattutto quella dei grandi - ha il potere di parlare al cuore e farlo rinascere, abbattendo le sbarre delle prigioni materiali o metaforiche nelle quali talora ci troviamo.
Buon ascolto!
Annamaria
2 commenti:
È uno dei miei films preferiti :-)
A mio parere, non potevi cominciare meglio... ;-)
Ciao!
Mi sono accorta...dopo anni... che - imbranata com'ero agli esordi del blog - a questo primissimo commento non avevo risposto!
Rimedio ora.
Grazie Antonio, di cuore!!!
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