sabato 6 gennaio 2024

Los Reyes siguen la estrella...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono grata all'amico lettore Arrigo Lupo per la scoperta del brano di oggi. Come si vede infatti dai commenti della volta scorsa, è stato lui a segnalarmi il pezzo: un bellissimo corale per l'Epifania di Francisco Guerrero (1528 - 1599), autore di polifonia sacra tra i più rappresentativi nella Spagna rinascimentale. A dire il vero, pensavo di sentirlo e tenermelo ormai in serbo per il futuro, ma mi è piaciuto tanto che sono già qui a farvelo ascoltare!

Si tratta del brano a quattro voci intitolato "Los Reyes siguen la estrella" dalle "Canciones y villanescas espirituales" del 1589: un corale raffinato e suggestivo, ma di non facile esecuzione. Le varie voci infatti non sempre aprono insieme la stessa frase musicale, ma - come sentirete - si muovono talora in modo indipendente. Tuttavia, se ciò da un lato può costituire una difficoltà, dall'altro arricchisce la bellezza di questo canto con un andamento - tra l'altro - in linea col significato della strofa iniziale:

"I Re seguono la stella; / la stella segue il Signore; / e il Signore di loro e di lei / segue e cerca il peccatore."

Anche il testo, infatti, ci parla di una serie di movimenti in cui ognuno cerca qualcosa, in un cammino di salita e di discesa. I Magi seguono la stella che a sua volta segue il Signore; tuttavia il re del cielo non se ne sta assiso su di un trono, ma scende nel mondo in cerca del peccatore: un moto bellissimo espresso nel corale con un tempo quasi di danza (3/4) insieme alla complessità di alcuni intrecci vocali. 

Si parla dunque dei Magi venuti dall'Oriente a cercare il Bambino per rendergli omaggio secondo una tradizione che - dal Medioevo al Rinascimento ma anche più avanti - è stata oggetto di tante celebri raffigurazioni pittoriche.
Da Giotto a Michelino da Besozzo, da Gentile da Fabriano a Benozzo Gozzoli, dal Mantegna a Leonardo e in seguito ad altri artisti del Seicento, l' Adorazione dei Magi è stato un tema di grande fascino nel rappresentare i tre saggi che portano doni, ma spesso anche il corteo che li accompagna.

Così oggi, cedendo proprio a tale fascino, mi piace pubblicare una tavola di Zanobi Strozzi (1412 - 1468) intitolata "Il corteo dei Re Magi", ma conosciuta anche come "Il viaggio di Re Mago Baldassarre verso la Terra Santa" e conservata al Museo delle Belle Arti di Strasburgo.

Per quanto operi in pieno Quattrocento, insieme a qualche elemento iconografico nuovo troviamo nell'artista molti aspetti ancora tipici del Gotico internazionale.
Se infatti da un lato la descrizione
presenta già in parte caratteri realistici nel creare una profondità prospettica tra i vari piani, dall'altro ciò che Zanobi Strozzi dipinge è un mondo fantasioso e fiabesco, a somiglianza di certe immagini del Beato Angelico col quale peraltro aveva lavorato. Lo vediamo per esempio nella raffigurazione delle montagne, bizzarre e sproporzionate rispetto agli edifici o alle figure umane, o degli alberi talora troppo alti in rapporto al resto.

Ma è stato proprio questo aspetto di fiaba a prendermi subito, sia per l'abbigliamento del fastoso corteo nella vivacità dei suoi contrasti coloristici, che per quel cielo limpido e smaltato come un blu di lapislazzuli che va pian piano schiarendosi vicino al profilo delle colline.
O per l'architettura dei castelli sullo
sfondo, ricchi di torri e pinnacoli che sembrano presi dalle miniature fiamminghe o da qualche opera dell' Angelico. 

Un mondo bellissimo e luminoso nel quale talune disarmonie prospettiche sono compensate dallo splendore di certi dettagli che indicano il gusto descrittivo del pittore. Guardiamo per esempio il piccolo ponte semicircolare che s'inarca sopra un rio, o i vari animali disseminati qua e là nel paesaggio, così come l'attenta riproduzione di copricapi, mantelli e finiture in cui si nota la cura del particolare tipica di un miniatore quale in effetti Zanobi Strozzi è stato.

Un mondo cortese quello raffigurato dall' artista in un viaggio della fantasia che contrasta un po' con l'esperienza fatta, circa un secolo dopo, dal compositore Francisco Guerrero. Questi davvero si è recato a Gerusalemme in un pellegrinaggio che è stato però piuttosto avventuroso e che ha poi raccontato in un libro.

E la stella?...vi chiederete.
A ben guardare nella tavola di Zanobi
Strozzi non c'è, ma compare in un altro suo dipinto che vi riporto qui a lato, intitolato "Adorazione dei Magi" e conservato presso la Pinacoteca Vaticana.
La vedete?...Risplende in alto a sinistra
proprio sopra la Sacra Famiglia, piccola ma luminosa come un sole! 

 Buon ascolto!

(Le foto sono prese dal web)

 

4 commenti:

Erika ha detto...

Sereno Anno Nuovo, cara Annamaria!

Annamaria ha detto...

Cara Erika grazie di cuore, e Buon Anno a te!!!

Arrigo Lupo ha detto...

Il libro di Guerrero che racconta il suo viaggio in Palestina ebbe successo, forse lo conosceva Cervantes.

Annamaria ha detto...

Sì, è così Arrigo, ebbe grande successo. Grazie mille!