(Foto presa dal web) |
Sarà questo, con tutta probabilità, un ultimo dell'anno meno chiassoso e scintillante del solito, come del resto è avvenuto per il Natale appena trascorso.
E forse - sia pure nelle limitazioni imposte dalla pandemia - per certi versi non è stato neppure un male tornare alla dimensione più intima della festa, ai suoi aspetti più essenziali e in certi casi a un silenzio che, a dire il vero, ho trovato anche riposante.
Ci avviamo quindi a celebrare il passaggio al nuovo anno senza concerti all'aperto, folle in piazza e probabilmente neppure fuochi d'artificio. Questo 31 dicembre ci troverà forse non troppo inclini a festeggiamenti rumorosi e movimentati, ma non è detto che la cosa in sè sia negativa se ci consente di essere più pacati e attenti agli aspetti essenziali del far festa.
Così, nella prospettiva di una conclusione più tranquilla, vi propongo un brano che da qualche tempo mi ha affascinato e che - udite, udite! - sto anche tentando di suonicchiare. Ricorderete che proprio due mesi fa ho pubblicato "Ottobre" dalle "Stagioni op.37b" di Piotr Ilic Tchaikovsky (1840 - 1893).
E stavolta, tratto dalla stessa composizione che raccoglie brani dedicati ai dodici mesi, è "Dicembre" il pezzo con cui mi piace chiudere l'anno.
Dico la verità: forse suggestionata dall'indimenticabile "Inverno" di Vivaldi, mi sarei aspettata una musica più vicina ai caratteri di questa stagione e alla descrizione della natura. Invece no: qui Tchaikovsky compone un valzer e - al di là del sottotitolo del brano che è "Natale" - la mia impressione è che ci conduca nel bel mezzo di una festa da ballo.
Tuttavia, non è in un sontuoso salone scintillante di luci che mi ritrovo, ma l'andamento di queste note mi fa pensare a certe serate del passato quando le feste si facevano in casa, la musica aveva ritmi diversi da quelli attuali e si danzava magari nel salotto buono al suono di
un pianoforte.
Altri tempi - d'accordo - e modi diversi di esprimere la gioia, meno chiassosi ma non per questo privi di calore. E in tal senso trovo che Tchaikovsky sia un mago perchè, nei suoi valzer, a un registro musicale più acceso affianca sempre una nota più morbida e sognante che ci permette di cogliere il vero e proprio garbo della festa, fatto di gioia ma anche di intimità.
Qui, "Dicembre" si snoda appunto con questi caratteri, sia nell'esordio che nella parte centrale dove si sente riecheggiare un pacato suono di campana - in realtà un si naturale più volte ripetuto - che si fonde alla melodia regalandole un tocco di particolare luminosità.
E tra le varie interpretazioni offerte da youtube - alcune formalmente perfette ma a mio modesto avviso un po' fredde, altre al contrario ricche di contrasti fin troppo accentuati - ancora una volta ho scelto quella del Maestro Giuseppe Merli che mi è parsa ricca di eleganza e di grande morbidezza.
Un' esecuzione sempre misurata anche quando ai passaggi più lenti se ne alternano altri veloci o quasi vorticosi che - come nel finale - ci trascinano nell'impeto del valzer per terminare poi su tre accordi più lievi e dolcemente smorzati.
Buon ascolto e auguri di Buon Anno!
14 commenti:
Grazie! Ti auguro il meglio!
Hai fatto bene a insistere su Tchaikovsky.
Buon anno Annamaria.
Wow...la musica di un mago affiacata alla morbidezza! Da incorniciare per tutto il 2021. Grazie Annamaria, questanno lo fai finire alla grande, buon segno per quello che arriverà.Un abbraccio.
Un Capodanno più raccolto, in compagnia dei nostri pensieri
, paure, speranze. In attesa di un futuro incerto ma, credo e mi auguro, promettente.
Grazie di cuore a te, e benvenuta qui Trutto! Auguri di ogni bene!
Buon Anno a te, Gus, e grazie! Tchaikovsky fa sognare!
Speriamo davvero sia buon segno, Leo! Coltiviamo la speranza!
Un abbraccio a te e grazie!
Hai proprio ragione Costantino: un Capodanno più raccolto e pensoso...in attesa di un futuro migliore! Auguri a te!!!
Gioia e misura, un binomio che si addice a questo fine anno, memore di un tempo difficile, aperto ad un futuro ancora carico di incognite.
Un caro augurio, cara Annamria. Suona per tutti noi!
Ti auguro che il 2021 sia per te come lo spartito musicale che ami di più.
Proprio così cara Rossana! Una festa meno chiassosa e più pensosa, un po' come il garbato valzer di Tchaikovsky.
Grazie e auguri di cuore!!!!!
Giorgio, questo è un augurio che mi commuove! Grazie e Buon Anno con tutto il cuore!!!
Arrivo solo ora e sono un po' in ritardo con i miei auguri, ma spero li apprezzerai comunque. E' stato un anno difficile quello che ci siamo lasciati alle spalle, e spero tanto, come credo tutti, che questo fanciullo appena nato non ci dia troppo problemi,non faccia i capricci, ma si lasci guidare nel segno della serenità, aiutandoci a ritrovare una quotidianità un po' dimenticata.
Il valzer di Tchaikovsky sembra guidarci proprio verso questa aspirazione con gioia garbata e misurata speranza.
Buon 2021 cara Annamaria in musica, che le note che suonerai portino luce nella titupante attesa di un anno migliore.
Abbraccio sempre, e buona Epifania, Stefania
I tuoi auguri sono sempre graditissimi, cara Stefania! Anch'io spero che il nuovo anno non ci dia i problemi di quello appena trascorso, anche se le prospettive per ora non sembrano molto buone a dire il vero. Allora, affidiamoci a questa musica ricca di "gioia garbata e misurata speranza", proprio come hai scritto.
Buona Epifania e abbracci di Buon Anno anche a te con l'augurio che ti porti solo belle sorprese!!!
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