venerdì 23 novembre 2018

Il bambino col tamburo

Francisco da Silva Romao (1834 -1895): "S.Cecilia"
Mi perdonerà Santa Cecilia, patrona della musica e dei musicisti, se tardo di un giorno a festeggiarla. Ma cercavo un' immagine che - al di là di quelle pubblicate negli anni scorsi - mi affascinasse davvero.
Infine ho trovato questa che vedete, opera di un artista brasiliano che ha rappresentato la Santa con tratti di particolare leggiadria e insieme di semplicità.
Qui, Cecilia è una fanciulla che suona con naturalezza e un'espressione mirabilmente assorta nel seguire la musica sullo spartito. Non ci sono aureole nè angeli, ma la Santa ha un serto di rose sul capo che ne sottolinea la grazia.

Oltre all'immagine però, cercavo anche un video che esprimesse la gioia che la musica sa offrire non solo ai professionisti del settore e agli appassionati, ma anche a chi passa per strada per caso e all'improvviso viene sorpreso e catturato dalla magìa dei suoni. Un video che testimoniasse il piacere di chi, magari, non ha mai frequentato una sala da concerto; di chi è ancora piccolo ma desideroso di imparare e di quei tanti che - pur non suonando - ascoltano facendo propria, attraverso la loro sensibilità, la forza comunicativa delle note.
Poichè infatti va al di là delle parole, il linguaggio dei suoni ci raggiunge tutti indistintamente e tocca corde profonde, simile a un potente catalizzatore che attiva in noi afflati di vita ancora nascosti o impensati.

L'ascolto, dunque.
Per questo, in omaggio a Santa Cecilia, ho scelto un video un po' particolare.
Si tratta di un flash mob dove un gruppo di musicisti - esattamente i componenti dell'australiana "Queensland Symphony Orchestra" - interpretano il "Bolero" di Ravel. Il brano, splendido e famosissimo, è interamente basato sull'esposizione di due temi che non hanno sviluppo, ma si ripetono per ben 18 volte a cominciare dal flauto, cui seguono gli altri strumenti che via via si sovrappongono fino agli ottoni e alle percussioni. Base ritmica è l'ostinato del tamburo che si allarga poi gradatamente a tutta l'orchestra in un progressivo crescendo fino al dissonante accordo finale.

Tuttavia non è sulla musica in sè che desidero soffermarmi, ma sulle reazioni che essa suscita in chi suona e in chi ascolta.
Avete visto che sorrisi sui volti dei vari interpreti e che trascinante entusiasmo su quello del loro direttore? E la risposta delle persone circostanti? 
È una piccola folla cosmopolita quella che si raduna ad ascoltare il concerto improvvisato. Certo c'è anche chi guarda e passa via, ma quasi sempre la musica prende, cattura, illumina, inducendo chi ascolta a partecipare con gioia, condivisione o anche semplice divertimento. 
Guardate i bambini, sensibili soprattutto al ritmo e subito pronti a lasciarsi coinvolgere con serietà e perseveranza! Osservate in particolare il primo che, all'inizio, tenta di imitare con qualche incertezza proprio il ritmo del tamburo. Poi però...
Poi però non perdete la conclusione, e non intendo quella del brano musicale, ma quella del video che va visto fino all'ultimo secondo!

Buona visione e buon ascolto!

8 commenti:

Pia ha detto...

Brava Annamaria!
Un bellissimo ed interessante post. Grazie, il dipinto che hai scelto è molto originale. Amo Santa Cecilia per motivi personali. Bellissimo anche il video del quale ti ringrazio moltissimo. Buon fine settimana, ciao!

Rossana Rolando ha detto...

Il filo conduttore potrebbe essere la fanciullezza? Nel dipinto Cecilia è una fanciulla, nel video tutto parte e tutto si conclude con un bambino (che ha dato anche il titolo al post). Il video poi è splendido e comunica gioia, trascinando in un vortice di sorrisi. La musica è cosa molto seria (come dicono i volti concentrati del dipinto e del bambino), ma nello stesso tempo ha la leggerezza del gioco. Buona domenica!

Annamaria ha detto...

Cara Pia, ho faticato un po' a trovare un dipinto che mi piacesse. A parte quelli pubblicati in passato, le opere che rappresentano Santa Cecilia in estasi - Raffaello mi perdoni!!! - non mi dicevano molto. Questa fanciulla invece sì: ha un viso soavissimo, semplice, attento e suona con straordinaria naturalezza.
Bello il tuo legame personale con la Santa.
Un abbraccio e grazie!!!

Annamaria ha detto...

Interessante domanda, Rossana. A dire il vero, non ho pensato alla fanciullezza, anche se come legame tra immagine e video ci può stare benissimo.
Desideravo invece dire che la musica può parlare a tutti indistintamente: non solo ai musicisti di professione, ma anche agli inesperti, a persone diverse per età ed esperienza che essa sa unire attraverso il miracolo delle sue note.
Per questo, ho scelto un flash mob che registra la vita, il coinvolgimento, la gioia, la spontaneità della gente a cominciare da quel bimbo col tamburo. E sotto la protezione di Santa Cecilia ci sono tutti: non solo i concertisti, ma anche quelli che ancora stanno imparando o suonano con semplicità, come quella fanciulla attenta e assorta del dipinto.
Grazie e buona domenica a lei!!!

eglissima egle ha detto...

Grazie per questa gioiosa esecuzione del Bolero di Ravel, che ben conosco, e considero questa musica molto erotica. Per questo ho difficoltà a legarla al bel dipinto di Santa Cecilia che posti qui. Devo riascoltare e rivedere la tua bella pagina per capire di più.
Un abbraccio.
egle

Annamaria ha detto...

Sì, Egle, nel "Bolero" è stata vista spesso una dimensione erotica, non tanto nella versione sinfonica quanto nel balletto, a cominciare da quello di Ida Rubistein cui Ravel l'aveva dedicato, fino al nostro Roberto Bolle che l'ha interpretato, se non erro, alcuni mesi fa. A suo tempo, il pezzo era stato considerato musicalmente provocatorio perchè il tema non ha sviluppo ma è basato sulla continua iterazione.
A me tuttavia interessava per lo splendore del ritmo, il processo di accrescimento strumentale e per la sua capacità di coinvolgimento ancor più efficace in un flash mob.
Quanto al dipinto, qui Cecilia - senza angeli o aureole - è una fanciulla come tante, così come sono tanti ad essere toccati dalla musica, non solo gli addetti ai lavori ma anche quelli che ancora stanno imparando. Tutto qui.
Un abbraccio e grazie!!!

Anonimo ha detto...

Sono felice! E questa felicità la devo a te, a questo stupendo post, alla forza vitale che sprigiona dal video che ho appena finito di vedere.
Qui c'è il cuore della musica, il suo respiro, quello che io chiamo l'abbraccio con il mondo, al di là del tempo, al di là di volti che finora apparivano anonimi.
Ma ora non più! Perché, grazie a questa musa, s'incontrano i sorrisi, gli sguardi, annullando ogni timore, ogni timidezza, creando la felicità dell'esistere…
proprio qui...proprio ora...Assieme
E man mano che arrivano i musicisti, si forma il quadro della "vera felicità".
Dipinta da chi?
Potrebbe chiedersi qualcuno...
E' un mistero che vive solo con la musica.

E l'allegria dei bambini?
E il piccolo che offre la sua manina al musicista?
Poi l'invito a suonare assieme a lui.
In questo invito s'annulla il tempo del futuro, il tempo del presente, perché ora vive l'attimo dell'eternità!
Carissima, questo post lo farò vedere ai miei piccoli artisti perché possano "Gioire di musica"

Un grazie infinito
Adriana

Annamaria ha detto...

Cara Adriana, sono io che ringrazio te del tuo entusiasmo, della tua profonda sintonia e di aver ricreato con le tue paroloe il clima che si respira in quel flash mob. In effetti la musica ha uno straordinario potere di aggregazione facendo emergere ciò che ciascuno ha di positivo a cominciare dal sorriso.
Poi quel bimbo è meraviglioso nel suo desiderio di imparare il ritmo e nella sua perseveranza.
Sì, mostra il video ai tuoi piccoli artisti, ne saranno catturati!!!
Grazie di cuore e un abbraccio!!!