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Canaletto: "L'Abbazia di Westminster" |
Ispirate ai versetti iniziali del Salmo 20 (21), queste parole costituiscono il titolo e l'apertura del "Coronation Anthem HWV 260" di Georg Friedrich Haendel.
Si tratta del terzo del quattro Inni scritti dal musicista in qualità di compositore della Cappella Reale inglese, per l'incoronazione di re Giorgio II e della moglie Carolina, avvenuta a Londra nell'Abbazia di Westminster nel 1727.
Dunque ancora Haendel, ma dopo l'aria delicata e sublime della volta scorsa, oggi mi piace proporvi un brano di grande energia e vivacità, ricco di fasto come si addice ad una cerimonia d'incoronazione. Del resto, solo Haendel tra i musicisti dell'epoca poteva vantare uno stile capace di adattarsi di volta in volta alle esigenze del teatro, della polifonia sacra o di altre celebrazioni.
E in effetti, qui il compositore si avvale di un organico sia corale che orchestrale di grande ampiezza, probabilmente per la necessità di adattarlo al riverbero spaziale del luogo in cui doveva esibirsi: l'Abbazia di Westminster.
La clip audio che ho scelto comprende i primi due dei quattro movimenti di cui l'Inno si compone. Una lunga introduzione ci conduce subito in un'atmosfera sfavillante, enfatizzata dagli ottoni e dal ripetersi di alcuni passaggi quasi a sottolineare una gioia ridondante, mentre dall'attacco del coro in poi, l'energia e la solennità del canto possono ricordare alcuni squarci del famosissimo "Hallelujah" del "Messiah". E tuttavia, nonostante come brano di apertura il pezzo sia giustamente pomposo, avvertiamo subito l'inimitabile leggerezza delle note di Haendel che ci sollevano dall'ambito puramente celebrativo per riempirci l'anima di luce.
Più pacato invece il secondo tempo che, pur essendo un Allegro come il precedente, ci trasporta in un clima di maggiore morbidezza e cantabilità, segnato com'è da un garbato ritmo di 3/4 che può ricordare un minuetto.
Così, mi piace associare a questa musica il dipinto del Canaletto (1697 - 1768) che vedete nella foto in alto, raffigurante l'Abbazia di Westminster come appariva nel 1749 e come certo l'ha vista anche Haendel.
Davvero il quadro il cui titolo completo è "L'Abbazia di Westminster e il corteo dell'Ordine del Bagno" - ordine cavalleresco fondato da Giorgio I nel 1725 - ci fa entrare nel clima del tempo per apprezzare una scena di ambiente della quale il pittore ha riportato anche i minimi particolari, quasi fosse una cartolina che ci arriva dal Settecento.
E l'edificio religioso, ieri e oggi luogo delle incoronazioni dei sovrani britannici, insieme al Salmo da cui Haendel ha preso spunto ci ricorda l'antica dottrina secondo la quale la legittimazione dell'autorità del re viene da Dio.
Riporto qui il testo dell'Inno:
"Il re si rallegrerà nella tua forza, o Signore!
L'hai colmato di felicità per la tua salvezza!
Gloria e adorazione hai posto su di lui.
Gli sei venuto incontro con benedizioni eccellenti, e gli hai posto in capo una corona d'oro finissimo.
Alleluja."
Buon ascolto!