lunedì 25 maggio 2015

Musica che risponde a musica....

W. Turner, "Tramonto sul lago"
Parlavo pochi giorni fa del potere terapeutico della musica, ed ecco un articolo proprio su questo tema.
Leggo infatti sul "Corriere della Sera" di ieri un interessante pezzo di Elisabetta Andreis intitolato "Curarsi aprendo lo spartito. Il gran potere delle note".
  
Vi si parla del successo della musicoterapia presso varie case di cura - dalla Fondazione Don Gnocchi all'Ospedale San Gerardo di Monza - e della necessità della sua diffusione  dato il numero sempre più consistente di effetti positivi ormai da tempo scientificamente provati.
L'argomento non è nuovo, ma è sempre bello scoprire quanto la musica sappia risvegliare in chi l'ha perduta la consapevolezza delle proprie emozioni e quindi della propria identità profonda. In particolare, nell'articolo si sottolinea il fatto che essa può ridare vita ad un universo di ricordi, riannodare fili, richiamare memorie che costituiscono patrimoni di ricchezza vitale di cui i diversi pazienti tornano in possesso. 
Nel testo si fa riferimento più che altro alle canzoni che - anche attraverso le parole - vanno a suscitare tali memorie toccando di volta in volta quel tasto a cui ciascuno è più sensibile e reattivo. Tuttavia, resta vero che in questo compito è coinvolto tutto il mondo dei suoni e dei generi musicali.
Funziona dai cardiopatici ai malati di tumore, dai disabili a chi è affetto da demenza senile, dai bambini agli anziani. E dalle dichiarazioni dei vari esperti del settore, emerge sempre più chiara la funzione delle note nell'attivare processi terapeutici che migliorano nei pazienti l'umore, la capacità comunicativa e di conseguenza la qualità della vita.

Ma in tutti, anche in coloro che non manifestano particolari patologie e godono di buona salute, le note hanno il potere d'incidere a fondo placando ansie o restituendo energie, come già mi è capitato di sottolineare più volte in vari post.
Allora, proprio a questo proposito, mi piace regalarvi un brano che di una terapia ha tutti i caratteri e l'efficacia.
Si tratta del terzo movimento, "Poco adagio", della "Sinfonia n.4 in Sol maggiore" di Gustav Mahler, pezzo piuttosto lungo e articolato di cui la clip audio riporta solo la prima parte, ma sufficiente - a mio avviso - a farcene percepire tutta la suggestione. 
Bello lasciarsi portare da queste note dal carattere intensamente lirico, consentendo che, per qualche momento, siano esse ad impadronirsi con dolcezza delle redini del cuore e ad accompagnarci nel nostro cammino con passo lento e pacato, al ritmo di un respiro sempre più largo e profondo!
Bello entrare in questa melodia che sale con progressiva intensità orchestrale e sembra introdurci in una dimensione contemplativa, soave e solenne, espressiva e ricca di una molteplicità di colori!
Ci si immerge in essa come in un fiume, sentendosene parte e cogliendo l'affinità profonda fra le note e il tessuto del cuore che ne viene per così dire rigenerato, quasi vi ritrovasse una somiglianza antica: siamo musica che risponde a musica....
Tale è l'atmosfera di quiete da cui siamo pervasi insieme alla percezione d'infinito che - in alcuni tratti - sembra di ripercorrere i versi leopardiani per addentrarsi nei "sovrumani silenzi" di cui parla il poeta, senza tuttavia contraddizione alcuna perchè è proprio la musica a guidarci verso la dimensione del silenzio.
E l'infinito che le note di Mahler ci fanno percepire non genera sgomento, ma solo dolcezza.

Buon ascolto!

8 commenti:

Erika ha detto...

E' vero quello che scrivi nell'ultimo periodo del tuo post, cara Annamaria. Ho ascoltato il brano e mi ha trasmesso tanta serenità. Platone disse:"La musica è la miglior medicina dell'anima". Un abbraccio.

Annamaria ha detto...

Grazie, EriKa, di questa tua partecipazione col cuore!!!!
Un abbraccio di buona giornata!!!

eglissima egle ha detto...

Vero, cara Erika. La musica è la miglior medicina dell'anima, ma anche del sistema nervoso e del cervello, aggiungo io. E' come se i due lobi cerebrali, che hanno funzioni diverse e sono separati dal corpo calloso, riuscissero a comunicare creando nuove possibilità di guarigione e di benessere. Poi ognuno deve scegliere il tipo di musica che gli è più consono. Un amico giornalista ascoltava pezzi rap per rilassarsi. Personalmente preferisco brani minimalisti o ripetitivi, come ad esempio "Le Onde" di Einaudi. Non mi stupisce che Allevi parli di uno stato ipnotico quando esegue "Asian Eyes".
Grazie Annamaria per questo spazio.
Un abbraccio.
egle

Annamaria ha detto...

Grazie, cara Egle, di questo tuo contributo da esperta che arricchisce il discorso sulla funzione terapeutica della musica. Bello scoprire quale influenza positiva sul nostro cervello abbiano i suoni con le loro frequenze, la loro intensità e talora anche la ripetitività, tipica - come ricordavi - dei brani minimalisti. E il discorso potrebbe continuare....
Ti abbraccio!!!

Stefyp. ha detto...

Bellissimo brano, è riuscito a creare attorno a me un'atmosfera bellissima, l'anima è stata pervasa da un'intensa serenità e armonia, queste note sembrano arrivare dritte al cuore...ho letto da qualche parte :"la musica è una delle vie per le quali l'anima ritorna al cielo" di Torquato Tasso, credo non sia un'esagerazione..ci sono musiche che creano davvero questo effetto...quindi credo molto nella sua funzione terapeutica! Buon pomeriggio Annamaria, ti lascio un abbraccio, Stefania

Annamaria ha detto...

Cara Stefania, non sono affatto esagerate certe affermazioni sulla musica: è davvero una scintilla divina che ci porta in cielo... Mi fa piacere che questo brano ti abbia regalato serenità e armonia. Grazie per la tua sensibilità.
Buona serata e un abbraccio!!!

Nella Crosiglia ha detto...

Dolcezza, armonia, sensibilità, ricordo, tenerezza, malinconia,serenità...tutto questo ti procura la musica nel bellissimo brano scelto..ma quale musica non suscita reazioni?
Bisognerebbe essere insensibili o purtroppo non udenti per non percepire qualcosa anche di fastidio, ma sempre un moto dell'animo sarà...
Vivere senza musica è vivere senza amore , totalmente...vero adorabile Annamaria mia, amica del cuore!!!!!

Annamaria ha detto...

Quasi in tempo reale, carissima NELLA, sono qui a risponderti.
Grazie per la tua sensibilità: davvero la musica è sempre vita che fa nascere altra vita dentro di noi. E spesso le parole non bastano ad esprimerne tutte le sfumature.
Un abbraccione!!!!