Tranquilli, anzi, tranquillissimi!
Non lasciatevi allarmare dal titolo, sto benone!
Solo, mi capita un fenomeno strano che continua a ripetersi ogniqualvolta sono in procinto di pubblicare un post.
All'inizio pensavo fosse una reazione da principianti: l'emozione delle prime volte, la paura di sbagliare o il timore che qualcosa nel vasto oceano del web non andasse per il verso giusto. E credevo che col tempo, come forse accade a chi è più navigato di me, tutto sarebbe sparito. Invece no.
Che succede, insomma?
In poche parole: una volta che - terminato un post, letto, riletto, pianificato ecc. - mi accingo a mettere la spunta accanto al titolo e cliccare "Pubblica", immediatamente il mio cuore "parte". Anzi, inizia già qualche minuto prima ad accelerare i battiti e le palpitazioni si fanno poi sempre più frequenti proprio come quando ci afferra una morsa di ansia e sentiamo per così dire le "farfalle nello stomaco".
Poi, dopo che il post è stato pubblicato e la creatura ha preso felicemente il volo verso lidi vicini o lontani, allora il cuore si calma placandosi come un mare che, cessato il vento che lo agitava, torni liscio come un olio.
L'ho detto: all'inizio poteva essere solo paura di sbagliare, ma poi con l'andar del tempo, mi sono accorta che a farmi questo effetto è l'emozione che provo nel condividere musica; emozione gioiosa certo, ma così persistente da attraversarmi tutte le volte che pubblico un pezzo.
Ogni tanto, dico a me stessa che sono un po' un'oca a reagire così....manco i brani che metto in rete fossero miei!!!
Ma poi ci ripenso e mi rendo conto che, in fondo, quella musica è anche
mia perchè non so parlarne in modo asettico, senza lasciarmi prendere e toccare dalla sua bellezza. Al contrario, essa entra a far parte di me al punto che non
potrò mai regalarvi un pezzo di Bach o di Mozart, di Haydn o di Vivaldi - solo per fare qualche esempio - senza che a quelle note
sia legato un po' del mio cuore, almeno un pochino.
Forse anche per questo, al momento di condividere, riaffiorano in me antiche timidezze. E' ben vero, infatti, che quando ho
aperto il blog le mie intenzioni erano di mantenermi decisamente
nell'ombra lasciando spazio solo alla musica. Ma quasi subito mi sono
resa conto che - lo si voglia o no - tutto parla comunque di noi, dalle
scelte degli autori e dei brani, fino all'ultimo aggettivo usato per
descriverli o alle foto nel riquadro (....a proposito, visto che bella
questa???).
Così, l'angoletto di web in cui condivido musica e immagini, è diventato pian piano un luogo di dialogo che è, in realtà, la dimensione più significativa di cui vi sono molto grata. Virtuale quanto si vuole, ma un blog è pur sempre un incontro tra persone con tutta la preziosità e la ricchezza che questo comporta. Allora, nonostante dai miei inizi sia trascorso del tempo, ancora mi emoziono e, ogni volta che pubblico un pezzo, vivo la gioia e il tremore di mettere in rete una parte di me.
E ora, mentre - lo sento - il cuore sta già aumentando la frequenza dei battiti, vi regalo un brevissimo quanto famoso brano di Chopin, forse uno dei primi che mi ha portato ad appassionarmi al suo autore: lo "Studio in Sol bemolle maggiore op.25 n.9" detto "La farfalla". La musica ne riprende infatti l'incedere lieve e staccato così come ce lo offre, in particolare, lo splendido tocco della Lisitsa.
Ma caratteristica evidente di questo pezzo è anche il ritmo, scandito proprio come una pulsazione ora più giocosa e leggera, ora più decisa e sostenuta, ma sempre all'interno di in un'interpretazione di grande fluidità.
Buon ascolto!
21 commenti:
Non dare peso al cuore.
Pensa a scrivere post belli come questo.
Ciao.
Ciao, Gus! Grazie del tuo apprezzamento e buona domenica!
Cara Annamaria, chi ti scrive è una tachicardica. In stato di calma (specie con il passare degli anni e in concomitanza di qualche evento che tocca le emozioni) il mio cuore batte normalmente a 130 battiti al minuto, pur essendo controllato dai farmaci. Non sono d'accordo con Gus. Dai peso al cuore e fai un ecocardiogramma. Sicuramente non hai nulla e sono solo in gioco le tue emozioni, ma il cuore bisogna tenercelo caro, non solo come organo, ma anche come sede delle emozioni.
Bello lo studio della Farfalla di Chopin. Rispetto ai miei battiti cardiaci è lenta.
Tu sentiti più sicura di te. E' te stessa che ci doni attraverso la musica, i dipinti, i pensieri.
Grazie, Annamaria. Ti voglio bene.
egle
Cara la mia Egle, grazie!!! Ma non preoccuparti! L'ho detto, sto benissimo; probabilmente sono solo in gioco le mie emozioni, e questo da un lato è una bella cosa perchè vuol dire che non siamo indifferenti. Ma dall'altro lato non ci deve bloccare, e in questo senso trovo che abbia ragione Gus.
In ogni caso, ti ringrazio, appunto "di cuore"!!! Sei una stella!!!
Faccio omaggio alla tua capacità, Annamaria, di condividere le tue emozioni con gli altri. Io credo che la tachicardia nulla abbia a che vedere con l'inizio di una esperienza, come del resto hai notato anche tu. Penso invece che quella lieve ansia che si prova un attimo prima di cliccare sul pulsante "pubblica" si rifaccia al timore di non essere capiti o di di non essere riusciti fino in fondo a ridurre in parole comprensibili agli altri i propri sentimenti. Tu ci riesci perfettamente.
Sì, Ambra, probabilmente è così! Quella lieve ansia deriva da una mescolanza di timori e - aggiungerei - un po' di timidezza che riaffiora. Ma è anche la consapevolezza che, di là dallo schermo del computer, ci sono persone e ogni dialogo vero smuove ed emoziona.
Grazie!!!
Cara AnnaMaria, di là dello schermo ci sono persone che si emozionano nel leggere le tue fantastiche descrizioni e sentire i brqni musicali proposti. Grazie sempre.
Abbraccio.
luisa
Cara AnnaMaria, di là dello schermo ci sono persone che si emozionano nel leggere le tue fantastiche descrizioni e sentire i brqni musicali proposti. Grazie sempre.
Abbraccio.
luisa
A parte la tachicardia che deriva dalla tua profonda sensibilità, riesci sempre a scegliere per noi dei brani musicali meravigliosi. Grazie Annamaria!!!
Cara Luisa, grazie sempre a te per la tua empatia e la tua ricettività.
Ti abbraccio forte!
Grazie, Stefano! Ma la sensibilità è anche di chi ascolta e riesce ad "appropriarsi" della meraviglia della musica!
Buona serata!
Carissima Annamaria,
non devi sentire alcuna "preoccupazione" nel proporre i tuoi post ;-)
Sono sempre e comunque una tua libera proposta, e chi li legge e li ascolta non può che ringraziarti, dal momento che sai scrivere davvero bene (e la cosa non è scontata nel mondo di oggi!) e la musica classica è sempre una grande gioia.
Da parte mia, un grazie di cuore per quanto stai facendo. Data la tua competenza, qualunque cosa tu voglia postare sarà comunque una cosa bella, per te e per tutti noi. :-)
Un grande abbraccio affettuoso :-)
Antonio
Grazie della fiducia, Antonio!
La mia non è propriamente una "preoccupazione", ma sono vecchie timidezze che riaffiorano nel momento in cui esco dal guscio.
In ogni caso, sono io che ti ringrazio: non solo sei stato il primo blogger a cui mi sono iscritta, ma anche la mia "auctoritas".
Un grande abbraccio!!!
Ciao Annamaria,
non credo in chi dice che questa sensazione non viene provata.
Credo sia normale, forse vogliamo (mi ci metto anch'io certo) essere solo sicure di non sbagliare.
Per conto mio, so di errare ugualmente, allora mi dico: o la va` o la spacca! Strucca il botton e via.
Buon inizio settimana e non stancarti.
Grazie, cara S.Pia, del tuo commento così schietto!
Buona settimana a te!
Hai scelto un brano molto azzeccato (e bellissimo, non c'è dubbio) per accompagnare questo argomento. Come sempre, sai sviscerare ogni cosa con profondità e grande sensibilità, Annamaria.
Anch'io pur non arrivando alla tachicatdia (per fortuna, visto che il mio cuore è già abbastanza "pazzo")quando spingo quel pulsantino tremo un pò. Soprattutto se è un post in cui rivelo qualcosa di me che ancora gli altri non sanno. Pensa che all'inizio non mettevo assolutamente foto mie se non molto elaborate con photoshop, ora invece...Di mano in mano che passa il tempo (e i nostri blog sono quasi coetanei) si prende sempre più coraggio perchè si creano veri legami di amicizia con i nostri lettori, eppure quel leggero timore (che è anche però gioia come dici tu) di mettersi a nudo nel grande spazio virtuale può persistere. Ciao e grazie per questa bella riflessione!
Leggendo il titolo mi ero preoccupata, Annamaria.
Regalare emozioni ti provoca questo fastidio.
Ti abbraccio.
Grazie, carissima Ninfa, di aver condiviso la tua esperienza così simile alla mia! Hai trovato anche parole più appropriate e chiare per descriverla. Le sottoscrivo tutte.
E' proprio così: gioia per l'amicizia con gli altri che di mano in mano cresce, ma anche un po'tremore di uscire allo scoperto. E soprattutto emozione perchè - per fortuna! - non abbiamo ancora la plastica dell'abitudine e sappiamo che dietro le parole ci sono persone, da prendere sul serio, ciascuna nella propria verità.
Ti abbraccio con affetto e gratitudine!
Gianna, tranquilla!!! Non è fastidio il mio, solo gioiosa emozione!!!
Grazie del tuo affetto!!!
Urca, avevo pensato davvero a te: meno male!
Come si fa a non emozionarsi osservando l'abilità di quelle mani di artista e ascoltando questo brevissimo spezzone d'arte?!
A me non viene la tachicardia quando pigio sul tasto "pubblica" ma una leggera ansia , SEMPRE. Soprattutto quando butto on-line i miei pensieri, i ricordi....
Leggo e rileggo forse dieci/quindici volte prime a di pubblicare e poi mi decido perché ogni volta sposto virgole e limo parole. Quindi capisco.
"Leggo e rileggo.....sposto le virgole e limo le parole": sì, sì e sì, è proprio così, carissima Sandra!
Grazie di condividere la mia emozione e di esserci!
Abbracci!
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