Già...la leggerezza!
Non è la prima volta che ne parlo qui, forse perchè mi accorgo che non è un traguardo scontato e - a maggior ragione in tempi così difficili - è necessario aiutare il cuore a reggere tanti pesi senza perdere contatto con la parte più profonda di noi stessi.
Non si tratta di dimenticare la realtà, ma di riprendere coraggio per non essere sommersi da ciò che intorno a noi tenta di appannare in continuazione quella luce interiore che ci sintonizza con la bellezza e sostanzialmente con la vita.
Esiste infatti uno splendore dentro e fuori di noi che a volte rischiamo di perdere di vista, mentre è proprio quello a dare senso e forza al nostro vivere, consentendoci - nei limiti del possibile - di attraversare la quotidianità con cuore libero e, appunto, più leggero.
Per questo, oggi torno a proporre la musica di Giovanni Allevi con un brano dell'ultimo cd "Sunrise" dal titolo particolarmente significativo: "Heart of snow", cuore di neve.
Che vorrà dire cuore di neve? A cosa potrà alludere il compositore?
Se una simile espressione di primo acchito può comunicare un'idea di freddezza, essa ci suggerisce però che quel gelo è destinato a sciogliersi e a trasformarsi in torrente gioiosamente impetuoso al primo annunzio di sole e di primavera.
Ma un'immagine così piena di candore, a mio avviso, evoca anche quella purezza d'animo cui ogni essere umano aspira dal profondo come a un miracolo d'innocenza originaria, perchè un cuore di neve è in fondo il cuore intatto di un bimbo che si affaccia alla vita.
A ben guardare, affiora spesso da Allevi un richiamo a questa nostalgia, un filo ricorrente che ritroviamo in svariate interviste nelle quali il compositore fa riferimento alla stagione dell'infanzia. Ne parla infatti come di un'età incontaminata cui riandare, quasi che il dipanarsi dell'esistenza - mentre fisicamente cambia il nostro aspetto e ci carica di anni - interiormente non dovesse essere altro che un viaggio a ritroso, un ringiovanire dentro per ritrovare il candore del primo sguardo sul mondo.
Mi pare che "Heart of snow" si possa inquadrare proprio in queste prospettive, nel suo alternare momenti molto diversi tra loro, fatti ora di passione, ora di delicatezza: in apertura, fiume in piena di note, grandiosa irruenza di acque a celebrare la vita; poi, dolcezza di una ritrovata intimità.
Allevi crea infatti un primo tema romanticamente impetuoso che, per intensità, può ricordare alcuni dei suoi più splendidi brani per pianoforte come "Vento d'Europa" o "Le sole notizie che ho", anche se l'energia di quei pezzi risulta ora moltiplicata da una rinnovata ispirazione, da ritmiche differenti e dalla presenza dell'orchestra.
Nel secondo tema invece, il compositore ci regala una nicchia di semplicità quasi mozartiana. E sembra che le note ci riportino nel cuore di quel silenzio che tutti abbiamo vissuto nel veder nevicare - magari dietro i vetri di una finestra di casa - proprio con lo stupore incantato dello sguardo di un bambino.
Tuttavia interessante non è solo la varietà di melodie e di ritmi su cui il pezzo è impostato, ma anche il rapporto tra strumento solista e orchestra nel quale quest'ultima non fa semplicemente da sfondo, ma dialoga da comprimaria col pianoforte.
Particolarmente bella a mio avviso la terza parte del brano, quella finale, che intreccia i due temi precedenti. Qui, delicatezza da un lato e grandiosità delle aperture dall'altro sono tali da esprimere un potente richiamo alla vita, un'energia che dilaga all'infinito.
E sembra quasi che le note non bastino.
Buon ascolto!
18 commenti:
A me "Cuore di neve" dà il senso non solo della purezza, ma anche del calore che la neve trasmette spingendoci nel tepore. Da bimba mi dicevano di strofinarmi la neve sulle guance per riscaldarmi, ed era vero.
Come sempre sai dire parole profonde con uno stile impeccabile, come impeccabili sono gli abbinamenti musicali.
Hai ragione, Ambra! La neve trasmette anche calore e la stessa immagine di un cuore di neve ci dà un senso di intimità.
Grazie!!!
Infinitamente bella, la leggerezza in musica, mentre il cuore ritorna bambino...che meraviglia...
Grazie , mia cara...
Grazie NELLA! C'è davvero bisogno che il cuore torni bambino....
Ti abbraccio forte!
ciao
sempre bella musica per il cuore nel tuo blog
purezza e fantasia in musica
ciao...luigina
Tesoro, mi costringi a condividere su FB anche questo post! Un bacio.
Sì, Luigina, hai detto bene: bella musica per cuore!
Grazie!!!
Oh, Silvana, troppo buona!
Abbraccio grande!!!
Allevi non delude mai...la sua musica mi fa volare, mi trasmette proprio quella leggerezza che tu descrivi così bene nella parte iniziale del post. Mi piace molto quello che hai detto: attraversare la quotidianità con cuore libero e, appunto, più leggero. Grazie per avermi fatto conoscere questo splendido brano, ciao Annamaria!
Ciao, Ninfa! Bello ritrovarti qui!
Sì, Allevi non delude e sono contenta che tu condivida la forza e la leggerezza della sua musica.
Grazie a te!!!
E di questo splendore bisogna essere avidi, avidissimi.
Quante cose belle mi fa venire in mente questa musica!
Certo, Chiara, avidissimi di splendore!
E forse riesco anche a immaginare qualcuna delle cose belle che questa musica ti evoca!
Grazie!!!
una pièce che è un viaggio nei moti dll'animo specchio dell'infinito mondo, entusiasmante
Grazie Luca!
Davvero una musica che riflette la varietà infinita dei moti del cuore!
Che bellezza! Adoro Allevi, e in "cuore di neve" si è anche superato! :D
pensierinviaggioo.blogspot.it
Benvenuta qui, Manuela!!!
Sono contenta di questa sintonia musicale!!!
Grazie!!!
Sono felice che tu riproponga Heart of Snow di Allevi perchè lo considero un pezzo in cui si possono trovare risonanze con tutte le emozioni della nostra anima.
Grazie!
Un abbraccio.
egle
Proprio vero ciò che scrivi, carissima Egle! E' un brano dalle molteplici risonanze!
Un abbraccio anche a te!
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