Una serata piovosa come tante, alla fine di una giornata di lavoro.
Un comunissimo giorno feriale, in apparenza simile a molti altri che il tempo allinea sul nostro cammino, se non fosse segnato da un'attesa, quella che, nel giro di poco più di un'ora, ancora una volta trasformerà Roma, e in particolare Piazza S.Pietro, nel cuore del mondo.
"Habemus Papam!!!".....e la piazza si riempie.
Come un fiume in piena, la gente accorre sempre più numerosa e ciò non può non riportarmi alla mente un altro evento: la morte di Giovanni Paolo II, quando un vero e proprio tsunami di persone ha trasformato un'occasione di per sè luttuosa in un'esperienza d'intenso stupore rivelando quanta vita percorre ancora il nostro mondo devastato.
Mi ha colpito davvero la quantità di gente convenuta mercoledì sera all'annunzio dell'elezione del Papa, e non penso fosse solo curiosità o quel desiderio di esserci che si registra in certe occasioni.
Lo ha dimostrato il silenzio orante della folla appena Papa Francesco ha invitato i presenti alla preghiera. Quel clamore, infatti, e quelle immagini certamente festose ma che talora rivelavano un entusiasmo - mi si perdoni il paragone - un po' da stadio, hanno subito lasciato spazio al silenzio assorto dello stupore, all'ascolto e alla commozione. Un silenzio che ha unito chi stava in piazza
S.Pietro a chi era incollato con gli occhi e il cuore alla tv in una
preghiera unanime e vera, che dimostra quanta sete e desiderio di lasciarsi sorprendere dalla vita abiti ancora nel cuore dell'uomo.
Ma non è stata solo la semplicità e l'immediatezza della comunicazione di questo Papa a colpirmi, quanto l'imprevedibilità della scelta caduta su di lui azzerando previsioni e criteri umani che forse avrebbero privilegiato il vigore fisico, un'età più giovane o altri dati esteriori.
In una società abituata a ragionare in termini di efficienza con la pretesa di valutare i risultati quasi fossero sempre matematicamente quantificabili, mi dà molta speranza il fatto che i Cardinali elettori, guidati dallo Spirito, abbiano invece guardato al di là delle logiche mondane.
Così pure, mi è piaciuta quella semplicità francescana fatta non solo di mitezza bonaria e sobrietà, ma di intenso richiamo ai valori evangelici.
Toni sommessi e familiari, certo, come quei saluti - "Buonasera!" e "Buon riposo!" - che, più che ad un'occasione ufficiale, ci riportano alla semplicità di relazioni quotidiane; ma anche gesti e parole molto forti quelli di Papa Francesco, come la richiesta alla folla di pregare su di lui, o i contenuti dell'omelia tenuta ai Cardinali riuniti nella Sistina.
Allora, desidero dedicare a questo evento tutta la bellezza e il fascino di un canto come il famosissimo "Ave verum" che - celebrando la concretezza viva dell'Eucarestia - ci ricorda quanto la soprendente presenza del divino sia intrecciata all'umano in una dimensione di semplicità e al tempo stesso di profondità insondabile.
Invece della celeberrima versione di Mozart, ho scelto quella di Camille Saint-Saens che amo moltissimo e che - a mio avviso - è altrettanto suggestiva per la ricchezza di sfumature e la morbida fusione delle quattro voci.
Buon ascolto!
8 commenti:
Emozionante l'elezione e ancor più la figura di questo Papa che farà sicuramente bene alla chiesa e al mondo. Anche per chi non è un fervente cattolico o è di altre religioni o è agnostico o financo ateo è impossibile non commuoversi di fronte a una figura in carne ed ossa e già santa. Grazie per Saint-Saens.
Un abbraccio.
egle
Carissima Egle, grazie!
Hai proprio ragione: il Papa ha avuto parole capaci di raggiungere subito tutti coloro che hanno apertura di cuore, indipendentemente dalla fede più o meno professata.
...Sentito che splendido Ave verum??!!!
Abbracci anche a te!
... com'è bello...
Sì, Chiara, è un musica stupenda!!!
Grazie!
Annamaria cara ..difficilissima la scelta di Saint- Saens , ma altrettanto meravigliosa.
Speriamo che le prime favorevoli impressioni di questo pontefice si mantengano nel tempo.
A me ha ricordato un po' Papa Luciani, ma speriamo non lo emuli nella durata..
Anche se nel mio cuore resta sempre il mio Papa Buono, Giovanni 23esimo..
Bacio....
Anche a me, NELLA, questo Papa ricorda un po' Papa Luciani, e mi auguro con te che duri di più, ben di più!!!
Grazie, sulle note di questo soavissimo Saint-Saens!
Magnifico ascolto.
Ma sai che settimane fa , in una notte in dormiveglia , mi son vista un'immagine di un papa latino americano e mi son chiesta "sarebbe bello il nome Francesco...chissà che numero sarebbe?". Strano, vero? Sapessi giocare al lotto....
Sandra non sei l'unica che, ipotizzando il nome del futuro Papa, ha pensato proprio a Francesco!...
Ciaoooo!
Posta un commento