Oggi desidero rendere omaggio a Santa Cecilia, di cui ricorre la festa, con un brano di Haendel tratto appunto dall' "Ode a Santa Cecilia" che il compositore scrisse musicando un testo di J. Dryden.
Sono splendide parole che celebrano il potere della musica come armonia di origine divina capace di dar vita ai nostri sentimenti e di orientarli, parole ampiamente valorizzate dalla pacata melodia di Haendel.
Tuttavia, il video che propongo a mio avviso è interessante anche per un altro aspetto e cioè la gamma di volti, espressioni e atteggiamenti che vedono gli orchestrali, la solista e il direttore in rapporto tra loro, con i loro strumenti o assorti nell'ascolto e nella contemplazione tutta interiore della musica.
E sono espressioni rivelatrici, perchè sembra che la musica, vissuta in modo così profondo, faccia emergere da ciascuno, anche solo attraverso uno sguardo o un sorriso, la parte più vera in tutta la sua bellezza.
Buona visione e buon ascolto!
6 commenti:
L'aria del soprano è stupenda, e il violencello che accompagna e dialoga non è da meno...
Un "Song" in onore della Patrona della musica davvero mirabile! :-))
Quale passione non può suscitare o acquietare la musica? ;-)
Brava Annamaria, per averlo proposto :-))
Splendido omaggio a Santa Cecilia, cara Annamaria.
Grazie Stella e grazie Amicusplato!
Sì, l'aria del soprano è stupenda, ma sono le espressioni che mi hanno catturato.
La musica è vissuta così intensamente da far affiorare l'anima dai volti di ogni orchestrale!
E' la musica che cambia dentro!
E mi pareva questo il migliore omaggio a S. Cecilia.
È vero :-))
Hai proprio ragione annamaria.. la musica pacifica i rapporti tra gli uomini e le cose.. quanta quiete e assenza di sforzo nei tocchi e negli sguardi.. Prezioso il tuo dono..come sempre. marina
Grazie Marina!!!
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