Per restare in tema di Bach da un lato e di ritmiche contemporanee dall'altro, oggi voglio illuminare questa tetra serata di pioggia con un vivacissimo brano di Giovanni Allevi.
E' un pezzo che appartiene al CD "13 Dita", raccolta che nel 1997 ha inaugurato la produzione discografica del compositore ascolano.
La prima volta che l'ho sentito suonare dal vivo, sono rimasta a lungo pensierosa chiedendomi a quale opera di Bach Allevi si fosse ispirato. Un preludio?....No, troppo movimentato. Un'invenzione allora....o meglio ancora una toccata....Ma quale?....
Poi ho capito. In "Sogno di Bach" non c'è un riferimento preciso a questo o quel pezzo, e il brano non è un esercizio di stile contrappuntistico come certo ogni musicista che abbia studiato composizione sa fare.
Allevi, a mio avviso, è andato molto più in là riuscendo a cogliere l'essenza profonda della musica di Bach, quella cifra segreta che non si ritrova in un pezzo particolare, ma che circola in ogni suo testo.
E' un pezzo che appartiene al CD "13 Dita", raccolta che nel 1997 ha inaugurato la produzione discografica del compositore ascolano.
La prima volta che l'ho sentito suonare dal vivo, sono rimasta a lungo pensierosa chiedendomi a quale opera di Bach Allevi si fosse ispirato. Un preludio?....No, troppo movimentato. Un'invenzione allora....o meglio ancora una toccata....Ma quale?....
Poi ho capito. In "Sogno di Bach" non c'è un riferimento preciso a questo o quel pezzo, e il brano non è un esercizio di stile contrappuntistico come certo ogni musicista che abbia studiato composizione sa fare.
Allevi, a mio avviso, è andato molto più in là riuscendo a cogliere l'essenza profonda della musica di Bach, quella cifra segreta che non si ritrova in un pezzo particolare, ma che circola in ogni suo testo.
Ed è impressionante ascoltare questo brano perchè, per quanto sia un Bach traghettato nella nostra epoca, quasi un divertimento in cui ritmiche contemporanee e musica classica si fondono (e a un certo punto fa capolino anche un finale alla Mozart !), di Bach si ritrova il nucleo caldo che sta a monte della singola composizione, il cuore segreto, la sorgente del ruscello.
La foto nel riquadro è un dettaglio di un dipinto di Carlo Crivelli, pittore del Quattrocento che, per quanto originario di Venezia, ha vissuto e operato per buona parte della sua vita nelle Marche.
La foto nel riquadro è un dettaglio di un dipinto di Carlo Crivelli, pittore del Quattrocento che, per quanto originario di Venezia, ha vissuto e operato per buona parte della sua vita nelle Marche.
In questo, e nel particolare che raffigura le mani, vuole essere un omaggio a Giovanni Allevi, marchigiano e pianista.
Buon ascolto!
Buon ascolto!
6 commenti:
Bellissimo Blog. Sempre grande Allevi! Se poi parte da Bach... é proprio musica per l'udito e per il cuore.
egle
Grazie, Egle!!!
Piacere di conoscerti ufficialmente.
A presto Annamaria.
Grazie a te, Stella!
Benvenuta nel mio piccolo spazio!!!
Annamaria
Dio mio! Giovanni mi ha stregato con le sue note meravigliose! Non avrei mai pensato che nella mia vita ci potesse 'stare' anche la musica classica! Ed ora invece vivo di queste bellissime emozioni!! Grazie Annamaria per i tuoi bellissimi pensieri...
Paola
Grazie a te, Paola, di essere passata di qui a risentire questo splendido brano che fonde passato e presente: un Allevi grandioso!!!
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