lunedì 15 dicembre 2014

Tema con variazioni

Caleidoscopio di Moira Gil
Ho sempre amato i temi con variazioni, quei brani che iniziano con l'enunciazione di un'aria - talora una melodia semplicissima, quasi scarna nelle linee essenziali del suo andamento - e poi la ripropongono progressivamente ampliata e rielaborata, declinandola in tutte le sue possibilità melodiche, ritmiche o timbriche.

Il carattere precipuo di tali brani sta nel condurci sempre più in profondità o sempre più in alto, quasi ci trovassimo davanti a un albero e andassimo ad esplorarne non solo il fusto, ma ora l'intrico delle radici, ora il dispiegarsi della sua chioma e dei suoi rami nel vento.
Sono composizioni che a volte girano attorno al tema centrale inanellando un'infinita ricchezza di ornamenti, altre volte vi si soffermano scandagliandone fino in fondo i vari passaggi con risultati spesso sorprendenti e impensati.
Ci troviamo così di fronte a un caleidoscopio di variazioni che diventano man mano più complesse e difficili, o più vivaci e tempestose; ma anche a brani che vanno facendosi talora più intimi e sembrano addentrarsi in una meditazione gradatamente più profonda.
Si tratta di pezzi nei quali - come sempre del resto - tecnica e inventiva procedono di pari passo; ma mentre in taluni casi il filo rosso dell'aria iniziale è ravvisabile fino alla fine sia pure nella complessità delle diverse rielaborazioni, in altri invece, l'operazione è tanto ardita che il tema originario nella sua nitidezza ne risulta quasi stravolto.

La musica classica a questo riguardo ci offre parecchi esempi: dalle "Variazioni Goldberg" di Bach - forse le più famose in assoluto - al "Bolero" di Ravel; dalla "Follia" di Corelli ripresa peraltro da svariati altri compositori, alle "Variazioni Diabelli" di Beethoven. E poi ancora Mozart, Mendelssohn, Schubert e via dicendo....
Sono composizioni che restano nell'anima perchè la riproposizione di un tema non è mai sterile ripetizione, ma appassionata ricerca che di quel tema va ad indagare ogni sfaccettatura, a ricreare il fascino, facendo scaturire altro splendore.
Talora ciò avviene con un ritmo progressivamente più acceso come nel finale della celeberrima "Ciaccona" di Bach, talaltra con accenti più intimi come nel "Poco adagio, cantabile" del "Kaiserquartett op.76 n.3" di Haydn - una delle mie passioni assolute che potete ritrovare qui - che sempre più sommessamente ci conduce nelle profondità oscure dell'anima. 

Ma al di là delle variazioni che numerosi musicisti hanno scritto su di un proprio tema, ne esistono anche parecchie composte su arie altrui. 
Basti pensare a Fernando Sor e alle sue famosissime "Variazioni op.9 su di un tema di Mozart" - che potete ascoltare qui - nelle quali i virtuosismi di una chitarra diventano irrefrenabile vita che nasce da vita.  
O a Brahms e Rachmaninov che si sono ispirati al "Capriccio n.24 op.1" di Paganini per liberare la loro fantasia musicale in opere altrettanto pregevoli.

Così, per restare in argomento, oggi vi propongo un brano di Jean-Philippe Rameau (1683 - 1764) e precisamente la "Gavotta con variazioni in la minore", creazione di squisita eleganza e ricca inventiva. 
Come spesso accade, l'esecuzione al pianoforte invece che al clavicembalo conferisce al pezzo particolare fluidità, sottolineata in questo caso dalla bravissima pianista ucraina Natacha Kudritskaya, che alle doti virtuosistiche unisce una passione interpretativa capace di far fiorire il testo in mille sfumature.
Dolcissimo il tema iniziale nel quale rigore, morbidezza e misura si sposano meravigliosamente e dove cogliamo i vari abbellimenti non come ornamenti puramente esteriori del brano, ma quale parte integrante ed essenziale del suo fascino. Così accade anche lungo lo snodarsi delle sei variazioni che accendono il pezzo di vivacità e di garbo, con qualche tocco più malinconico alternato a passaggi ricchi di energia.

Incantevole poi il video che ci mostra ora l'espressione del viso della pianista, ora le sue mani sulla tastiera: mani che danzano comunicandoci il rigore insieme alla gioia e alla giocosa leggerezza che questa musica ci offre, e coinvolgendoci progressivamente nel suo splendore fino all'entusiasmante crescendo del finale.

Buona visione e buon ascolto!

18 commenti:

cosbetti ha detto...

entusiasmante, non solo il finale!!

Annamaria ha detto...

Veroooooo????
Grazie, carissima Costanza!!!

Pia ha detto...

Grazie Annamaria!
Avevo proprio bisogno stamattina di un po` di frizzante leggerezza.
Almeno questa è la sensazione che ho provato ascoltando questo brano musicale, che assolutamente non conoscevo.
Senza la tua brillante spiegazione non sarei riuscita a coglierne tutte le sfumature, di nuovo grazie.
Come stai mia bell'amica?
Ti abbraccio forte e serena giornata.

Stefyp. ha detto...

Ascoltare musica da sempre stupende sensazioni, porta via la mente e l'anima danza tra altalenanti emozioni a cui spesso non sai dare un nome. Questo brano che ci hai proposto ha questa forza o forse più giusto dire sfumature di dolcezza struggente che trasporta. Grazie Annamaria, bella proposta. Buona giornata a te,un caro saluto, Stefania

Annamaria ha detto...

Grazie, cara Pia, sto abbastanza bene....un po' di corsa come sempre. Ma la musica mi aiuta a ritrovare spazi di calma e di silenzio. Non esagero se ti dico che a volte mi ricostruisce interiormente.
Bello questo brano di Rameau, vero?
Un abbraccione a te e buona giornata!!!

Annamaria ha detto...

Sì, cara Stefania, questo brano di Rameau ha mille sfumature e più lo si ascolta, più le si coglie attraverso la splendida interpretazione della pianista.
Grazie a te per essere passata di qui e buona giornata!!!

Nella Crosiglia ha detto...

Pezzo musicale da veri intenditori cara Annamaria...Molte musiche classiche e non, sono ricche di variazione, che elevano io nostro animo sopra ogni dove , trasportandoci in un altro mondo..ed è questo il bello della musica!
Abbraccio stritolante!

Annamaria ha detto...

Vero, cara NELLA, anche molta musica non classica è ricca di variazioni sul tema che ci portano lontano....e dell'arte nasce altra arte.
Grazie e buona giornata!!!

Gus O. ha detto...

Il pezzo di Rameau è molto bello e ti rappresenta.
Ciao Annamaria.

Annamaria ha detto...

Ciao, Gus! Non so se il pezzo di Rameau mi rappresenti davvero....ma ti ringrazio di cuore di queste tue bellissime parole!!!

Costantino ha detto...

Sì, evoca stupende sensazioni!

Annamaria ha detto...

Grazie del tuo apprezzamento, Costantino, buon pomeriggio!!!

eglissima egle ha detto...

Interessantissimo. Apprezzo la tua grande competenza musicale, che riesci a condividere con una chiarezza e semplicità che capirebbero anche i bambini. Amo questo pezzo di Rameau, che pare costruito su cerchi concentrici come il dipinto che hai postato.
Grazie, cara Annamaria!
Un abbraccio.
egle

Annamaria ha detto...

Eh sì, proprio, cara Egle! L'immagine dei cerchi concentrici è azzeccatissima, perchè le variazioni di Rameau partono da un nucleo semplice e poi lo riprendono in modo sempre più articolato e complesso.
Grazie del tuo apprezzamento per il post, ma guarda che la mia è non "grande" competenza musicale. Quella la lascio a chi ha frequentato il conservatorio o ha fatto studi specifici. La mia è solo passione....
Un grande abbraccio!!!

Erika ha detto...

Cara Annamaria, auguro a te e famiglia un Sereno Natale. Abbraccio forte da Bari.

Annamaria ha detto...

Auguri di cuore anche a te, carissima EriKa e grazie di essere passata qui!
Un grande abbraccio!!!

Anonimo ha detto...

Veramente molto bello ...
Vorrei cogliere l'occasione per segnalarvi questo interprete altrettanto degno di nota.

http://www.lyricsmania.com/tiziano_motti_lyrics.html

Annamaria ha detto...

Grazie, Paolo, per l'apprezzamento e la segnalazione.
Buon Natale!