L'anno di lavoro è già iniziato, la scuola pure.
Le vacanze, ormai un ricordo lontano se non nel tempo forse già nel cuore, presi come siamo - più o meno tutti - da compiti grandi e piccoli, progetti, incombenze, responsabilità e via dicendo.
E' la vita, è la sua bellezza, il suo sapore.
Ma sapore anche di fatica, certo: conosciamo in tanti quel vortice da cui ci si sente presi quando l'agenda è fitta di impegni, soprattutto se molti di questi non sono lavori da svolgere a cuor leggero, ma fonte di tensione.
Allora, torna ogni tanto il desiderio di leggerezza, non solo come tempo che ci consenta di ricaricarci (....le vacanze sono appena finite!), ma come disposizione del cuore, atteggiamento mentale, sguardo sul mondo.
Ben lontana da superficialità o faciloneria, leggerezza è la capacità di affrontare la vita con un'attitudine sorridente, con quella levità che permette di non lasciarsi imbrigliare dalla rete di quanto intorno a noi può essere negativo.
Bello poter iniziare la giornata con un sorriso che illumini il luogo di lavoro, o con la capacità di ignorare quella battuta dietro la quale sentiamo l'ombra del sarcasmo; o ancora con la consapevolezza di quanta positività esiste negli altri e quanta può fiorire dal nostro operato e dalle nostre relazioni.
Bello poter iniziare la giornata....con l'anima danzante di chi magari persegue un sogno, un po' come "Le jongleur de Paris" di Chagall, riportato qui sopra, dove la figura centrale sembra proprio accennare un lieve passo di danza.
Facile??? No, per nulla!!!
Ma l'arte ci aiuta, perchè maestra di Bellezza e quindi di positività.
Un'immagine o una musica che ci restano dentro con la loro luce rasserenante, creano infatti una sorta di habitat dove la gioia può attecchire più facilmente.
Per questo, ad accompagnarci nel nostro cammino, oggi ho scelto il Primo Movimento della "Sinfonia n.4 in Sol maggiore" di Gustav Mahler.
All'inusitato e giocoso suono di campanelli con cui si apre il brano, segue una varietà di temi che - con ricchezza di sfumature diverse - ci regalano proprio la serenità e la levità di una danza.
Un effetto dato anche dall' organico orchestrale particolarmente leggero e dall'eco di arie popolari intrecciate ad elementi classici.
Contribuisce alla bellezza del brano la direzione di Leonard Bernstein - spettacolo nello spettacolo! - con lo slancio, il garbo e l'eleganza che la contraddistinguono e con cui sottolinea l'intensità o la morbidezza di alcuni passaggi musicali.
(Il video riporta solo la prima parte del pezzo e inizia con una certa lentezza....ma niente paura: Bernstein arriva, e con lui la musica!)
Buona visione e buon ascolto!
14 commenti:
Leggerti: la leggerezza che non scappa dal cuore.
Ciao cara amica, le tue parole, l'immagine e la musica dolce e leggera mi offre veramente la sensazione della danza. Sí, l'arte ci aiuta!
Un caro saluto e baci
Chiara, hai visto che bello il dipinto di Chagall?
E quella musica poi...!
Grazie di essere passata di qui!
Grazie Caterina!
Sì, l'arte ci aiuta ad avere uno sguardo più limpido e una speranza più salda!
Un grande abbraccio!
Tre eccellenze, con la "E" maiuscola:
Mahler, i Wiener e Bernstein.
Con la musica mi hai proprio trasportato nel mondo della leggerezza, esattamente nei termini in cui l'hai proposta, come è nella realtà.
Un gran bel regalo, grazie!
ciao...tutto molto poetico... quello che hai scritto..la musica... trasporta nella poesia della vita....ciao...luigina
Grazie a te, Sirio, alla tua competenza e alla tua condivisione!
Buona giornata!
Grazie Luigina!
Vero quello che hai scritto: la musica trasporta nella poesia della vita!
Un salutone!
Davvero l'arte ci aiuta. E tanto.
Quell'opera di chagal interpreta il concetto di leggerezza alla perfezone. E poi Mahler/Bernstein...che coppia!!!!!
Sandra
Bellissimo il quadro, mi piace Chagall: anche le tue parole mi spingono a riflettere sul fatto che tante volte la giornata diventa pesante da non potersi sostenere perché il nostro cuore è pesante... altre volte invece anche le cose più pesanti le affrontiamo nel giusto modo perché abbiamo in cuore la gioia della leggerezza...
Sì, Sandra, è uno Chagall fantastico insieme a una grande accoppiata musicale.
Grazie e a presto!
Palmy, che bello ritrovarti!
Grazie della tua osservazione così vera: sì, riuscire ad avere in cuore la gioia della leggerezza è una gran cosa.
Un abbraccio!
Le tue parole trasmettono quello che trasmette il dipinto di Chagall, quel bellissimo senso di leggerezza che, come tu giustamente dici, non è superficialità.
Certo, Ambra!
Qui leggerezza non si riferisce a un atteggiamento sconsiderato o imprudente o appunto superficiale.
Ma è levità, sorriso, sollievo, danza, un tocco sognante con cui affrontare la giornata....
Grazie di questa tua condivisione!
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