domenica 28 novembre 2010

Il silenzio dell'attesa


Oggi, è la prima domenica di Avvento, ma il clima natalizio si respira ormai da giorni: un Natale iniziato per tempo nelle pubblicità, nei negozi addobbati, nelle luminarie spesso inutili e dispendiose, nel chiasso dei Babbi Natale scampanellanti e via dicendo.

Sì, è vero, sono sempre più infastidita da questa messinscena che si ripete puntuale ogni anno, non perché non sia bello vedere una città sfavillante di luci, ma perché il Natale commerciale e folkloristico, rumoroso e affollato che ci troviamo intorno ha in buona parte soppiantato la dimensione più intima e meditativa a cui dovrebbe indurci questo evento.

E se per certi aspetti ciò mi attira in quanto far festa è manifestare la propria gioia anche esteriormente, per altri versi mi sembra ormai una mascherata che rende più difficile restare in silenzio ascoltando il cuore, e rischia di farci dimenticare il mistero semplice e spoglio, tenero e in qualche modo tragico di questa festività.

Natale è adorare un mistero e adorare significa mettersi una mano sulla bocca e tacere, magari con gli occhi sgranati dallo stupore come farebbe un bambino. E il tempo dell’attesa è rientrare in noi ritrovando un prezioso spazio di silenzio interiore.

Ci guida Bach oggi, in questo cammino, Bach le cui note da sempre spalancano l’anima al silenzio.

Il brano che propongo, l’Adagio per organo dalla Toccata, adagio e fuga in Do magg. BWV 564, è una melodia di tono meditativo seguita da un finale polifonico che raccorda il pezzo alla successiva fuga. Col suo ritmo rigoroso scandito dalla pedaliera e il suo procedere lento ma scorrevole, sembra proprio restituire un senso di calma, un respiro più ampio e pacificante e il giusto passo al nostro andare. Può aiutarci così ad accendere le luci anche dentro di noi.

Lo valorizza la bella esecuzione di Enrico Viccardi nella luminosa cornice barocca dell’abbazia benedettina di Muri-Gries a Bolzano.

Buon ascolto!

7 commenti:

amicusplato ha detto...

Condivido parola per parola le tue riflessioni sul Natale, cara Annamaria :-)

Il mirabile affresco del Beato Angelico, che lo rappresenta nella sua estrema semplicità, e la stupenda e meditativa musica di Bach che hai proposto aiutano a comprendere il Mistero che ci prepariamo a rivivere :-)

Veramente bella l'esecuzione dell'Adagio :-))

Annamaria ha detto...

Grazie, sono contenta che tu condivida.

L'Adagio di Bach è uno dei miei preferiti. Ho scelto l'esecuzione di Viccardi perchè, tra le tante, mi è parsa una delle più equilibrate ....e poi per un piccolo motivo campanilistico: abitiamo nella stessa città.

Ciao!

amicusplato ha detto...

Il tuo egregio e valente organista cara Annamaria, ha inciso per la Bottega Discantica, e altre etichette, insieme al Gruppo Madrigalistico "Fosco Corti".

Fosco Corti è stato il mio indimenticabile insegnante di musica e direttore di coro ;-)

Il mondo è piccolo... :-D

Annamaria ha detto...

Piccolo davvero il mondo...

Ma sei un organista o comunque un musicista anche tu?
Dalla vastità della tua cultura nel settore, lo immaginavo.

amicusplato ha detto...

Non sono un musicista, ma uno che ama la musica e che un po' la pratica (soprattutto l'ha praticata ...) ;-)

Anonimo ha detto...

Bello Annamaria, dalla più musicalmente ignorante delle tue lettrici.. Baci marina

Annamaria ha detto...

Grazie Marina!!!

Sono felice del tuo apprezzamento anche perchè, checchè tu ne dica, sai comprendere a fondo la bellezza di una brano di musica...