lunedì 11 giugno 2018

Un garbo pensoso

Una straordinaria, variegata, multiforme passione per la Bellezza della vita, quella con la maiuscola e quella nascosta negli angoli più quotidiani dell'esistenza: questa è la Sandra che ho conosciuto!

Basta scorrere i post e le immagini del suo blog che potete trovare qui o la sua pagina Facebook, per scoprire la ricchezza della sua anima creativa. 
Dagli splendidi acquarelli caratterizzati da un particolare gusto per il colore, alla poesia, dall'amore per la natura ai viaggi, fino ai tanti incantevoli lavori a maglia, segno non solo di abilità manuale, ma soprattutto di fantasia ed eleganza. Ho sempre avuto la sensazione che per lei fosse sufficiente mettere gli occhi su di un gomitolo di lana per vedere già cosa ne potesse nascere, quale ricamo raffinato, quale intreccio sapiente di trame e di trafori.

E poi le tante fotografie della sua quotidianità, attraverso le quali ci ha permesso di entrare nel suo mondo sempre teso a cogliere il calore degli affetti, a testimoniare il suo gusto, il suo desiderio di rendere bella la vita. Mi sono permessa di prendere dalle sue pagine alcune istantanee come la foto che vedete a lato, per me tenerissima, dove sta insegnando a suonare il pianoforte all'adorato nipotino.
Ma Sandra non era solo questo. Era anche una donna schietta e arguta, ironica e grintosa, di una grinta che la malattia aveva moltiplicato facendo emergere da lei tutta la sua capacità di mettersi in gioco in ogni situazione e rendendola ancora più combattiva. "Resistere" era la sua parola d'ordine, come lo era stata anche della nostra carissima Ambra.

Mi piace tuttavia ricordare qui anche un altro tratto del suo carattere che ho potuto apprezzare una volta in cui, per qualche momento, ci siamo trovate noi due sole, a tu per tu. Ed è un tratto di pacatezza e di discrezione, potrei definirlo un garbo pensoso.
Eravamo alla fine di un incontro tra blogger tenuto a Milano alcuni anni fa e Sandra, diversamente dal solito, era da sola. 
A sera ci eravamo recate insieme alla stazione: i rispettivi treni erano più o meno allo stesso orario e nell'attesa ci eravamo fatte compagnia. 
Era un po' affaticata, forse la stanchezza di fine giornata o forse un'avvisaglia della malattia che l'avrebbe aggredita di lì a poco. Mi pareva ci fosse in lei un sotterraneo timore o una segreta consapevolezza che qualcosa nella sua vita stesse per cambiare. Mi aveva parlato infatti di alcuni "pensierini" così come li aveva definiti, che ogni tanto la prendevano, niente di più. Ma chiacchierando di noi, dietro il suo sorriso e il suo consueto garbo, avevo colto un grande spessore insieme a una capacità di leggersi dentro - e di leggerti dentro - come poche: una capacità dolce e non invasiva, ma delicata come il gesto di una carezza. E me n'era derivato un gran senso di vicinanza.

Per questo, a lei voglio dedicare una delle più belle musiche di Giacomo Puccini, un'aria ricca di leggiadrìa e al tempo stesso di passione come il famosissimo "Vissi d'arte" dalla "Tosca".
Ho dato qui la preferenza ad una versione solo strumentale perchè lo splendore di una voce solista non ci distolga dall'incanto di queste note e dalla loro intensità. Intense come le parole della stessa Sandra tratte da un suo post dell'otto marzo 2015 che anche altri amici blogger hanno citato, ma che voglio ricordare anch'io per il loro coraggioso richiamo all'essenziale:

"L' essere anaffettivi, questo è il vero cancro dell'esistenza e io sono immune.
Quando la mia via - come quella di tutti - troverà la meta, so fin d'ora quali e quanti tesori saranno miei per sempre."

Grazie di cuore, Sandra, e buon ascolto!

18 commenti:

Gingi ha detto...

Commovente e dolcissimo questo tuo ricordo per Sandra. Era un inno alla vita, e sarà insieme ad Ambra sempre con noi.

Stefyp. ha detto...

Carissima Annamaria, bellissimo e dolce ricordo!! Ci restituisce una Sandra nella sua poliedrica personalità. Ottima anche la tua scelta del brano di Puccini, commovente e intenso. Purtroppo, come per Ambra non ho avuto modo di poterla conoscere più a fondo, ma FB mi ha dato l'opportunità di seguirla giorno per giorno. Sono entrata nel suo mondo, ho gioito con lei, ne ho apprezzato le sue molte qualità. E adesso mi mancherà. Mi mancherà tanto la sua positività, la sua ironia, la sua allegria, ma resteranno sempre nel mio cuore.
Grazie per questo delicato momento, che ci hai regalato.
un abbraccio Stefania

Annamaria ha detto...

Benvenuta qui, Gingi! Hai detto bene: Sandra era un inno alla vita, un multiforme inno alla vita. E come Ambra, indimenticabile!
Grazie del tuo commento!!!

Annamaria ha detto...

Cara Stefania grazie a te!!! Ieri sera, quando sono tornata a casa, ho fatto passare le tante immagini che Sandra aveva postato su facebook e nel suo blog. Così mi sono resa conto che, anche attraverso quelle istantanee nella sua casetta, con Franco, con i suoi preziosi lavoretti, in mezzo alla natura e via dicendo, Sandra ci ha fatto partecipi del suo mondo pieno di calore e della gioia della quotidianità.
E' stata un regalo prezioso per tutti coloro che l'hanno conosciuta anche solo per poco.
Grazie del tuo commento e un caro abbraccio!!!

Erika ha detto...

Cara Annamaria, hai fatto, con la tua solita bravura, un ritratto perfetto della nostra cara Sandra. Grazie al blog e ad Ambra ho avuto la possibilità di conoscerla personalmente e di apprezzarla. Come ha detto Luigi, fra 100 anni ci ritroveremo tutti..... Un forte abbraccio e serena estate.

cristiana marzocchi ha detto...

La rimpiango anch'io la cara Sandra che chiamavo 'mani d'oro'.
Credo che anche coloro che l'hanno conosciuta soltanto virtualmente come me, grazie al blog,
ricorderanno sempre il suo sorriso e il suo entusiasmo.
Cristiana

Annamaria ha detto...

Ciao EriKa! Bella la battuta di Luigi, ma non è solo una battuta e io penso che abbia perfettamente ragione. Ritroveremo la nostra Sandra e Ambra e tutti quelli che ci sono cari. Grazie e un abbraccio a te!!!

Annamaria ha detto...

Certo Cristiana, Sandra aveva proprio "mani d'oro" e una positività contagiosa che riusciva a passare anche attraverso il virtuale. E quante amicizie sono nate intorno al suo blog!
Grazie e buona giornata!!!

Carmine ha detto...

Hai fatto un bel ritratto di Sandra che riusciva ad essere una persona profonda di spessore e nello stesso tempo sensibile e leggera.

Annamaria ha detto...

E' proprio come dici, Carmine! Sandra fondeva in sè profondità, leggerezza insieme a una schettezza assoluta e questo rendeva piacevolissima la sua compagnia, così come il suo blog.
Grazie del tuo commento!!!

amicusplato ha detto...

Non conoscevo Sandra. ma ne hai fatto una descrizione così perfetta, che mi ha colpito profondamente. Una figura davvero bella, che mancherà molto ai suoi cari e a chi l'ha conosciuta personalmente, e anche a chi l'ha conosciuta solo tramite il blog che tu opportunamente hai indicato.

La musica di Puccini che le hai dedicato è quanto di più appropriato potevi fare. Mi hai fatto pensare a Michelangelo quando hai scritto che bastava che guardasse un gomitolo per sapere cosa ne avrebbe fatto... L'arte non è solo una grande opera, ma anche un abile lavoro quotidiano, fatto con una perizia oggi sempre meno comune, purtroppo. E soprattutto la vita è amore, un amore che questa cara persona ha saputo riversare su tutti quelli che l'hanno conosciuta.
Davvero "immune dalla inaffettività". In questo l'ammiro.

Grazie, Annamaria, di avermi dato occasione di conoscere Sandra, anche se solo per una memoria.

Annamaria ha detto...

Grazie a te, caro Antonio, di queste tue bellissime parole per la nostra Sandra. Davvero in un gomitolo di lana vedeva già il manufatto completo e le bastava "levare il soverchio" come Michelangelo col marmo.
Ma grazie anche di aver sottolineato la ricchezza di amore che traspare dalle sue parole e dalla forza che ci ha regalato. Per questa sua intensità, Puccini mi è parso subito il musicista più adatto.
Ti abbraccio!!!

Cri ha detto...

Annamaria, sono profondamente commossa da questo tuo perfetto, meraviglioso ricordo di Sandra e al contempo incredibilmente toccata e stupefatta delle tue impressioni sul suo "garbo pensoso" durante il nostro incontro blogger a Milano... Perché le impressioni che tu con tanta sensibilità e delicata acutezza riporti sono le stesse che quel giorno ebbi anch'io, scrutando discretamente la nostra Sandra; e che tante volte mi tornarono in mente nei mesi ed anni successivi. Grazie per averle volute condividere con noi, rafforzando così il nostro legame, e grazie per aver scelto Puccini, autore di tanta sublime musica per sublimi figure di donna, che per questo a una donna come Sandra si attaglia degnamente. Un abbraccio forte

Annamaria ha detto...

Carissima Cri, in questi giorni mi sono ritrovata spesso a pensare a quanta vita e quanta storia è nata in questi anni tra noi, semplicemente dai nostri blog e dal nostro rispettivo desiderio di condivisione.
Grazie della tua sensibilità - al tuo sguardo non sfugge nulla - e di questa SINTONIA che sento vivissima.
Sandra è stata e continua ad essere un dono per tutti coloro che l'hanno conosciuta.
Ricambio il tuo abbraccio con immenso affetto!!!

frida ha detto...


Non ho conosciuto personalmente Sandra, ma è come se sapessi di lei le cose che contano, attraverso il ritratto sapientemente delicato eppure intenso che hai dipinto.
E' stata fortunata lei ad avere un'amica come te.
Sei stata fortunata tu ad essere entrata a far parte della sua vita.

Annamaria ha detto...

Come scrivevo sopra, penso spesso, cara Frida, a quanta storia e quante relazioni possono nascere da un semplice blog. Avremmo potuto lasciar perdere e non rispondere al desiderio di condivisione che un giorno ci ha preso, ma averlo fatto ci ha aperto un mondo e regalato delle persone. Sandra è stata una di queste ed è una di queste, perchè la condivisione dell'amicizia non si distrugge.
Grazie!!!

Anonimo ha detto...

Ho letto con emozione le tue parole
Il dono dell'amicizia rimane per sempre
e tu ne sei la testimonianza
Adriana

Annamaria ha detto...

Certo, Adriana, il dono dell'amicizia rimane per sempre, insieme alla ricchezza che Sandra ci ha lasciato: il suo sapersi mettere in gioco dalle piccole alle grandi cose, con semplicità, garbatamente.
Grazie!!