martedì 12 aprile 2016

Fascino di una chitarra andalusa

Attraversare vicoli e stradette tra case bianche e maioliche azzurre, entrare nella frescura di un patio ombreggiato da piante e fiori, mentre al centro l'acqua zampilla fresca da una fontanella e lasciarsi ammaliare dagli arpeggi dolci e sommessi di una chitarra.....
E' quello che è accaduto a me, in un meraviglioso angolo di Andalusia che ho avuto la gioia di visitare alcuni giorni fa.
A Siviglia, il Barrio de Santa Cruz, proprio vicino all'Alcazar, è uno dei luoghi più affascinanti della città per l'atmosfera mediterranea, la ricchissima vegetazione, i colori e l'inebriante profumo di fiori d'arancio che - soprattutto in questa stagione - avvolge ogni giardino.

Ma non è della città o delle altre meraviglie della regione andalusa che desidero parlare qui ora, ma proprio di quella melodia per chitarra che mi ha letteralmente affascinato. 
La suonava, seduto sotto gli archi di un patio, un giovane musicista di strada
Era un brano sommesso e sognante, capace di evocare un mondo lontano e incantato, una melodia vibrante e totalmente arpeggiata, ricca e delicatissima come un pizzo, un intarsio di decorazioni arabeggianti messe in musica.
Granada: Alhambra
Non potevo attraversare il giardino senza fermarmi a gustare il dono inaspettato di quelle note, nè passar via da turista frettolosa senza sapere chi fosse l'autore di quell'aria incantevole! Dunque, mi sono avvicinata e ho chiesto: il ragazzo, senza smettere di suonare, dopo un attimo di esitazione mi ha risposto solo un nome: "Tarrega".  
Me lo sono ripetuto per non dimenticarlo, cercando di conservare in cuore il fascino di quegli arpeggi e ripromettendomi  - appena possibile - di scaravoltare youtube alla ricerca del brano.
  
Ma non ho dovuto faticare molto, si tratta infatti di uno dei pezzi più famosi dello spagnolo Francisco Tarrega (1852 - 1909). 
Del resto, quando - dopo Siviglia - mi sono trovata di fronte allo splendore di Granada, avevo già intuito che quella meraviglia di merletto in musica non poteva essere se non "Recuerdos de la Alhambra", uno dei brani più affascinanti e conosciuti del compositore.
Granada: Alhambra
C'è un che di romantico e sognante in esso che riproduce i caratteri dello spirito mediterraneo, o meglio l'altra faccia dello spirito mediterraneo: non quella colorata e solare, esuberante e passionale che forse ci è più familiare, ma quella malinconica e contemplativa, più adatta ad evocare gli struggimenti del cuore insieme alle suggestioni di un mondo fiabesco e lontano.
Ce lo rivela la tonalità minore con cui il brano si apre e la dolcezza con cui poi si risolve serenamente in maggiore, in una fioritura più luminosa di arpeggi. Ce lo suggerisce il tono lento e struggente di quest'aria ricca di espressività, all'interno della quale possiamo immaginare antiche storie da Mille e una notte.
Granada: Alhambra
Belli i passaggi in cui la melodia sfuma rallentando leggermente e il tremolo si fa ora più vibrante, ora più sommesso, talora animato e fremente, altrove lieve e cantabile come una nenia
E mi ricorda anche il clima nostalgico e la delicatezza di certe canzoni napoletane - non per niente parlavo di spirito mediterraneo - che sanno creare la stessa atmosfera malinconica e contemplativa.

Un brano profondamente evocativo, capace davvero d'incantare il cuore; una melodia da far risuonare piano, come già l'avessimo dentro.

Buon ascolto!

10 commenti:

cristiana marzocchi ha detto...

Luoghi incantati e incantevoli.
Quando andai a Granada, al di fuori dell' Ahambra, ma abbastanza vicino, c'era un ristorante magico
" Los martires" : una discreta fontana nel mezzo e una musica discreta di chitarre ben scelta.
Non dimenticherò mai quel lugo, uno dei posti più suggestivi ove mi sia capitato di entrare.
Cristiana

Stefyp. ha detto...

Che meraviglia questi arpeggi di chitarra, che hanno la capacità di trasportati via...in luoghi romantici e affascinanti. Mi hai regalato un momento intenso anche di ricordi. Non conosco Siviglia, ma ho visitato Madrid, e Toledo qualche anno fa con mia figlia che ha vissuto, per lavoro, un anno a Segovia. Altri luoghi da Siviglia, ma l'atmosfera è la stessa. E' capitato, anche a me, di imbattermi proprio a Toledo in un artista di strada ed è stata un'esperienza piena di magia, come quella all'ascolto di questo brano fantastico. Grazie Annamaria, sempre bello seguire i tuoi post. Un abbraccio Stefania

Annamaria ha detto...

Sono numerosissimi, cara Cristiana, i luoghi incantati grandi e piccoli che si possono trovare in Andalusia, come penso anche in altre regioni della Spagna. Disseminati di fiori, di profumi e di musica.....una meraviglia!!! Se poi a questo aggiungi il fascino artistico dell'Alhambra a Granada, o dell'Alcazar di Siviglia o della Moschea di Cordoba, trovi davvero a magia indimenticabile.
Grazie e buona serata!!!

Annamaria ha detto...

Hai sentito, cara Stefania, che arpeggi??? Sono felicissima di aver trovato il brano ascoltato per strada e di poterlo condividere con voi! Ti assicuro che quel chitarrista era bravissimo. Ma sono altrettanto contenta di aver scovato un video che alla musica di Tarrega accompagna le immagini dell' Alhambra.
Buona serata e un abbraccio a te!!!

eglissima egle ha detto...

Grazie, Annamaria cara di queste bellissime foto e della musica di Tarrega. Mentre l'ascoltavo avevo l'impressione di conoscerla, ma forse era dentro di me assieme con il profumo dell'Andalusia. Una sinestesia fantastica!
Un abbraccio di buona giornata.
egle

Annamaria ha detto...

Infatti, Egle! Hai proprio la sensazione di aver già dentro quella musica, come se le note la facessero riaffiorare da un substrato che già possediamo.
Grazie a te e un abbraccio!!!

Nella Crosiglia ha detto...

Il tuo commento è come la trama di un pizzo lavorato con estrema cura e la scelta del brano che ho condiviso su you-tube ci fa assaggiare il vero sapore di questa magnifica terra, che palpita tra i suoi colori, la sua storia e la sua musica..grazie come sempre Annamaria!
Un bacio da stritolo...

Annamaria ha detto...

Grazie, cara NELLA! La decorazione di certi palazzi, dall'Alhambra di Granada all'Alcazar di Siviglia, fa pensare proprio a raffinatissimi pizzi, a giochi di luci ed ombre sapientemente studiati. Ma anche al di là di questo, l'Andalusia è una terra affascinante per profumi, colori e...appunto, musica!!!
Abbraccione grande!!!

Silvana Planeta ha detto...

Tesoro!!! Da quanto tempo... Lo so, la colpa è mia, ma torno qui e cosa trovo? Un incanto, una melodia che giustamente hai definito mediterranea e che molto somiglia alla canzone classica napoletana. Grazie per il magnifico regalo, che io ho particolarmente apprezzato.

Annamaria ha detto...

Non devi scusarti di nulla, cara Silvana! Sono felice che il richiamo alla classica canzone napoletana ti sia parso opportuno e azzeccato.
Grazie a te e un grande abbraccio!!!