E' singolare la rappresentazione di Novembre nell'ambito del "Ciclo dei Mesi" dei fratelli Limbourg, soprattutto se la paragoniamo alle immagini precedenti, perchè - al di là della lunetta effettivamente realizzata dai famosi miniatori - il quadretto è opera di Jean Colombe e risale alla fine del XV secolo.
E che la mano dell'autore è diversa, risulta chiaro anche dalla differente iconografia.
Infatti, la rappresentazione del mondo cortese scompare del tutto e persino il castello che quasi sempre troneggiava sullo sfondo descritto con una miriade di particolari, qui è appena accennato e si integra totalmente col paesaggio.
E' invece una scena pastorale il centro della raffigurazione, in particolare la raccolta delle ghiande.
Dal gesto teso del pastore in primo piano armato di bastone, si comprende infatti che è intento a percuotere i tronchi delle querce per farne cadere le ghiande, mentre un branco di maiali è raffigurato proprio nell'atto di cibarsene sotto l'occhio vigile di un cane.
In secondo piano, nel folto degli alberi, altri contadini sono intenti a bacchiare, mentre sullo sfondo si scorge un paesaggino dai toni freddi e smorzati.
Ed è altrettanto singolare che - in una miniatura del codice "Très riches heures du Duc de Berry" che descrive i fasti della vita cortese insieme alle operazioni agricole dei vari mesi - così largo spazio sia lasciato a un branco di porci, tradizionalmente simbolo negativo di chi non sa sollevarsi dal fango materiale o morale.
Ma occorre fare due considerazioni.
In primo luogo, il maiale era sempre stato una preziosa fonte di alimentazione, vera ricchezza per il mondo contadino soprattutto in tempi di carestia e la sua presenza rientra nel quadro della rappresentazione della vita quotidiana nella sua concretezza.
In secondo luogo, anche in differenti contesti Novembre è simboleggiato spesso dalla bacchiatura delle ghiande per i maiali, in vista del loro ingrasso per la macellazione del mese successivo.
Al di là di questo, però, altri aspetti della miniatura mi sembrano degni di nota.
Innanzitutto la pennellata - particolareggiatissima e morbida ad un tempo, come si può osservare nelle setole degli animali o nelle chiome dgli alberi - che in certi punti diventa quasi una sorta di "pointillisme" ante litteram.
E poi lo splendido paesaggio sullo sfondo che, nella sua morbidezza, ci ricorda che siamo già in pieno Quattrocento, e può essere assimilato agli sfondi di alcune Madonne, ad esempio, del Pinturicchio, dove un colle, un torracchione, uno specchio d'acqua creano aperture inusitate e un respiro spaziale nuovo.
Infine - forse dovuta alla differente mano dell'autore, forse al fatto che Novembre ha un clima più triste - si nota una minore luminosità di tutta l'immagine rispetto ai mesi precedenti. Contribuiscono a ciò i toni scuri o smorzati del manto degli animali, del prato brullo, insieme al bosco con la sua cortina di alberi.
A commento della miniatura, il "Largo" di Haendel dal "Concerto grosso in Si bemolle magg. op. 3 n.2 HWV 313", pezzo forse meno popolare rispetto al più conosciuto Largo dall'opera "Serse", ma senza dubbio ricco di fascino nella sua aura un po' brumosa come il mese di cui stiamo parlando.
Un brano che, per atmosfera e pacatezza di ritmo, può ricordare anche l'Adagio di un famosissimo Concerto per archi e oboe di Alessandro Marcello, peraltro contemporaneo di Haendel.
Buon ascolto!
10 commenti:
Ecco messer Novembre sbucare dalle fredde brume autunnali!! Santa paletta siamo già al mese n° 11...da non credere.
Anche questa raffigurazione lascia incantati e "porta via" un tempo lunghissimo se la si vuole osservare e meditare con attenzione. Operazione piacevolissima con il brano che procede in sottofondo!Hai provato?...basta avviare la musica e, salendo un po' cliccare sull'immagine per ingrandirla: 2 minuti e mezzo da non perdere!
Certo che ho provato, Sandra!
Lasciamoci "portar via" da musica e immagini.
GRAZIE e buona settimana!
Bel post, come sempre, Annamaria.
Complimenti!
Grazie di essre passata di qui Gianna!
Buona settimana!
Come vola il tempo! Novembre è un mese che mi piace perché il suo mantello svela il Natale :-) Bellissimo blog.
Grazie Carolina e benvenuta qui!!!
A presto!!!
Ciao cara, é una dolce sorpresa il tuo novembre del "ciclo dei mesi".Leggo con entusiasmo la tua descrizione con sottofondo musicale:)). Sai,questo novembre mi é stato molto triste ma il tuo post mi promette un dicembre migliore.
Un caro saluto e baci
Caterina carissima, ti auguro di cuore che i mesi futuri ti portino luce e serenità!
Grazie di essere passata di qui!
Ti abbraccio!
Mi associo a quanto detto da Sandra, ma voglio aggiungere che tutte le note e le osservazioni da te fatte sulle differenze tra questo dipinto e i precedenti sono non solo interessanti, ma centrate. Questa rappresentazione "tridimensionale" pittura-testo-musica del mese di Novembre è veramente notevole.
Grazie del tuo apprezzamento, Ambra!!!
A dire il vero, l'analisi di questo mese mi ha portato via un po' più di tempo anche per la scelta del pezzo di musica. E sono contenta che l'insieme ti piaccia.
Buona serata!
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