martedì 22 novembre 2011

Un violino per Santa Cecilia

Oggi, 22 novembre, festa di Santa Cecilia, mi piace celebrare la patrona della musica e dei musicisti con un pezzo per violino.

Ricordo che lo scorso anno, per la stessa ricorrenza, avevo postato un brano di Haendel (proprio l'Ode a Santa Cecilia) la cui clip video consentiva di osservare da vicino l'espressione dei musicisti, il loro vivere la musica nel profondo. Era un gioco di sguardi che aprivano scorci di luce sull'interiorità di ciascuno rivelandoci di quanta vita si alimentasse la loro anima attraverso la magia delle note.


Questa volta è la voce del violino che desidero proporre, sottile e variegata
, dolcissima e drammatica, ricca di sfumature tra luminosità e penombra, capace di addentrarsi nel cuore di chi ascolta e di scandagliarne l'abisso come uno sguardo di straordinaria intensità.
Ho scelto infatti uno dei brani più famosi di tutta la produzione violinistica dell'Ottocento, considerato tra l'altro uno dei vertici del virtuosismo in questo campo: il "Concerto
per violino e orchestra in Re magg. op.77" di Johannes Brahms, che ascoltiamo nel suo mirabile "Adagio".

Dopo l'ampia introduzione
affidata al dialogo tra l'orchestra e i fiati - in particolare l'oboe che enuncia il tema principale - il violino è un filo sottile che riprende la melodia e poi torna su se stesso inanellandosi in variazioni di incantevole splendore, voce emergente eppure profondamente integrata con l'orchestra.
Si dipana così un canto ora di rasserenante luminosità, ora pieno di inquietudine tormentosa; delicatissimo e insieme impetuoso, intriso di intensa drammatica passione: ultimi lampi di un romanticismo che si apre ormai a suggestioni nuove e respiri d'infinito.

Propongo il brano in un video datato, ma sempre ricco di fascino per l'interpretazione di Henryk Szeryng che fa risuonare in modo incantevole la voce del suo violino.

Buon ascolto!

10 commenti:

Chiara ha detto...

Buona festa, Annamaria! Perchè anche se "suonicchi" il pianoforte,non vuo dire che in te non si nasconda un'anima di musicista! Buona Santa Cecilia!

Ambra ha detto...

Una cosa che mi ha profondamente colpito sin da bambina è sempre stata quella di osservare come la musica trasfigurasse i visi dei musicisti e del direttore d'orchestra. Vedevo passare sui loro visi una sorta di estasi, come fossero immemori della realtà, immersi in una magìa che li sollevava in un mondo di pure emozioni. E ancora oggi ne rimango incantata.

Annamaria ha detto...

Buona festa a te, Chiara, e al tuo flauto!
Grazie!

Annamaria ha detto...

Sì, Ambra, è così e il video che ho postato lo scorso anno per Santa Cecilia, mi ha affascinato proprio per quello che hai detto.
A presto!

Ninfa ha detto...

Grazie per avermi fatto conoscere (sì, non ti scandalizzare...) questo bellissimo brano Annamaria, vi ho proprio ritrovato tutte quelle sfumature di cui ci hai parlato: emozioni diverse ed anche contrastanti tra loro, come solo la musica, certa musica, sa trasmettere. Ciao!

Annamaria ha detto...

Grazie di cuore, Ninfa!
(...e non vedo perchè dovrei scandalizzarmi!)
Le tue parole mi dannno una grandissima gioia!
A presto!

Sandra M. ha detto...

Che violinista straordinario. Io son sempre più ammutolita di fronte alla tua vastissima cultura musicale...e mi sento piccina picciò!
:O)

Annamaria ha detto...

Ma va là, Sandra!!!
Il fatto è che ho cominciato a sentir musica a 15 anni e d'allora ne sono passati tanti....!!!
Sono felice che il violinista ti abbia "catturato".
Un abbraccio!

eglissima egle ha detto...

Quanta dolcezza malinconica in questo Brahms e quanta bravura e intensità nelle note del violinista!
Grazie, Annamaria cara, per questa struggente chicca.
Buona domenica.
egle

Annamaria ha detto...

Egle...non so come scusarmi, ma vedo solo ora il tuo commento che era da mesi in attesa di moderazione e mi era sfuggito!!! Grazie in ritardissimo e un abbraccio!!!