Marzo volge quasi al termine e, come per Gennaio e Febbraio, desidero soffermarmi a contemplare la bellezza delle miniature del "Ciclo dei Mesi" dei fratelli Limbourg alle quali ho già fatto cenno in altri due post di questo nuovo anno.
Si avvicina la primavera e la raffigurazione di Marzo ci presenta, sia in primo che in secondo piano, diversi appezzamenti di terreno con i rispettivi lavori agricoli, mentre sullo sfondo si scorge uno splendido castello - probabilmente quello di Lusignan, residenza prediletta del Duca di Berry - circondato da una duplice cinta di mura.
Al di sopra del cielo di un blu smaltato, campeggia la lunetta con il carro del sole e i segni zodiacali del periodo : i Pesci e l'Ariete.
La miniatura - concepita da Paul de Limbourg ma forse realizzata da un anonimo - ci offre ancora una volta un'immagine del mondo feudale: il castello con le sue proprietà agricole dove i contadini attendono al proprio lavoro e dove ogni operazione, dall'aratura alla potatura e alla semina, si svolge nella calma di uno spazio ordinato secondo i ritmi della stagione.
La campagna infatti è ben curata, gli appezzamenti delimitati da muretti di cinta e divisi da sentieri in diagonale così da dare allo spettatore l'idea di una distesa di terreno molto ampia.
Grande il rispetto delle proporzioni così come la cura dei particolari in una descrizione che non trascura nulla e nulla lascia al caso: dalla disposizione dei solchi e delle zolle di terra ben differenziate secondo il tipo di lavorazione, agli attrezzi dei vignaioli, fino ai tetti e alle torri del castello una delle quali sovrastata dalla figura di un drago volante, richiamo ad un'antica leggenda locale.
Nell'insieme, è un'immagine che invita a entrare all'interno della realtà rappresentata, a percorrerne i sentieri nella calma circostante e a respirare il clima dell'epoca godendo del disegno raffinato del castello che - per quanto difeso da torri e da un'ampia cerchia di mura - mantiene tratti di grande eleganza.
Ci facciamo accompagnare in questo percorso dalla "Ciaccona in sol minore" di Henry Purcell, brano particolarmente interessante perchè riecheggia una danza contadina di origine portoghese risalente al XVI secolo.
Si tratta della "follia", tema con variazioni diffusosi in tutta Europa e ripreso poi da numerosissimi musicisti tra i quali Vivaldi, Bach, Corelli, Scarlatti, Haendel, solo per citarne alcuni, ma ancora oggi rielaborato nella colonna sonora di famosi fims.
Dalla "follia" Purcell prende solo ispirazione per approdare poi a ritmi e variazioni melodiche un po' differenti rispetto agli altri compositori; tuttavia il riferimento al tema originario appare evidente soprattutto nella prima parte del brano, riportandoci ulteriormente indietro nel tempo.
Buon ascolto!
6 commenti:
Bella descrizione della miniatura, ma per vederla ci vuole la lente di ingrandimento... ;-) O sono io che comincio a diventare vecchia?
Hai ragione, Palmy...non sei tu che invecchi!
Purtroppo se tento di caricare la foto in formato più grande il pc non me la prende ( mi ha preso solo i nastri tricolori...si vede che è un pc patriottico!)
Però se clicchi sulla foto s'ingrandisce un po'. Inoltre la puoi salvare, così poi la ingrandisci quanto vuoi.
Grazie! :-))
Si, bisogna cliccare sull'immagine ;-) e si vede la miniatura in tutta la sua bellezza, e la campagna nella ripresa delle attività marzoline.
Veramente straordinarie queste miniature, così accuratamente descritte nel post; e ben appropriata la Ciaccona di Purcell.
Ci rassereni l'animo con questi bei post, carissima Annamaria :-))
Ciao!
Grazie Antonio!
Mi piace condividere qui le cose che amo e per me queste sono le miniature più belle del mondo...
Se poi la musica e le immagini che posto possono offrire qualche spiraglio di serenità, sono davvero contenta e mi rassereno anch'io.
:-))
GRAZIE. Le tue parole sono stete... terapeutiche. Grazie, grazie per davvero.
Grazie a te Flautista!!!!
Bacini...come diresti tu!
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