Ci si può innamorare di un brano di musica al primo ascolto?
Esiste quello che si potrebbe chiamare "colpo di fulmine musicale"?
Certo!!! Molti l'hanno provato e lo sperimentano in continuazione non solo nei confronti di pezzi classici, ma spesso anche con altri generi.
E' la Musica a catturarci con la sua multiforme bellezza!
C'è chi è maggiormente preso dalla melodìa, chi dal ritmo, chi dal suono di un particolare strumento o addirittura dal fascino del primo strumento che si ricordi: la voce.
Basta che le note ci colgano ricettivi, disposti all'abbandono: così si viene presi e coinvolti da una passione che porta a risentire più volte un brano finchè non è totalmente nostro e canta dentro di noi spesso indipendentemente dalla volontà.
Tuttavia ciò non deve indurre a pensare che una musica di fronte alla quale - di primo acchito - restiamo indifferenti o che proprio non ci piace, non possa in seguito diventare oggetto di un amore appassionato.
Non tutti gli autori sono uguali, non sempre rivelano subito il loro splendore, come non sono uguali le nostre disposizioni d'animo momento per momento e le emozioni che ne conseguono. Sono il tempo e la fedeltà a cementare certi amori fino a far divampare vigoroso quello che, all'inizio, sembrava un focherello forse destinato a spegnersi.
Ho provato anch' io, talora, amore al primo ascolto per varie composizioni, ma devo confessare che non poche volte ho avuto difficoltà ad apprezzare subito un brano.
Credo di averne parlato già tempo fa.
Ricordo - solo per fare qualche esempio - di essere stata catturata immediatamente dalla grandiosità wagneriana dell'Ouverture del Tannhauser e così pure da vari pezzi di Haendel, dalle vivaci architetture di certe sinfonie di Mozart come dall'Adagio per archi di Barber.
Ma con tanti altri autori ho avuto bisogno di tempo.
Bach, per esempio - il mio Bach che adoravo già a sedici anni!!! - non mi ha parlato subito in tutto. Se si eccettua la Toccata e fuga in re minore, i Brandeburghesi e qualche contrappunto da L'arte della fuga (tra l'altro nella versione jazz del gruppo Les Swingle Singers), ammetto di aver fatto fatica ad entrare nel vivo di altri brani.
Ma l'ascolto assiduo nel tempo me li ha resi via via più familiari fino a condurmi al cuore profondissimo della loro bellezza e a farmi innamorare di composizioni come le Suites orchestrali, le Partite per clavicembalo o le Suites per cello, per citarne solo alcune.
Parlavo di ascolto assiduo. Sta lì, a mio avviso, il segreto: un ascolto assiduo ma anche libero, quasi indifeso in modo che la musica possa entrare nell'anima.
Magari all'inizio non è il tema principale del pezzo a prenderti, magari ti cattura solo un un passaggio, un accordo, talora la suggestione di una semplice dissonanza.
Eppure, da quel particolare il brano inizia a svelare il suo incanto, a farti entrare nel suo universo inducendoti a scoprire anche il tuo universo interiore. E quando giunge a svelare te a te stesso, quel brano è ormai tuo, in un legame inscindibile.
Innamorarsi al primo ascolto, però, resta sempre un' esperienza che regala grande e spesso indimenticabile emozione.
E' ciò che mi è accaduto anche con il pezzo di F.J. Haydn che propongo oggi. Si tratta dell' Adagio del "Concerto N.1 in Do maggiore per violoncello e orchestra" qui nell'interpretazione di Mstislav Rostropovich.
La voce straordinaria e affascinante dello strumento solista conferisce grande intensità al brano, e la melodia che si snoda dolce e solenne, sostenuta dal ritmo pacato dell'orchestra, conduce proprio al cuore caldo della Musica.
Buon ascolto!
15 commenti:
Eh si, è come l'innamoramento tra due persone. C'è un'alchimia misteriosa che avvicina due corpi e due anime. Credo che anche il fluire della musica possa catturare chi la sente penetrare dentro di sé, come se la musica lo portasse con sè in una sfera, in una dimensione dove esistono solo la sua anima e la musica. Una sensazione d'amore.
Io l'ho provata.
Mia cara Annamaria...fuori fa molto freddo e le giornate trascorrono regalando pensieri e dispiaceri...ancora freddo! Stasera ho letto le tue parole...ho chiuso gli occhi e mi sono lasciata rapire dalla musica...che è entrata discreta nel mio cuore e si è diffusa a macchia d'olio. Quando il silenzio è tornato mi sono accorta di quanto calore mi avesse regalato la melodia della musica che hai proposto. Fa ancora freddo fuori, molto freddo...ma nel mio cuore si è acceso il fuoco di un camino. Un bacio. Domenica
L'amore al primo ascolto l'ho provato proprio con il violoncello, ascoltando il concerto di Dvorak, le suites di Bach hanno consolidato l'amore. A quarant'anni mi sono iscritto al corso di violoncello, mi imparare a suonare qualcosa dalle suites; il maestro dato che oltre a me, aveva solo un bambino mandato li dai genitori, fece il possibile per farmi rinunciare, abitava in un'altra città ed iol guadagno sarebbe andato tutto in benzina. Avevo pagato l'iscrizione ed ho fatto un anno di pianoforte, mi sono divertito, sopratutto perchè mia figlia, che aveva otto anni , mi aiutava a studiare. Il grande amore è rimasto, grazie per il bellissimo brano.
Verissimo, Ambra, ciò che dici! Dietro le note c'è sempre una persona che, attraverso quelle note, apre la propria anima, così ascoltare quella musica diventa davvero un incontro d'amore!
Una misteriosa splendida alchimìa.
Grazie!
Carissima Domenica, sono felice che questo brano di Haydn ti abbia scaldato il cuore!
E' un Adagio di particolare solennità e dolcezza, ha un ritmo così ampio e pacato che ridona respiro.
Un bacione e un augurio di buona serata!
Ciao Jean!
Splendido Dvorak e che meraviglia le Suites di Bach per violoncello!
Tempo fa ho postato qui la Sarabanda dalla VI Suite sia nella versione originale che in quella arrangiata da Sting. La trovi nelle etichette alla voce Sting - Bach. Semplicemente fantastica!
Grazie a te!
All'inizio come diceva Ambra è l'evento, la scintilla da cui tutto comincia, poi inizia la conoscenza che si approfondisce di giorno in giorno ti fa cogliere aspetti sempre nuovi e ti fa apprezzare sempre più quelli noti...
Certo, Palmy!
La scintilla iniziale e la conoscenza successiva e quotidiana si integrano. E' così per le persone come per la musica!
Grazie!
wow, suoni da crampo allo stomaco!
Sì Darjo, la voce bassa del violoncello, forse più ancora di altri strumenti, ha un impatto fisico.
E sta anche in questo la sua bellezza.
Grazie!
Cara Annamaria, sono ancora io. Oggi io ed Enrico siamo andati a prendere mio figlio al corso di pittura....il maestro mette sempre della musica che accompagna i bambini nelle loro composizioni....c'era una musica bellissima e io ed enrico ci siamo sentiti entrambi(tu sai quanto siamo diversi)RAPITI....Enrico è corso a prendere la custodia del cd....era di dvorak, il compositore di cui parlava jean. Stasera ho sorriso leggendo il suo commento. Queste coincidenze emozionano quanto la musica che ascoltiamo insieme a te. Ciao Annamaria.
Scusa non ho firmato il commento.
Ciao Annamaria. Domenica
Ciao,Domenica! Che bravo il maestro di pittura a mettere una bella colonna sonora e che bellissima esperienza mi hai raccontato!!!
Sì, emozionano davvero certe coincidenze.
Grazie e ancora grazie!!!
Confesso di non avere mai messo in atto comportamenti pi paziente assiduità: son ferma all'innamoramento istantaneo. Mi rendo conto di quanto sia giusto il tuo ragionamento.
In questi giorni "tappati" in casa...quale migliore occasione...
:O)
Sandra, splendido l'innamoramento istantaneo della musica! Sei sensibile e ricettiva.
Ma ho sperimentato che, se mi fermo a quello che mi piace, finisco per ascoltare sempre le stesse cose. Invece un ascolto paziente anche di altro mi fa scoprire tanta musica nuova.
E poi, effettivamente, queste domeniche di quasi letargo, in mezzo alla neve...invitano!
Grazie!
Posta un commento