lunedì 6 giugno 2011

"Ti scrivo" : dialogare con le note

Sappiamo tutti che, se ogni forma di arte è un linguaggio comunicativo, la musica lo è per eccellenza perchè, superando la necessità o in qualche modo il vincolo delle parole e andando dritto alle emozioni, assume una portata universale.

Come ad esempio le arti visive, alle quali la mancanza del filtro delle parole conferisce immediatezza, così anche la musica - per quanto sia dotata di un suo linguaggio che va comunque compreso perchè se ne possa fruire pienamente - ha la virtù di raggiungere la nostra sensibilità in modo più diretto e toccante.

Il brano di
Allevi che presento oggi intitolato "Ti scrivo" (dal cd "No concept" del 2005) s'inserisce in questo contesto.
Se pensiamo al precedente
"Carta e penna" (da "13 Dita") che ho postato qui mesi fa, dove il titolo induce a pensare alla tastiera proprio come al foglio bianco sul quale l'autore scrive, scopriamo che non è nuova in Allevi l'esigenza chiaramente esplicitata di dialogare attraverso le note.
"Ti scrivo"
però, sembra sottolineare questo aspetto comunicativo con intensità ancora maggiore, come se le note potessero tradursi non tanto in parole, quanto in onde emotive - frequenze interiori per così dire a monte delle parole stesse - andando a toccare quel nucleo segreto presente in ciascuno di noi dove nascono i pensieri.

Ed è singolare questo brano perchè, al di là del tema - talora leggero, talaltra più incisivo - il suo pregio sta nei dettagli: nel lieve quasi impercettibile rallentare e nelle successive riprese più veloci, nello sfumare qua e là una frase musicale modulandola con dolcezza, sempre alla ricerca di una perfezione non asettica, ma di un suono vivo e palpitante. Tutti aspetti che il tocco del compositore e il
Bosendorfer Imperial con cui il brano è registrato ci fanno apprezzare maggiormente.
Ma tutti aspetti tipici anche di un vero e proprio discorso dove un'inflessione di voce, una pausa, un accento particolare, l'indugiare su di una parola piuttosto che lo scorrere via, ne affinano il significato.

Un discorso ricco di sfumature e di scioltezza nel ritmo fluido e a volte sincopato di certe battute, a tratti animato da martellante intensità, e poi ancora sommesso verso la fine.


Il brano è dedicato a un amico, prete e filosofo, scomparso improvvisamente senza che il compositore potesse salutarlo, ma al quale Allevi parla con queste note - come afferma lui stesso - "...sicuro che da lassù continua a seguire i miei passi".


Buon ascolto!

21 commenti:

Chiara ha detto...

E' stupenda!!!!!!!! Bacini!

Annamaria ha detto...

Sì, Chiara, è un brano stupendo!
Qui Allevi fa fiorire dalle note tutta l'intensità del non detto a parole.

Grazie e a presto!

Ninfa ha detto...

Bellissimo questo brano di Allevi, una melodia così intensa, coinvolgente. Non me la sento di scrivere niente di più, perchè le tue parole di presentazione dicono tutto e sono così musicali che è un vero piacere leggerle. Ciao, Annamaria!

Annamaria ha detto...

Grazie, Ninfa, di questa tua condivisione! E' davvero un brano coinvolgente e ricco di sfumature!

Sono appena stata a vedere le tue foto che trovo belle e particolarmente originali!

A presto!

Ambra ha detto...

Ciao Annamaria. Ho letto con molto interesse il tuo dotto "trattato". Mi soffermo su una tua frase anche se non è il punto centrale del tuo scritto " un suo linguaggio che va comunque compreso perchè se ne possa fruire pienamente". Più di una volta ho pensato che per gioire della musica (ma non solo, diciamo di tutte le forme artistiche) non basta una sensibilità innata anche se indispensabile, serve anche un background culturale "perchè se ne possa fruire pienamente". E ora vado a godermi la tua musica.

Annamaria ha detto...

Ciao carissima Ambra!
Guarda che il mio non è (e non vuole essere) un "dotto trattato", ma solo un semplice discorso in cui desidero condividere ciò che per me è bello.

Per il resto, hai ragione: il primo requisito per gioire di un'opera d'arte è certamente la sensibilità. Ma poi, per coglierne in pieno tutto lo spessore, occorre un entroterra culturale. E' innegabile.

Grazie di questo commento, ora goditi lo splendore delle note!
Buona giornata!

aaaa ha detto...

Ciao Annamaria, ancora complimenti per il Tuo blog, saluti a tutte le Anime che ivi si radunano, e si comunicano tra loro, che bello.
Annamaria, vorrei fare alcune considerazioni. Ho aperto un Blog, ma non so mai quali argomenti affrontare, preferisco commentare gli articoli Altrui, anche se cio' comporta una dispersione del mio pensiero, difficile poi da recuperare e riorganizzare. Sempre mi sono chiesto quale era la ragione per cui la Musica mi attraeva in modo così particolare, e la risposta mi arrivo' casualmente leggendo un libro di filosofia aperto alla pagina esatt, che attendeva solo di essere letta. Schopenhauer afferma, e invito a d andare su Google per leggere l' articolo completo, che la superiorità della musica è dovuta dal fatto che a differenzsa delle altre arti non è raffigurazione della Vita ma la Vita stessa, non è rappresentazione dell' azione ma pura azione in movimento e divenire. Schopenhauer lo spiegas con ben altre parole ma il succo del discorso è questo.
Altra considerazione su Allievi, questo Artista è molto controverso, circondato da Amore odio; a me personalmente piace molto, obbiettivamente è anche un grandissimo strumentista, e questo potrebbe bastarmi.
Ciao Annamaria e lettori/trici.
p.s. un pensiero per La Flautista, sto postando molti commenti sul suo Blog ma me li mangia inesorabilmente il sistema, quante gemme andate perse...... ma presto ci riuscirò a scriverTi qualcosa. Ti faccio sin d' ora i miei piu' sinceri e sentiti complimenti per quello che sei e per come lo comunichi a tutti noi: Grazie e avanti così
Francesco '57

Annamaria ha detto...

Grazie, Francesco, del tuo commento così interessante.

Per il blog, devi sentirti assolutamente libero di scegliere l'argomento che più ti appassiona, che ti tocca e desideri veramente condividere con gli altri.
Io ho aperto il blog perchè sentivo il desiderio di mettere in comune la bellezza della musica e dell'arte in genere...poi ciascuno ha i suoi gusti. Ma non esistono argomenti che devono essere affrontati o meno. Scrivi liberamente ciò che vuoi tu.

Bellissimo il discorso di Schopenauer sulla superiorità della Musica che non è rappresentazione della Vita ma è Vita stessa e ti ringrazio molto di questo contributo.

Quanto ad Allevi, è vero, è un Artista molto controverso, spesso oggetto di invidia.
Io lo trovo straordinario sia musicalmente che umanamente. Leggi anche i suoi libri: il genio coniugato con la purezza di cuore!

E se vuoi lasciare commenti sul blog della nostra amica LaFlautista, prova a cambiare browser: io per es. da Mozilla non riesco, e devo entrare da Google chrome. Misteri del web.
Grazie mille di tutto!!!

luigina salmaso ha detto...

ciao ..che bella musica..un abbraccio.luigina

Sandra M. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Sandra M. ha detto...

Nonb basta blogger: anche mille errori miei...bah...riscrivo:

"Ciao Annamaria, grazie per questo ascolto!!! Mi piace tanto Allevi e tu sai narrare la musica in modo affascinante.
Mi perdonerai se approfitto di questo rettangolino per mandare un messaggio a Chiara: non riesco a commentare nel suo blog , con nessuno dei miei browser, e non ha nemmeno la modalità "anonimo" ... e nemmeno la mail....
Ciao Annamaria, grazie e scusa questa invasione.
Sandra
P.S.: quanto mi piacerebbe posare le dita su quel Bosendorfer!"

Annamaria ha detto...

Grazie Luigina del tuo orecchio sempre attento!
Ti abbraccio!

Annamaria ha detto...

Sandra, Ciao!
Mi spiace del tuo inconveniente con blogger. Comunque, per comunicare con LaFlautista usa pure questo angolino quanto vuoi. (Tra l'altro, nei commenti al mio post sul suo compleanno trovi anche la sua mail).

Sono felice che Allevi ti piaccia e hai ragione: posare le dita su quel Bosendorfer dev'essere un sogno!
Ti abbraccio forte e ti auguro una buona giornata!

Filmmaker Italo ha detto...

Navigando tra i blog dei lettori del mio ho trovato che alcuni seguono i tuoi post. Mi associo visto che sono un amante della musica, che è una parte importante nella realizzazione dei miei filmati.
Ancora complimenti

Annamaria ha detto...

Grazie, Italo, e benvenuto in questo piccolo spazio musicale!
Ho fatto un giretto anche nel tuo blog: molto interessante!
Tornerò!

aaaa ha detto...

Annamaria, scusami se Ti rivolgo questa richiesta, non potresti contattarmi personalmente tramite e mail? Se fosse possibile mi piacerebbe approfondire la ns. conoscenza, visto il comune Amore per la Musica Bach e le cose belle della Vita, sarei molto arricchito e potrei anche farti delle rivelazioni importanti; per referenze Ti faccio il nome di Silvana Planeta e del marito che ho conosciuto personalmente e Ti puo' parlare un po' di me, se per scelta, per etica o per qualsiasi altra motivazione non fossi d' accordo rispetterei assolutissimmente la Tua decisione, e adeguandomi continerei a seguirti con lo stesso interesse e a commentare. Grazie. Ciao
Francesco'57

Annamaria ha detto...

Grazie, Francesco, sei molto gentile.
Non avertene a male, ma....sono un tipo piuttosto riservato.
E del resto questi commenti mi sembrano già una bella occasione di scambio.
Comunque ci penso e magari ti contatterò più avanti.
Scusa ancora.
Ciao!

Krilù ha detto...

Grazie Annamaria per questo stupendo brano di Allevi.
Le tue proposte musicali sono sempre molto pregevoli.

Annamaria ha detto...

Grazie della tua sensibilità Krilù!
Ti abbraccio con affetto!!!
Buon weekend!

aaaa ha detto...

Ciao Annamaria, ho rintracciato lo scritto di Schopenhauer relativo alle sue opinioni sulla Musica. Te lo riporto integralmente e se vorrai lo potrai immortalare meglio commentandolo in qualche Tuo futuro articolo:
Recita schopenhauer:
"La musica è dell' intera volontà oggettivazione e immagine, tanto diretta come è il mondo; o anzi come sono le idee: il cui fenomeno moltiplicato costituisce il mondo dei singoli oggetti. La musica non è quindi punto, come le altre arti, l' immagine delle idee, bensì l' immagine della volontà stessa, della quale sono oggettività le idee: percio' l' effetto della musica è tanto più potente e insinuante di quello delle altre arti: imperocchè queste ci danno appena il riflesso, mentre quella esprime l' essenza(........) Ora, come l' essenza dell' uomo sta nel fatto che la sua volontà aspira, viene appagata e torna ad aspirare, e sempre così continua; anzi sua sola felicità, solo suo benessere è quel passare dal desiderio all' appagamento e da questo a un nuovo desiderio proceda rapido, poi che il ritardo dell' appagamento è dolore, e il ritardo del nuovo desiderio è aspirazione vuota, languor, noia; così l'essenza della melodia è un perenne discostarsi, peregrinar lontano dal tono fondamentale per mille vie non solo verso i gradi armonici, la terza e la dominante, ma verso ogni tono, fino alla dissonante settima e ai gradi eccedenti.
Non ha bisogno di commenti.
Grazie per lo spazio, scusami per il disturbo e saluti a Te e ai Lettori del Tuo meraviglioso Blog.
Musica forever.
Francesco'57

Annamaria ha detto...

Grazie, Francesco, per questa bella citazione di Schopenauer che effettivamente non ha bisogno di commenti.
Ne farò tesoro.
Buona giornata!