E' questa la stagione in cui - forse complice il tiepido sole della primavera imminente - il mio pensiero comincia ad andare alle vacanze. Non a quelle di Pasqua più vicine, ma proprio alle ferie estive, le "grandi vacanze" come le chiamano in Francia.
Quando ancora lavoravo, era in questo periodo che sulla mia agenda iniziavo il conto alla rovescia dei giorni che ci separavano dall'estate, quasi come i miei allievi che, ogni mattina, sul calendario appeso in classe cancellavano una data segnando quanto mancava all'alba. Anch'io, come loro, dietro l'apparente serietà aspettavo l'alba, sognando di potermi concedere - esattamente come Snoopy - una pausa di dolce far niente.
Ho sempre scandito il tempo ad anni scolastici: iniziavo a settembre e per un po' tiravo dritto senza pensare, ma superato febbraio, puntuale arrivava il momento in cui cedevo alla curiosità....quanti giorni ci sono alla fine della scuola?
A dire il vero, cercavo di ritardare il più possibile questo calcolo perchè dentro di me sapevo che, una volta decretato il numero preciso (togliendo rigorosamente festività e giorni liberi), sarei stata colta dall'angoscia o dall'ansia. L'angoscia se ero particolarmente stanca ("Oddio...ancora tutto questo tempo!"); l'ansia se il conteggio era giustamente finalizzato ad una pianificazione mensile del programma. ("Oddio...non ce la farò mai a completare gli argomenti!").
Insomma, da qualunque parte rigirassi la faccenda, i giorni erano sempre troppi o troppo pochi. Occorreva quindi qualcosa che addolcisse l'attesa, dandomi nello stesso tempo la carica per condurre il lavoro a una conclusione dignitosa.
Così, a metà dell'anno o un po' di più, mi regalavo un cd, una musica nuova che mi toccasse dentro e possibilmente ci rimanesse quasi a inaugurare una rinnovata stagione dell'anima. Spesso la sceglievo a caso, ma devo ammettere che la sorte era sempre benevola e mi permetteva di scoprire preziosissimi gioielli.
E anche adesso che, pur avendo lasciato la scuola, non ho ancora perso i ritmi di una volta, in questo periodo in cui gli occhi mi corrono al calendario sento il bisogno di un brano di musica capace di restituirmi grinta ed entusiasmo in attesa del - si fa per dire - meritato riposo.
Allora, a me e a tutti quelli che passano di qui (lavoratori stanchi, studenti già in ansia per la maturità o chiunque altro in cerca di una gioiosa ricarica) dedico - questa volta scelto non a caso! - un meraviglioso Bach.
Si tratta del "Capriccio" dalla "Partita n.2 in do minore BWV 826", pezzo che amo follemente perchè è energia allo stato puro. Infatti, dalla sua rigorosa struttura dove i temi che caratterizzano le due parti sembrano costruiti come fossero l'uno il contrario dell'altro, emerge un'onda di trascinante irrefrenabile ritmo che pervade il brano dall'inizio alla fine.
Lo riporto nella versione per pianoforte dove la bravissima interprete fa risaltare gli accenti e le varie voci con tocchi di misurata leggerezza.
Mi perdonino i cultori del clavicembalo se non ho postato la splendida esecuzione di Trevor Pinnock, ma la morbidezza del pianoforte qui mi pare si sposi bene con il rigore bachiano, mettendo meglio in evidenza talune sfumature della costruzione musicale nella loro ritmica gioiosa e comunicativa.
Buon ascolto!
12 commenti:
buon fine settimana con Bach :D
Grazie Darjo, e buona domenica a te!
Ma pensa Annamaria, a me l'ansia la farebbe venire questo programmare la distanza, per me significherebbe bruciare il tempo della primavera per anticipare l'estate e le grandi vacanze. La primavera porta inquietudine ma anche voglia di vivere.
Annamaria, grazie per questo Bach! Non l'avevo mai sentito. Programmare l'estate... non ci voglio ancora pensare. Prima ci sono altre cose. Molte altre cose ;)
Ciao, Ambra!
A volte c'è un momento dell'anno in cui da un lato cominci a sentire la stanchezza, ma dall'altro vorresti avere più tempo per finire il lavoro.
Era la programmazione a scuola che mi imponeva giustamente di pianificare gli argomenti a distanza e l'ansia mi veniva quando scoprivo che i giorni erano pochi.
Forse non mi sono spiegata....
Buona domenica!
Ciao Chiara e grazie di essere qui.
Ma non parlavo di programmare l'estate. Come dicevo ad Ambra, mi riferivo a quel momento in cui cominci a sentire il bisogno di riposo e il pensiero corre all'estate, ma c'è ancora molto da fare.
E allora serve una ricarica!!!!
Abbracci!
Beata te che, a quanto leggo, te ne intendi di musica.
Io quando ne ho voglia sento musica di tutti i tipi, quella lirica in primis e Beethoven.
Ciao Aldo!
Io conosco solo un po' di musica, ma tu che ascolti di tutto e sei apppassionato anche di lirica te ne intendi senz'altro molto di più!!!
Grazie e buona settimana!
buon inizio di settimana, io con la musica vado molto più leggero... adesso sto ascoltando la mannoia col suo sud
Benvenuto qui @enio e buona settimana a te!
Anche a me piace la Mannoia, ha una voce straordinaria.
Ciao!
Eh...pasta di insegnante, ci capiamo.
Scandivamo il tempo allo stesso modo e con le stesse sensazioni; in parte ancora lo faccio.
Non avevo mai sentito questo brano in versione per pianoforte. Ho scoperto questa giovanissima pianista...ho cercato e trovato anche altre sue performance su you tube....son contenta di questa scoperta.
Eh, Sandra, certo che ci capiamo e certe abitudini di scandire il tempo restano!!!
Quanto alla musica, anch'io non conoscevo questa pianista e ho fatto proprio come te.
La sua interpretazione del Capriccio di Bach mi entusiasma.
Grazie!!!
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