lunedì 7 dicembre 2015

Guardare avanti

Sono andata in giro per librerie a caccia di un calendario per il prossimo anno. 
Conoscete già le mie abitudini: non mi va di prenderne uno qualsiasi, ma mi piace scegliere con cura le immagini che andranno a illuminare l'inizio dei mesi e ad accompagnare il mio sguardo ogni giorno, mentre mi muovo per casa. 
Il formato poi dev'essere adatto al rettangolo di muro vicino alla finestra della cucina, così che la luce del mattino e il sole - quando c'è - facciano risplendere le foto permettendo di emergere a particolari e sfumature che, viceversa, resterebbero in ombra.

Per anni ho voluto calendari con paesaggi toscani, e mi son goduta in pieno la dolcezza della campagna senese costellata di casali, cipressi, morbide colline e antiche pievi.
L'ultimo della serie, tempo fa, l'ho comprato a Pienza. Dopo la visita al Duomo, mentre gli amici che mi accompagnavano erano andati al bar, mi ero infilata in una cartoleria a bearmi tra fogli di carta decorata, stampe e articoli vari, per uscirne poi trionfante con un piccolo malloppo di acquisti.  
Era una giornata di fine maggio con un caldo esagerato, ma avevo già in mano il calendario col quale, tra nebbie e brine invernali, di lì a sette mesi avrei inaugurato l'anno nuovo. E questo precorrere il tempo mi aveva messo di buon umore, forse per la consapevolezza che un rituale sarebbe tornato a compiersi, un tassello si sarebbe incastrato al posto giusto. 
O forse per la suggestione che ha in sè il fatto di guardare avanti, lasciando che il cuore ci preceda anche solo attraverso la semplicità di alcune immagini.

Poi, i miei viaggi - e la mia fantasia - hanno preso altre direzioni e così pure i calendari. Il più recente di questi, che ho condiviso in parte con voi, è dedicato alla Provenza coi suoi indimenticabili colori.
E allora potevo privarvi dell'ultima immagine di dicembre??? 
Così eccola quassù in alto, nel suo luminoso splendore!!!
C'è la neve sì, proprio la nevesui calendari le stagioni sono ancora quelle di una volta! - e poi un cielo terso che spazza via ogni tristezza invernale.
Fa luce quella neve dai riflessi azzurrini, e contrasta col grigio di una costruzione vagamente simile ai nostri nuraghi. In realtà si tratta di un borie, antica capanna di pietra secca come se ne trovano tante in Provenza, in particolare nel Luberon dov'è stata scattata la foto: forse antiche abitazioni preistoriche, divenute poi rifugi per i pastori e in seguito magazzini o cantine dei contadini.
Ma ammantata di bianco la costruzione si fonde col paesaggio, assumendo un fascino quasi fiabesco: sembra di contemplare la luminosità del mattino dopo una bufera quando, tornato ormai il sereno, tutto risplende nitidamente.
E se l'ingresso del casolare si apre sul buio, il senso di mistero che ne deriva viene stemperato dalla tersa luminosità circostante mentre, sotto lo spesso strato di neve che copre i solchi, s'intuisce una vegetazione che, a primavera, regalerà un'incantevole fioritura.

A primavera, appunto...
In tempi come questi, il pensiero non può spingersi avanti senza domandarsi quali immagini abbia in serbo il nostro futuro: se ci attendono nuove bufere - e di recente i nostri calendari hanno segnato troppi avvenimenti luttuosi in diverse parti del mondo - o se la vita volgerà verso sorprendenti, incantevoli fioriture...
Difficile dirlo. Vari eventi, però, incoraggiano alla speranza: la luce del Natale verso cui il calendario si sta ormai avviando e l'apertura - domani - del Giubileo della Misericordia, in coincidenza con la festa dell'Immacolata e quindi affidato allo sguardo della "Mater misericordiae", come si recita nella Salve Regina.
In sintonia con tutto questo, vi propongo allora la bellissima "Ave Maria" del compositore tedesco Franz Biebl (1906 - 2001), forse il suo brano più noto. Soavi e limpidissime le voci del coro femminile in questo canto che alterna le parole dell'Angelus con quelle della preghiera alla madre di Dio.
Dar vita in musica ad un' Ave Maria, dopo precedenti grandi e famosi come Schubert e Gounod - solo per citarne alcuni - è sempre impegnativo.  
Ma l'armonizzazione di questo brano mi sembra affascinante e luminosa proprio come un manto di neve fresca.

Buon ascolto!

20 commenti:

Ambra ha detto...

Davvero splendida, emozionante questa Ave Maria. Mentre l'immagine fiabesca mi riporta all'infanzia, quando a dicembre ormai la neve scendeva copiosa e l'effetto era quello della foto.
Allora ho ascoltato questa Ave Maria immergendomi nel silenzio ovattato di allora ed è stato bellissimo.

Carmine ha detto...

Ma tu compri ancora i calendari? Questa è la prima cosa che mi chiedono stupiti i miei colleghi, ma mi piace avere delle immagini significative ogni mese, prendo quelli dei paesaggi perchè mi danno il senso delle stagioni che passano e poi mi piace guardare e vedere che giorno è, forse la nostra è ultima generazione non tecnologica senza agenda digiatale

Costantino ha detto...

I miei vecchi chiamavano il calendario "taccuino", lo tenevano in grande considerazione e, passato l'anno, lo conservavano.
Condivido pertanto la tua ricerca di un bel calendario che esprime cultura e bei paesaggi.

Annamaria ha detto...

Grazie, Ambra, di aver ascoltato il brano così intensamente! E' una musica emozionante che fa respirare e le tue parole sono efficacissime.
Buona giornata!!!

Annamaria ha detto...

Sì, Carmine, avere un calendario, diciamo così, vecchia maniera è coltivare "il senso delle stagioni che passano", hai detto benissimo!!!
Grazie di questa sintonia!!!

Annamaria ha detto...

Anch'io conservo i calendari vecchi, Costantino, almeno entro certi limiti...e fino a qualche anno fa con le immagini di paesaggio più belle coprivo la mia agenda di scuola. Così mi potevo illuminare anche al lavoro.
Grazie!!!

Rita B ha detto...

Ciao Annamaria! La neve ci riporta all'infanzia e,appunto,come scrivi nel tuo post, riesce ad illuminare!Il tuo post stesso è un pensiero luminoso e pieno di speranza!Grazie!!!! Baci!

Annamaria ha detto...

Grazie a te, cara Rita! E' proprio la speranza che può aiutarci ad apprezzare la bellezza dell'esistenza e a goderne nelle cose grandi e piccole!
Un abbraccio grande!!!

Sandra M. ha detto...

Ho avuto anche io, per anni, la Toscana appesa la muro della cucina!
Ultimamente sono tornata all'infanzia con calendario di proverbi e curiosità dialettali della mia terra.
Il brano musicale? Pura poesia.

eglissima egle ha detto...

Grazie per questa Ave Maria che non conoscevo. Amo tantissimo quella di Gounod-Bach e quella di Schoubert.
Carino il tuo racconto sulla scelta dei calendari. Io ne nascondo uno, che mi regalano, nell'antibagno, ma ormai è tutto digitale, infatti, come puoi constatare, la mia immagine di copertina su FB varia spessissimo a seconda degli eventi e delle stagioni.
Grazie ancora, mia cara, per questo tuo bel racconto.
Un abbraccio da egle.

Annamaria ha detto...

Cara Sandra, allora abbiamo entrambe in cuore la Toscana coi suoi paesaggi pieni di fascino!!!
Grazie di essere passata di qui e un abbraccio!!!

Annamaria ha detto...

Abbracci serali a te, cara Egle! Anch'io ho scoperto da poco quest' Ave Maria e ti assicuro che la sua armonia mi ha incantato!
Grazie!!!

amicusplato ha detto...

Bellissima questa "Ave Maria" di Biebl, caratterizzata dal sapiente intreccio dell'Angelus con l'Ave Maria :-)

C'è tutto il fascino della polifonia classica e perfino del gregoriano, il tutto rivisitato con moderna originalità.

Carissima Annamaria, la voce umana rimane lo strumento più bello, e qui ne abbiamo una prova evidente.

Grazie per aver proposto oggi, festa dell'Immacolata e della Madre della Misericordia, questo capolavoro musicale e questa dolcissima e duplice preghiera :-))

Un grande abbraccio :-)

Annamaria ha detto...

Davvero, Antonio, la voce umana e` lo strumento piu` affascinante e cosi` il canto polifonico - che tu ben conosci - e` talora un vero angolo di paradiso!!!
Grazie di questo commento e un abbraccio!!!

Silvana Planeta ha detto...

La bellezza dei tuoi post e la scelta sapiente dei brani che di volta in volta proponi mi suggeriscono un'unica parola (ammesso sia sufficiente!) adatta a descriverti: magistrale!

Erika ha detto...

Cara Annamaria, ora capisco la tua passione per i calendari che ogni ottobre tu ci doni gentilmente durante l'incontro blogger autunnale! Il tuo ce l'ho sempre, a sinistra del mio PC, sulla mia scrivania. Io scelsi quello dei dolci l'anno scorso ma anche a me piacciono i paesaggi. Quello che ci mostri su questo post io l'ho ammirato a luglio durante il mio viaggio in Provenza ma sotto la coltre di neve è tutta un'altra cosa.
Il brano musicale che hai scelto è molto commovente e ben si addice a quest'atmosfera di pace e serenità. Ti abbraccio forte e son contenta di aver avuto la fortuna di conoscerti personalmente. A presto!
Erika

Annamaria ha detto...

E' la musica, cara Silvana, ad essere magistrale e ci regala emozioni sempre nuove con la sua multiforme bellezza.
Grazie a te di tutto, e mi riferisco anche alla vivacità del tuo blog e alla tua scrittura sempre effervescente!
Ti abbraccio!!!

Annamaria ha detto...

Cara EriKa, grazie a te della tua gentilezza. I calendari mi fanno sognare, ma mai quanto le splendide e numerose foto di viaggi che trovo nel tuo blog!
Anch'io sono felice che l'esperienza di blogger mi abbia dato la poassibilità di conoscere la tua schiettezza e il tuo sorriso.
A presto e un abbraccio grande!!!

Stefyp. ha detto...

Sempre emozionante immergersi nell'atmosfera che creano le note dell'Ave Maria, davvero bello lasciarsi trasportare dalle voci, dalle note. L'immagine mi riporta davvero ai Dicembre candidi e ovattati dalla neve. Anche qua, quest'anno si fa molto desiderare, purtroppo. E' bella questa tua abitudine del calendario particolare, anch'io mi lascio trasportare da questa consuetudine quando sono in vacanza. Mi sembra di portarmi via un po' del ricordo dei luoghi visitati, e sfogliandolo ogni mese di riviverne le sensazioni. Ciao Annamaria, sempre bello soffermarsi sui tuoi post, un abbraccio, Stefania

Annamaria ha detto...

Grazie, Stefania, è proprio come dici. Le immagini ci consentono di portare con noi un po' dei luoghi visitati. Se poi sono foto di un calendario e le vediamo tutti i giorni in casa, entrano a far parte della nostra quotidianità a tal punto che si stampano nel cuore.
Un abbraccio di buona serata!!!