venerdì 20 giugno 2014

Se da cosa nasce cosa....

Da cosa nasce cosa, è risaputo. 
Così, da ascolto nasce ascolto, spesso sull'onda del desiderio di ampliare o approfondire certe passioni musicali, di fare confronti o identificare ricordi e somiglianze che la memoria ci suggerisce.

E navigando su youtube da musicista a musicista e da un brano all'altro, a volte cercando deliberatamente un pezzo, altre volte aprendo una pagina a caso per pura curiosità, si fanno scoperte davvero interessanti.
Come la fuga per archi che vi propongo oggi: una composizione nitidissima nella sua struttura, dove le voci che s'inseguono leggere sembrano rimandarci agli artisti della più consolidata tradizione barocca.

E invece no. 
L'imprevedibile autore di questa piccola meraviglia è nientemeno che Giacomo Puccini (1858 - 1924), famosissimo per le sue opere di teatro e le sue arie immortali, ma non certo allo stesso modo per le sue fughe.
Devo confessare che è stato l'ascolto della "Messa di Gloria" - dalla quale ho pubblicato qui il "Kyrie" proprio pochi giorni fa - che mi ha indotto ad addentrarmi in altre composizioni pucciniane che non fossero le celeberrime opere teatrali. 
E a rimarcare il fatto che da cosa nasce cosa, eccomi a condividere con voi la mia nuova scoperta.

Il pezzo che vi propongo è la "Fuga n.1 in La maggiore" - qui nella versione per quartetto d'archi - e non è l'unico brano di questo tipo scritto dal compositore lucchese.
Si tratta di lavori giovanili, forse esercizi di stile come ogni buon allievo di conservatorio sa fare: una sorta di Puccini minore quindi. 
In effetti, se ascoltiamo con attenzione il pezzo, ci rendiamo conto che non ha nulla di particolarmente innovativo e alcuni passaggi della melodia risultano un po' prevedibili come lo è, del resto, l'architettura contrappuntistica in genere. 
Ma chi ha detto che non possa essere ugualmente delizioso un brano simile, per quanto non sia celebrato e famoso al pari di altre opere?  
Mi è già capitato altrove di osservare come la vera arte si profonda sia nelle grandi che nelle piccole cose e si sa che, se l'autore è geniale, anche da un esercizio a scopo didattico possono fiorire meraviglie.  

Così qui - seppure la fuga sia una forma del passato più vicina all'epoca, per esempio, di un altro famoso lucchese come Boccherini - l'inventiva di Puccini ci regala comunque un brano di grande raffinatezza.
E' una melodia serena e luminosa quella che lo contraddistingue e, man mano che l'intreccio delle quattro voci cresce d'intensità, sul rigore della sua struttura vanno a sovrapporsi e a prevalere un garbo e una delicatezza incomparabili. 
Leggerezza e complessità mi pare si fondano in modo straordinario. 
Infatti, lo stile di per sè piuttosto severo della fuga qui dà luogo invece a un pezzo di grande leggiadria nel quale l'autore, se da un lato dimostra la propria conoscenza del passato, dall'altro lo fa suo con grazia inimitabile.

Buon ascolto!

6 commenti:

Ambra ha detto...

Grandioso questo Puccini a me sconosciuto. Voglio dire che il Puccini di cui sapevo era quello della Tosca, della Bohème, la Turandot. Ho visto e ascoltato quasi tutte le sue opere alla Scala e mi hanno sempre riempito di meraviglia. Come questa sua Fuga.

Annamaria ha detto...

Davvero Ambra! Avrei potuto intitolare il post "Il Puccini che non s'immagina". Sembra musica del Settecento....e comunque magnifico! Grazie!!!

Pia ha detto...

Che grande cultura musicale si legge nelle tue parole quando descrivi di Puccini e delle sue opere.
Sono proprio felice di conoscere tutto ciò, a volte mi perdo, però poi con grande semplicità mi fai subito comprendere ciò che precedentemente non avevo appreso, ma solo per mia colpa s'intende.
Grazie davvero, ora so qualcosa in più su di lui, che bello!!!
Ti abbraccio carissima.

Annamaria ha detto...

Grazie cara Pia, ma la mia NON è affatto una grande cultura musicale come tu benevolmente scrivi. Più vado avanti e più mi accorgo invece di non sapere.
Ma per fortuna, oltre ad attingere al mio metaforico baule di conoscenze e passioni passate, questo blog mi offre anche l'occasione di essere sempre in ricerca e di esplorare man mano ambiti musicali per me nuovi ed entusiasmanti.
Grazie e un abbraccio di buona giornata!!!

Pia ha detto...

E su questo siamo in due ;-) ! Smack!!!

Annamaria ha detto...

Bacione anche a te, Pia!!!!