Sì, proprio quelli che si attaccano al frigorifero insieme a eventuali pro memoria.
Alcuni sono piccoli ricordi di viaggio o di luoghi che amo particolarmente, ma altri li ho presi perchè suggeriscono una visione della vita spensierata e leggera, fresca e gioiosa.
Forse a qualcuno potrà sembrare un'abitudine un po' kitsch - e in parte lo è - ma a me piacciono, a patto di non esporne una quantità esagerata e di scegliere soltanto quelli che sappiano regalare un'idea di felicità e al tempo stesso di leggerezza.
Allora, vediamo: ne ho uno con delle cime innevate contro l'azzurro del cielo, uno con la conchiglia del Cammino di Santiago, gialla su sfondo blu; un altro ancora con tre barchette in mare aperto insieme alla famosissima citazione dantesca "...de' remi facemmo ali al folle volo".....vi par poco???
Ma non è finita: uno - dedicato al marito cicloamatore - inneggia alla libertà delle due ruote e qualche altro poi, più semplicemente, invita a non dimenticare i sogni o ironizza sul fatto che le case ordinate appartengono solo a donne noiose (....e questo chissà perchè l'ho preso, eh???!!!).
Cose serie e meno serie, insomma, sulle quali ogni tanto mi piace posare lo sguardo magari mentre cucino.
Ed è successo proprio l'altro giorno, dopo una mattinata un po' così, di quelle in cui stenti a ingranare perchè ti attraversano inquietudini alle quali non sai bene dare un nome.
Stavolta non era il frigo, ma la cappa sui fornelli ad ospitare il magnete che trovate su nel riquadro e che esorta a un sorriso fatto di cose semplici come un vaso di fiori o una dolce casetta. "Sorridi alla vita e la vita....ti sorriderà!": quasi a significare un rapporto di reciprocità tra noi e l'esistenza, una sorta di energia scambievole che si attiva quanto più impariamo a gioire.
Il lupo è in alto e l'altro magnete appena sotto, tanto che la frase sembra proprio riferita a lui.
Ogni tanto mio marito li sposta o ne toglie uno:...che forse colga in essi un implicito riferimento alla propria proverbiale serietà??!!...
Poi io li rimetto sulla cappa e così via.
Il nostro ménage è fatto anche di queste simpatiche piccolezze, una sorta di dialogo a mezzo magneti.
Ma dicevo appunto dell'altro giorno. Stavo preparando le verdure per il pranzo: pulire la verdura è un lavoro che mi concilia i pensieri e la riflessione, come a volte anche stirare. A volte.
Rimuginavo inquieta non so più quale problema e alzando gli occhi ho incrociato quelli del lupo con quello sguardo così....intenso, direi. Ma stavolta il sottostante invito al sorriso l'ho sentito rivolto a me, come esortazione ad abbandonare quella parte selvatica e quei pensieri un po' ispidi che stavo covando, per aprire la porta a visioni più positive.
Per carità, non sto facendo della filosofia sui magneti, ci vuol altro nella vita!
Ma, in certi momenti, possiamo avvertire il bisogno di circondarci anche concretamente di piccole cose che ci riportino a una considerazione più spensierata e luminosa, gioiosa e leggera dell'esistenza. Allora serve anche un fiore disegnato sul muro, o una fetta di anguria che già sorride da sola, e magari una grafica come quella del magnete su in alto che ci faccia tornare bambini, per ritrovare uno sguardo di sorridente freschezza.
E così, a conclusione di questi brevi pensieri, in sintonia con l'esigenza di gioia che spesso avvertiamo, ecco un brano ricco di leggerezza.
Si tratta del "Presto" che apre la "Sinfonia n.1 in Re maggiore" di Franz Joseph Haydn (1732 - 1809).
E' noto che il compositore austriaco ha scritto più di cento sinfonie tra le quali questa - la prima - non è la più famosa e forse neppure la più artisticamente riuscita. Tuttavia, a mio avviso, essa ha il pregio di riflettere in sè l'inimitabile entusiasmo degli inizi, come possiamo cogliere nel vivacissimo movimento qui riportato.
Sono proprio i passaggi con le scale ascendenti, infatti, insieme al carattere aperto e solare della tonalità di Re maggiore, a comunicarci energia e a invitarci al sorriso.
Buon ascolto!