lunedì 2 settembre 2013

In viaggio con Rachmaninov

Inizio il mese di settembre con un caloroso GRAZIE all'amica blogger di Mondod'Arte di S.Pia - sito ricco di senso artistico e grande originalità che vi invito a visitare - che ha assegnato a questo mio piccolo spazio il premio di "blog affidabile".
Francamente, non so se lo merito fino in fondo; lo accetto però con gioia e soprattutto come incoraggiamento a continuare con passione su questa strada!

Mi perdonerete tuttavia se, nella necessità di nominare a mia volta altri cinque "blog affidabili", contrariamente a ciò che ho fatto in passato in occasioni analoghe, "passo" e non seguo la procedura. 
Sono infatti veramente tanti i blog che ho conosciuto finora nella mia navigazione, siti degni di nota per ricchezza e splendore delle immagini, della musica, per il fascino della scrittura o ancora per la schiettezza che vi si respira e confesso che....avrei davvero l'imbarazzo della scelta!
Allora a tutti voi che passate di qui - ma oggi in particolare ai tanti blogger amici! - dedico un brano che non solo rappresenta l'eccellenza della musica, ma che proprio pochi giorni fa mi è capitato di risentire all'improvviso e mi è rimasto dentro. E si sa, quando le note arrivano inaspettate magari mentre siamo intenti ad altro, forse perchè ci colgono di sorpresa, hanno la capacità di raggiungerci con straordinaria intensità.

Succede al ritorno da una serata in pizzeria, in una valle non lontana dal mio paesetto di vacanza. Una serata a dire il vero molto breve se, quando usciamo apprestandoci a rientrare a casa, la montagna comincia a costellarsi di luci mentre l'orizzonte rimanda ancora gli ultimi bagliori del tramonto. 
Qualche attimo d'incertezza: facciamo un giro? Poi l'aria decisamente fresca ci persuade a salire in macchina. Con gesti automatici mio marito mette in moto e preme il pulsante sintonizzato su Radio Tre: parte una musica. 

Note profonde, profondissime riempiono d'improvviso l'abitacolo e, mentre progressivamente ci avvolgono, non fatico a riconoscere Rachmaninov, esattamente il primo movimento - "Allegro ma non tanto" - del "Concerto in re minore per pianoforte e orchestra n.3 op.30".......E' il famosissimo Rach 3 ed è appena iniziato!!!
Sorpresi e ammutoliti, coi cuori protesi in ascolto, ci lasciamo accompagnare nel nostro ritorno a casa da queste note che riempiono il silenzio e il buio circostante raccontandoci la vita e conducendoci attraverso "interminati spazi" del cuore.
Protagonista assoluto, il pianoforte affonda e riemerge dal contesto orchestrale ora fondendosi con gli altri strumenti in sfumature di delicatezza indicibile, ora sovrastandoli come fiume in piena o magma che ribolle.
E mentre andiamo per vallate e pendii, attraversando ponti o costeggiando forre, la musica con noi s'inabissa nell'anima, scava voragini di sgomento e ne riaffiora ancor più struggente. Sembra seguire un filo che s'inanella, si perde e si ritrova: si apre in esplosioni di sonorità che sgorgano tempestose dal pianoforte e s'illumina con spiragli di malinconica dolcezza per poi ritornare all'inconfondibile tema iniziale: re fa mi re do# re mi re.......

Penso a quanto è infinita la ricchezza di un cuore se può aver dato alla luce una creazione di tale straordinaria inventiva, e al tempo stesso mi scorrono dentro le immagini del film Shine che celebra il Rach 3 come una delle vette più impervie con cui un pianista possa misurarsi.
E' una melodia che raggiunge nel profondo, come accade del resto per tante composizioni. E ancor più mirabilmente ci parla ora intrecciandosi al nostro cammino, immergendosi con noi in questo viaggio tra le ombre scure della montagna e facendosi nostra. 
Lo colgo con chiarezza mentre la strada riprende a salire e i paesetti illuminati giù nella vallata sono presepi lontani nella sera ormai buia. Lo avverto nel silenzio che non osiamo violare e che la musica riempie, ora sovrastandoci impetuosa e martellante, ora reiterando la sua malinconia, ma sempre toccandoci dentro. 
Ed è lei a guidarci attraverso un itinerario che assume progressivamente la fisionomia delle sue note, dove paesaggio esterno e mondo interiore si fondono come per magia e il buio che ci viene incontro diventa infinito mistero da scandagliare. 

Arriveremo a casa esattamente all'ultima battuta del concerto e, accendendo la luce, faticherò a staccarmi dalle note per rientrare nei gesti quotidiani, come accade a chi riemerge da un intenso viaggio dell'anima.

Buon ascolto!

 

10 commenti:

Mariella ha detto...

Ciao Annamaria, sono passata a salutarti.
Volevo farti i complimenti. Trattare un argomento così importante e vasto come la musica classica con la tua competenza è un gran privilegio.
Sarà bello leggerti da oggi in poi.
Io sono molto più rock e molto meno esperta.
Amo la musica, la poesia e la letteratura.
Amo la bellezza.
A presto.
Mariella

Annamaria ha detto...

Benvenuta qui, cara Mariella!!!
Ma nel tuo blog io avevo visto anche musica lirica, oltre a tanti altri argomenti e bellissime foto.
Verrò a trovarti presto.
Grazie dei tuoi complimenti, ma voglio precisare che le mie, in fatto di musica, non sono competenze tecniche, ma sono solo dettate da una grande passione e un piccolo bagaglio di conoscenze acquisite negli anni.
Come te, amo ciò che è bellezza.
Grazie di essere passata di qui e un abbraccio!!!

PATRIZIA MALOMO ha detto...

Carissima Annamaria, parli di un concerto che ha accompagnato un periodo della mia vita quando ancora credevo che avrei fatto della musica il mio cammino. Non c'è dubbio che successivamente anche il film mi abbia profondamente turbata ed emozionata e resta uno dei miei film più amati sul tema musica.
Ti ringrazio per portare ogni volta sul tuo blog, delle pagine immortali in grado di aprire le nostre anime...chi non ama la musica classica perde un dono grande.
Un abbraccio fortissimo. Pat

Ambra ha detto...

Rientro e ritrovo qui da te sempre e ancora lo splendore della musica.
E quei momenti magici, quando sei in macchina e d'improvviso l'autoradio ti regala la bellezza come compagna nel tuo viaggio.

Pia ha detto...

Grazie per le tue belle parole,
il premio è meritato.
Conoscere la musica classica è un grande dono, mi piace tanto ma non la conosco bene, spero di imparare qualcosina di più da te (e non solo di musica).
Un bacio

Annamaria ha detto...

Patty, grazie a te di essere qui e di questa tua profonda sintonia con la musica classica!!!
Sì, in fatto di musica Shine è uno dei film più intensi che abbia mai visto e pensare che la storia è vera emoziona ancora di più.
E la musica di Rachmaninov poi...lascia senza parole.
Un abbraccio fortissimo anche a te.
A presto!

Annamaria ha detto...

Ambra carissima, bentornata!
Sì, la musica mi è stata proprio compagna di viaggio, come dici.
Ed è una splendida compagnia!!!

Annamaria ha detto...

Cara S.Pia, ognuno ha i suoi tempi e le sue passioni. Tu hai approfondito e coltivi altri interessi di cui magari io non mi sono mai occupata. Ma il bello è proprio condividerli qui.
Il fatto che la musica ti piaccia tanto te ne faciliterà la conoscenza perchè hai già affinato la tua sensibilità.
Un abbraccio!!!

luigina salmaso ha detto...

ciao... che bello il tuo post.. anch'io in questi giorni ho girato (dopo il lavoro) Milano come una turista ..soffermandomi con una collega a guardare i vari musei e il castello ... forse qualche volta bisogna fermarsi per guardare con altri occhi ciò che ci sta intorno... però anche Venezia ...è davvero bella... fa parte dei miei ricordi di bambina.quando abitavo nel Veneto e andavo a fare delle gite anche a Venezia e da ragazza mi divertivo tantissimo per le stanze del palazzo ducale ad ammirare tutte le opere...ciao..un sorriso..luigina complimenti anche per le belle scelte musicali..

Annamaria ha detto...

Oh Luigina, bella la tua condivisione!
Vedo che parli di Milano, ma hai messo il commento al post su Rachmaninov, penso quindi che tu abbia ascoltato anche il suo meraviglioso concerto.
Grazie ancora e un abbraccio!!!