mercoledì 3 ottobre 2012

Dolcezza di una colonna sonora

Quando un brano di musica sa toccare il nostro cuore, non importa che venga dal passato o dal presente, che il suo autore sia più o meno famoso e celebrato, che si sia occupato di musica squisitamente classica o di altri generi.

Se le sue note sanno raggiungerci nel profondo arrivando fino a quel luogo segreto dove noi...siamo veramente noi, lo scopo è raggiunto: il compositore ha attinto alla sorgente della Musica - e qui mi piace usare proprio la maiuscola! - e ne ha saputo rivelare quella ricchezza pulsante capace di toccare la nostra esistenza.

Sarà un concerto classico o un brano jazz, un canto polifonico o una canzone, una sigla o una musica da film: se sa parlarci, diventa un piccolo grande tesoro da custodire in cuore e di cui nutrirsi fino ad averne illuminato lo sguardo. Così, una melodìa ci può "prendere" in un teatro, in una sala da concerto, ma anche per strada, nel sottofondo di una pubblicità o attraverso una colonna sonora e via dicendo.

Ed è proprio sul fascino di una colonna sonora che desidero soffermarmi oggi.
Non è la prima volta che parlo di questo argomento, ma l'ho fatto scegliendo spesso commenti musicali che comprendevano pezzi del repertorio classico. Penso, per esempio, al Beethoven della scena finale del film "Il discorso del re", o all'Adagio di Barber a conclusione del famosissimo "Platoon", o a quell'incantevole Vivaldi che accompagna una delle più belle sequenze di "Shine".

Tuttavia, al di là di questo, il panorama musicale è ricco di compositori contemporanei che hanno creato splendidi pezzi appositamente per il cinema o la tv. Ho in mente prima di tutto il grandissimo Morricone, ma - per restare solo in ambito italiano - anche Piersanti, Piovani, per certi aspetti Einaudi e altri autori di pregio tra i quali, in particolare, Dario Marianelli.
Si tratta di un artista che ha firmato le musiche di numerosi film tra cui "Espiazione" - per il quale ha vinto l'Oscar per la miglior colonna sonora - e il famosissimo "Orgoglio e pregiudizio". Ed è da quest'ultimo che voglio condividere qui una piccola selezione di pezzi.

La pellicola che riprende il capolavoro di Jane Austen, vero e proprio classico della letteratura inglese, è stata diretta da Joe Wrigth nel 2005 ed è l'ultima di varie riduzioni cinematografiche e televisive del romanzo che si sono susseguite nel tempo. 
Questa versione ha avuto particolare fortuna per la bella ricostruzione ambientale e la bravura degli attori che conferiscono freschezza al grande affresco della provincia inglese del primo Ottocento creato dalla Austen.
Ma insieme alla trama e alla recitazione, è sempre la musica a completare ciò che parole o immagini talora non arrivano a dire. 
Ecco allora la colonna sonora che - come sempre - sottolinea, enfatizza, scava, suggerisce, facendo emergere mille sfumature dell'interiorità dei personaggi e delle loro vicende.

E' proprio il caso dei brani di Marianelli che - avvalendosi della English Chamber Orchestra e del pianista Jean-Yves Thibaudet - regala al film un commento musicale di grande fascino, capace di interpretare l'animo dei protagonisti ora con delicatezza estrema, ora con romantica passionalità. 
Sono creazioni dalle quali emerge spesso la matrice classica del compositore: non è un caso infatti che le sue melodie rivisitino qualche aria del passato - vedi il brano "Meryton Townhall" ripreso da Henry Purcell - e che altri pezzi s'ispirino un po' allo stile del giovane Beethoven, sia pure con una maggiore semplicità anche di scrittura musicale.

La clip audio comprende i seguenti brani: "Darcy's Letter" - "Mrs. Darcy" - "Dawn" - "Georgiana" - "Liz on Top of the World" - "Meryton Townhall" - "Another dance", un insieme di melodie che ci rimangono dentro con dolcezza e intensità.

Buon ascolto!

10 commenti:

Paola ha detto...

Affascinante e delicata la Musica , come affascinante e delicato è il tuo scrivere. Ciao mia cara, ti lascio un saluto, con affetto, e arrivederci presto.

Lara ha detto...

E' un incanto leggerti, cara Annamaria!
La tua delicatezza, la tua cultura, rendono impossibile non passare da te.
Grazie di cuore e buona giornata.
Lara

Annamaria ha detto...

Paola, grazie di essere passata di qui.
Anch'io trovo questa colonna sonora delicata, affascinante e particolarmente adatta alle caratteristiche di quest'ultima versione di "Orgoglio e pregiudizio".
Un abbraccio carissima Paola e a presto!

Annamaria ha detto...

Lara, ma grazie a te di tutto!!!
Poi verrò anche a trovarti nel tuo spazio, ma comincio subito a ringraziarti del tuo ultimo post con la segnalazione del bellissimo libro di Judith Viorst "Distacchi".
Un abbraccio e a presto!

Giulio ha detto...

Alcuni brani (Georgiana ad esempio) ricordano vagamente lo stile dei concerti per pianoforte e orchestra di Mozart. Altri ricordano più Yann Tiersen o Ludovico Einaudi. In ogni caso belle musiche. La cosa che proprio non riesco a capire né in questo compositore (che non conoscevo) né in altri come Einaudi o Allevi è la tendenza ad usare titoli in inglese. Ma dico io, viviamo in Italia, l'italiano è la lingua più bella e poetica del mondo e dobbiamo andare a cercare l'inglese? Come se Schiller avesse intitolato l'ode "An Die Freude" "song to joy". Voglio dire, abbiamo una lingua: usiamola. A parte queste considerazioni, complimenti come al solito.

Annamaria ha detto...

Giulio, bentornato qui!
Grazie delle tue considerazioni linguistiche (vere!) e delle precisazioni musicali.
Hai ragione: alcuni brani riecheggiano anche Einaudi. Di Tiersen conosco ancora poco, ma quel poco già mi affascina.
Grazie di tutto e ciao!!!

Ambra ha detto...

Difficilmente un brano musicale può lasciare indifferente. Scende nell'anima a volte come una carezza, a volte ti stringe il cuore e acutizza la tua sofferenza, ma indifferente la musica non ti lascia mai.

Annamaria ha detto...

Ambra, ciao!
Spero proprio che questi brani di Marianelli siano stati rasserenanti.
Grazie!

Sandra M. ha detto...

Bellissimo. Così come il film ...e il libro!!!

Annamaria ha detto...

Bentornataaaa Sandra!!!!
Grazie e a presto!