lunedì 21 maggio 2012

Silenzio

Piove, stasera.
Piove a dirotto sui vetri della mansarda, mentre intorno c'è silenzio e fuori il verde della campagna affonda lentamente nel buio.

Piove alla fine di tre giornate difficili: l'orrore della strage a Brindisi, il terremoto dell'altra notte in Emilia e le scosse che ancora si susseguono.
Eventi imprevisti e imprevedibili che riempiono di sgomento come sempre quando è la morte a sconvolgere previsioni, progetti, vite, ma anche una compagine esistenziale che si credeva serena e sicura.

Da qualunque parte arrivi - da mano d'uomo o dal cuore della terra - la morte lascia sempre disorientati e travolti da dubbi, rabbia, orrore, paura, ma anche dalla percezione del mistero intorno a noi.
"Uno sarà preso e l'altro lasciato..."
: come non pensare a queste parole evangeliche?
Ma viene in mente anche Montale : "Ah, l'uomo che se ne va sicuro, / agli altri ed a se stesso amico, / e l'ombra sua non cura che la canicola / stampa sopra uno scalcinato muro!".

Domani, giustamente, sarà la capacità di reagire a far sentire la propria voce, da un lato nella solidarietà e nella ricostruzione, dall'altro nel grido contro ogni forma violenza, in particolare quella che colpisce chi è impegnato a progettare il proprio futuro, come i giovani.
Oggi, però, mi pare il giorno della preghiera, dell'intimità : tante parole non servono davanti al dolore, serve forse un silenzio come quello del Sabato Santo che precede, spera e attende la Resurrezione.

E non sembri una contraddizione che questo silenzio sia scandito dalla musica! Anch'essa è silenzio, se ha la forza di aprirci al nostro universo interiore consentendoci di entrare nelle profondità di noi stessi, come un palombaro s'immerge nei fondali marini alla ricerca di segreta bellezza.

In quell'abisso dell'anima scendiamo stasera con un brano di Piotr Ilic Tchaikovsky (1840 - 1893), che desidero dedicare a tutte le vittime di questi giorni, ma anche ai sopravvissuti.
Si tratta dell' "Andante cantabile" dal "Quartetto per archi in Re maggiore N.1 op.11", un pezzo di profonda suggestione e grande intimità.
Nonostante la storia della musica conti numerosi e splendidi brani di tono meditativo indicati di solito con
Largo o Adagio o appunto Andante - brani che ritroviamo, ad esempio, nel secondo tempo di concerti o quartetti - mi pare tuttavia che questo sia un pezzo di rara intensità tanto sa addentrarsi nell'anima con toni intimi e struggenti.
Ho trovato qualcosa di simile forse solo nel secondo tempo del famosissimo Quartetto op.76 N.3 di Haydn (vedi post del novembre 2010 intitolato "Gran premio"), soprattutto nella sua parte finale dove le ultime variazioni sul tema spalancano abissi d'ineffabile bellezza.

Certo, Bach, Mozart, Beethoven, Chopin - per fare solo alcuni nomi - sanno condurci in atmosfere di altrettanta profondità, ma qui mi pare che Tchaikovsky, soprattutto nella parte iniziale del brano, abbia saputo raggiungere in modo straordinario e mirabile quell'abisso variegato di luci e di ombre che tutti portiamo dentro.

Buon ascolto!

14 commenti:

luigina salmaso ha detto...

ciao...musica intensa...per momenti della vita delicati e incerti...ciao..buona serata..luigina

Annamaria ha detto...

Grazie Luigina...proprio come hai detto: "per momenti della vita delicati e incerti"!
Buona serata a te!

Ambra ha detto...

Più di tanto profluvio di parole, vale la musica del silenzio.

Annamaria ha detto...

Sì, Ambra, proprio!
Ciao!

viola ha detto...

Trovo sempre delicatissime le tue parole.. mai vane, appropriate. Grazie Annamaria, anche io ho bisogno di silenzio a volte, anzi molto spesso, del silenzio del cuore

Annamaria ha detto...

Grazie Viola! C'è un rigenerante silenzio del cuore che spesso è proprio favorito dalla musica.
A presto!

Sandra M. ha detto...

Solo il silenzio è appropriato. Il silenzio o la poesia della musica . I silenzio o la poesia...Poesia. Nient'altro.
Inorridisco solo a pensare , tanto per dirne una, all'osceno applaudire in quella chiesa....

Aldo ha detto...

Ritrovo me stesso nel silenzio. E' uno spazio pieno di suggerimenti e di idee. Bellissime le tue parole e la sublime musica di Tchaikovsky. Ciao Aldo

Annamaria ha detto...

Sandra, concordo in pieno con te e neppure io amo gli applausi in chiesa, meno che mai a un funerale...
Ciao!

Annamaria ha detto...

Grazie, Aldo, della tua condivisione.
Il silenzio è uno spazio preziosissimo da salvaguardare dentro e fuori di noi, e la musica è un validissimo aiuto anche in questo.
Ciao!

Caterina ha detto...

Ciao cara, grazie per il silenzio. Ho sentito degli orrori in Italia di questi giorni.Mi fanno pensare. La profonditá della musica ci aiuta. Ne abbiamo bisogno per riordinare la nostra anima nei momenti del dolore e della tristezza.Un post molto bello come anche il brano di Tchaikovsky.
Un abbraccio forte-forte

Perdin.Dirigente ha detto...

Vero, questi tre giorni sono stati denso di avvenimenti che inducono quantomeno a una riflessione oltre che al silenzio e alla preghiera...

Annamaria ha detto...

Caterina grazie!
Mi piace molto la tua espressione "riordinare la nostra anima"! Sì, la musica e il silensio ci aiutano anche in quello.
Ti saluto con grandissimo affetto!

Annamaria ha detto...

Grazie di essere qui, Palmy, e della tua condivisione!
A presto!