sabato 2 aprile 2011

Il vento della valle

Amo i canti di montagna.
Devo averlo già detto una volta, di sfuggita.
Mi riportano sui banchi di scuola, mi ricordano le gite fatte in gruppo alle soglie dell’adolescenza, con l’eccitazione delle prime uscite fuori casa e l’ansia del nuovo nel cuore.

Avevamo un insegnante - mitico per genialità e rigore - che, sul pullman che ci portava in giro per monti o città d'arte, si mescolava a noi cantando e organizzando i nostri cori. Pendevamo dalle sue labbra, perlomeno noi ragazze…..e ci esaltavamo quando, alla fine, si riusciva a mettere insieme qualche brano a più voci, coinvolti dalla sua passione trascinante. Aveva la capacità di far cantare tutti, anche gli stonati; piuttosto che escluderli, faceva ripetere loro una sola nota : "Tu fai il vento della valle!” disponeva imperioso, e funzionava.

Erano appunto canti di montagna, e sono stati per così dire il mio iniziale approccio alla musica appena prima che passassi alla classica : "Il testamento del capitano", Era una notte che pioveva", "La montanara", "Monte Canino"..….e tanti altri.

Avevo un librettino con le parole e sulla copertina la foto delle Pale di San Martino, un librettino che mi seguiva in ogni gita ormai sgualcito e squinternato, ma per me prezioso più di una bibbia. Poi una volta, dopo l’ennesimo viaggio stipato in una tasca dello zaino, non l’ho più trovato e mi è parso di perdere un pezzo di mondo.

Vivevamo esperienze di gruppo ricche di gioiosa intensità: ciascuno faceva la sua parte e il risultato ci univa consentendoci di percepire, nel nostro piccolo, la gioia di produrre qualcosa di bello. Io facevo sempre la seconda voce, mi riusciva bene e mi piaceva cercare sotto la melodia le note giuste per farne fiorire lo spessore.

Tutto questo mi è venuto in mente oggi quando, navigando su youtube, mi sono imbattuta ne “La ceseta de Transaqua” e si è ridestata in me l’antica emozione. E’ infatti il canto che, allora, il nostro prof. preferiva. Gli si illuminava lo sguardo di passione, mentre lo cantava, e noi dietro a lasciarci inondare l’anima di bellezza.

Dedico quindi a lui questo post, anche se magari non passerà mai di qui perché, tra gli svariati interessi che coltiva ora che da anni è in pensione, temo non ci sia l’informatica. Ma ricordarlo in queste righe è comunque per me un segno di gratitudine a chi mi ha iniziato allo splendore della musica, compresa poi quella classica, insegnandomi ad amarla con passione.

Buon ascolto!

16 commenti:

Caterina ha detto...

Ciao cara, grazie che ci hai condiviso questi favolosi momenti della tua vita e la figura del vostro insegnante "mitico".
É bellissima anche questa melodia. Piaceva anche a me cantare in coro:))ed anche fare delle gite.
Un bacio e buona notte

Ambra ha detto...

Ciao Annamaria. Sono tornata per essere certa che l'equivoco fosse fugato. E così è e mi fa piacere.
Ho ascoltato il coro, guardato le immagini e letto il tuo post.
Ricordi così intensi e vivi da trasportarmi indietro nel tempo alla tua adolescenza quasi fossi stata partecipe ad una delle vostre gite. Ma tu a quell'insegnante gliel'hai mai detto quanto importante è stato per te l'averti "iniziato allo splendore della musica"?

Seguace di Gesù ha detto...

Ciao Annamaria! Piacere ho visto che andrai anche tu all'incontro dei blogger che organizza Ambra. Anch'io ci sarò. Il tuo blog è carino anche a me piace molto la musica. Buona domenica!

Paola ha detto...

Che meraviglia di post: un video spettacolare per le immagini così rilassanti e piacevoli( adoro la montagna, specie senza neve ) e poi il coro in sottofondo...bellissimo! Ma altrettanto bello è l'affetto di cui è intriso il tuo scritto. Una lettura che insegna molto. Un caro abbraccio, ma quello vero ce lo daremo il 22 maggio vero?

Chiara ha detto...

Ciao Annamaria! Il tuo post ha il sapore fresco dell'aria di montagna... è bello ciò che scrivi ed è bello come lo scrivi! Eri una seconda voce... quindi un contralto! E io ho un affetto speciale per i contralti! Tanti abbracci!

Gianna ha detto...

Post dolce ed emozionante...
Sai quanti professori ci vorrebbero come il tuo...e nessuno si sentirebbe stonato.
Buona domenica, Annamaria.

Annamaria ha detto...

Oh, Caterina, grazie di essere passata di qui. Sì, sono stati momenti favolosi e visti nella prospettiva della lontananza assumono un valore ancora più grande.

Buona giornata!

Annamaria ha detto...

Tranquilla, Ambra, ci siamo capite e
grazie davvero per essere tornata!!!

Sì, abbiamo mantenuto i rapporti con quell'insegnante, nel tempo ci siamo parlati e sa di averci segnati "a lettere di fuoco" con la sua passione per la musica e per tutta l'arte in genere.

Un abbraccio grande!!!!

Annamaria ha detto...

Benvenuta qui, Mirta!
Sì, spero proprio che c'incontreremo a Bologna!
Grazie e buona giornata!

Annamaria ha detto...

Ciao Paola!
Sì, le immagini del video sono molto belle e il canto è suggestivo. Quando l'ho risentito, ho capito subito che dovevo farci un post!

In attesa di abbracciarti dal vivo il 22 maggio, ti auguro buona domenica.
A presto!

Annamaria ha detto...

Ciao, dolce Flautista!
Sapevo, ero certa che avresti capito e "sentito " fino in fondo questo post.

Abbracci da stritolo da un contralto!!!

Annamaria ha detto...

Grazie Stella della tua partecipazione.
Ho avuto un prof. veramente unico, per tanti motivi e ci ha regalato esperienze indimenticabili.

Buona domenica a te e un abbraccio!

luigina salmaso ha detto...

ciao..che bella questa parte di te... che belli i ricordi..
anche il video è stupendo...ciao..luigina

Annamaria ha detto...

Grazie Luigina!
Sono contenta che ti piaccia!
Buona serata!!!!
:-)

Krilù ha detto...

Grazie per questo post (e questo video) che mi hanno regalato una bellissima emozione.
Io, che amo visceralmente la montagna in tutte le sue espressioni e in tutte le stagioni, arrivo perfino a commuovermi ascoltando i cori di montagna.

Annamaria ha detto...

Grazie Krilù....e ascoltando i cori di montagna non sei la sola a commuoverti!
Un abbraccio!